mercoledì 2 luglio 2008

La lezione del basilico

A Genova il basilico si vende a mazzetti, ogni massaia sa che deve comprarlo con le foglie non troppo grandi, profumato e preferibilmente di Prà. Questa accortezza mischiata con pecorino, grana, pinoli, aglio e olio dona ai nostri palati liguri la libido di un ottimo pesto.
Circa una quindicina di giorni fa ho acquistato due odorosissimi mazzetti di basiilico e la sera a casa mi sono rilassata a sfogliarli per il rito ligure della preparazione del pesto  e anche per ritrovarmi qualcosa di pronto per il giorno seguente...
Fogliolina dopo fogliolina il mio grillettino si è riempito e alla fine mi sono rimasti solo i due sacchettini di terra... da cui si dipartivano però ancora moltissime foglioline tenere e mignon. Stavo per compiere il solito gesto di buttare questo "avanzo" nella pattumiera, come si fa con una buccia di una mela, quando improvvisamente mi sono resa conto che tra le mie mani vi era ancora VITA. Così sono andata in terrazzo, ho preso un vasetto basso e largo, vi ho messo un po' di terra, ho aperto i sacchettini di terra tutti pieni di radicette e li ho piantati. La scorsa settimana ho preparato un magnifico sughetto al profumo di basilico e stasera tadaaaaaaaaa ho rifatto il pesto.... non strappando ma potando le mie pianticelle con la speranza che germoglino nuovamente.
Questa è stata la lezione del pesto... la nostra è davvero uno schifosissima società usa e getta... più portata a metter mano al portafoglio e subito dopo al bidone della "rumenta", che ad osservare il miracolo alchemico della natura: acqua, terra e sole sono gli ingredienti da non dimenticare... senza pensare poi al risparmio che ne consegue e al profumo che s'irradia sul mio terrazzo!!!

Immagine presa da qui

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