Venerdì ci siamo alzati di buon ora e siamo partiti alla volta di Novara, destinazione finale: Orta San Giulio, uno dei Borghi più belli d'Italia. Il paesino è caratterizzato dai balconi in ferro battuto, dai tetti in ardesia, da stretti vicoletti pittoreschi che confluiscono nella piazza principale , dove i turisti possono sorseggiare un caffè o gustare il pranzo su uno dei tavolini che lambiscono il lago d'Orta. Nella stessa piazza (Motta) si trova l'Imbarcadero, da cui si può salire su uno dei numerosi battelli che esplorano le località del lago: in particolare l'isola di San Giulio.
Nella parte alta dell'Isola si trova il Monastero Mater Ecclesiae, dove vivono alcune suore benedettine in clausura, dedicandosi a lavori manuali e all'ospitalità spirituale.
Tutt'intorno all'isola, lungo la sua circonferenza, si snoda invece il "sentiero del silenzio" in cui il turista improvvisamente si zittisce, leggendo assorto i numerosi cartelli e ammirando gli scorci incantati sul lago!
La leggenda narra che l'isola fosse anticamente popolata da draghi e serpenti. S.Giulio non trovando imbarcazioni disposte a portarlo sulle sue rive, stese il suo mantello sull'acqua, vi salì sopra, raggiunse l'isola e la liberò dai "mostri" che la popolavano.
Ritornati sulla terraferma il nostro cammino è proseguito in una sorta di "spiritualità" nell'ascesa al Sacro Monte!
Chi mi conosce sa che non sono una grande Cristiana, anche se ho una "mia" religione e passeggiare in certi luoghi giova particolarmente all'anima. Infatti alla sommità di questo colle, oltre a trovare 21 cappelle con affreschi e sculture in terra cotta sulla vita di San Francesco (il mio santo preferito a cui tra l'altro devo il nome), si può esplorare un vero e proprio bosco di alberi secolari e maestosi, tanto da essere una Riserva Naturale Speciale. Il luogo è così bello, panoramico e pittoresco che il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, durante la 27a sessione svoltasi a Parigi dal 30 giugno al 5 luglio, ha iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale 24 nuovi siti; tra questi il sito denominato "I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia" che comprende questo piccolo angolo di paradiso.
Ritornati sulla terraferma il nostro cammino è proseguito in una sorta di "spiritualità" nell'ascesa al Sacro Monte!
Chi mi conosce sa che non sono una grande Cristiana, anche se ho una "mia" religione e passeggiare in certi luoghi giova particolarmente all'anima. Infatti alla sommità di questo colle, oltre a trovare 21 cappelle con affreschi e sculture in terra cotta sulla vita di San Francesco (il mio santo preferito a cui tra l'altro devo il nome), si può esplorare un vero e proprio bosco di alberi secolari e maestosi, tanto da essere una Riserva Naturale Speciale. Il luogo è così bello, panoramico e pittoresco che il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, durante la 27a sessione svoltasi a Parigi dal 30 giugno al 5 luglio, ha iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale 24 nuovi siti; tra questi il sito denominato "I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia" che comprende questo piccolo angolo di paradiso.
Dopo aver pranzato in un ristorantino all'interno di Orta, in cui ho assaggiato il pollo all'Ortense, ci siamo diretti a Stresa, sul lago Maggiore, ma il tempo a disposizione ormai era poco e quindi piano piano abbiamo reinboccato la via di casa, ripromettendoci però di ritornare presto in questi luoghi!!! Hanno ragione infatti coloro che affermano che i Laghi rilassano i nervi e distendono lo spirito meglio di qualsiasi terapia: ho già avuto modo di constatarlo rilassandomi sul lago di Como, anni fa, durante il mio "viaggio di nozze"