giovedì 7 dicembre 2006

Immacolata


Domani è l'Immacolata festa per tutti... ma non per il mio cuore. L'Immacolata non è mai stato un giorno allegro nella mia vita e mi ha spesso privato di qualcosa!!! 
 Da piccola ho frequentato l'asilo presso le Immacolatine e, al contrario di quanto si dice in merito all'educazione dispensata dalle suore, ho trascorso qui i miei anni più sereni. Queste donne applicarono la pedagogia da manuale, ci facevano divertire ed erano molto dolci e nello stesso tempo per gioco ci avvicinarono al sapere. Premetto che, nonostante questa formazione, purtroppo non mi posso definire una fervida credente... anche se a modo mio riverso una grandissima fede in Madre Natura. Quando da piccola all'asilo passavo davanti al grande quadro dell'Immacolata Concezione la osservavo sempre con molto rispetto, quasi un timore reverenziale, mi sembrava così forte e possente e con quel suo candido piedino schiacciava il serpente, simbolo del male. Leggendo bene la Bibbia però quel serpente ha una dubbia interpretazione perchè in fondo esso non tentò Eva al peccato ma alla conoscenza... la mela era il frutto della conoscenza che può essere male o bene, secondo i punti di vista. Ero ancora lì all'asilo quando un triste 8 Dicembre l'Immacolata decise di schiacciare con il suo piede il male del mio adorato nonno... portandolo per sempre lontano da me. Da allora questo giorno non fu mai più fonte di grandiosa allegria per la sottoscritta. Nonostante ciò mi sono sempre imposta di rispettare la tradizione e addobbare la mia casa perchè così facendomi sento in sintonia con il nonno. Infatti dai racconti di papà ho appreso che lui adorava creare il presepe, si recava nei boschi a raccogliere il muschio, creava con le sue mani le casette con vecchie scatole e ricopriva il tutto di abbondante neve. Così io, in questo giorno, onoro la sua memoria emulando i suoi gesti e la sera quando per la prima volta si accendono le luci in quel piccolo mondo innevato e silenzioso, prendo carta e penna e scrivo una letterina al MIO Babbo Natale: mio nonno Franco sempre con la falce in pugno e le mani color della terra!

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