venerdì 27 ottobre 2006

L'amore: panacea del caos

Come funziona questo mondo proprio non mi va, ovunque ci si volti il nero annebbia la visuale. 
Mattinata tipo di missmeletta: sveglia alle 7 (a volte prima). Al suono di un galletto stonato devo superare il trauma di abbandonare il tepore del piumotto affrontando il gelo della mattina. Quando il consorte è a casa il risveglio è più dolce perchè prima del suono del galletto strangolato, arriva lui con la colazione (che bravo marito che ho). In questo caso consumo: brioches, spremuta, ricostituente e caffè... in caso contrario mi trangugio un caffè al bar. In stato di sonnanbulismo procedo alle "abluzioni" (come dice Umberto Eco), mi preparo, esco e mi precipito giù dalla mattonata (creuza) che scende dalla collina. Giunta nella piazza, da cui partono ben due autubus mi si aprono due possibilità. a) prendere il mezzo pubblico straaffollato e puzzolente, che dopo una curva resta bloccato nel traffico obbligandomi a procedere a piedi, b) procedere direttamente a piedi. Il più delle volte opto per la seconda, perchè so le crisi di nervi che mi può provocare la prima. Fortunatamente imboccando un'altra mattonata in un battibaleno mi ritrovo in centro... dove circondata dal traffico congestionato, rido sorniona e ringrazio le mie gambe, ma respirando smog, sudando e guardandomi intorno lentamente brucio ogni barlume di buon umore. Quello che mi sconvolge è proprio il tragitto: questa città sta diventando davvero invivibile, sta cambiando perfino il clima!!! Una volta mi svegliavo e sentivo fuori una tramontana gelida e potente, dovevo uscire con i piombini nelle scarpe... ora mi sveglio avvolta nella nebbia... "e poi alla fine di ottobre questo caldo non è normale, poi ci si stupisce se ci sono i terremoti!!!" C'è un'escursione termica da deserto. Ti svegli al freddo, esci coperta a strati e ritorni a casa il pomeriggio in mezze maniche!!! Qui non è per parlare a frasi fatte ma "davvero non ci sono più stagioni". Alla luce di questi cambiamenti, della nostra numerosa densità, del fatto che la maggiorparte di noi non rinuncia a muoversi di due metri se non con l'automobile... non mi stupisco della dichiarazione del WWF il quale sostiene che entro il 2050 dovremo trovarci un altro pianeta su cui abitare!!! Questo naturalmente sarà un problema se saremo ancora così tanti... ma viste le condizioni economiche che peggiorano di giorno in giorno, la cecità e l'ignoranza gretta delle classi dirigenti e governanti, la mancanza di lavoro e/o il precariato giovanile, la nostra totale insensibilità verso Madre Terra e intolleranza tra popoli deduco che presto qui sul pianeta Terra scoppierà una bella Guerra Civile. Scusate il catastrofismo... ma prima o poi!!!... Soprattutto quello che mi spaventano sono i robot. In Giappone hanno ormai realizzato prototipi di robot infermieri, baby sitter e badanti. La classe operaia già non esiste più sostituita dai robot o dalla "fantastica" manodopera minorile dei paesi asiatici o africani... i computer riducono il numero d'impiegati... insomma la pagnotta come ce la guadagneremo? Quando si leggevano queste cose sui romanzi o si ammiravano film come "Metropolis" si sdrammatizzava dicendo "puff è fantascienza"... ebbene signori "benvenuti nell'era della fantascienza!!!".... e quindi del catastrofismo!!! Tutti belli controllati e schedati, zitti e ingobbiti in atteggiamenti fantozziani (anzi peggio perchè noi ci crediamo pure furbi) continuiamo a subire passivamente tutto ciò... non dimentichiamoci però che nel 2050 molti di noi saranno vivi e anzianotti, i nostri figli giovani e i nostri nipoti bambini! E' veramente questo il futuro che vogliamo?
L'unico sollievo arriva dalle piccole gioie umane, quel poco che c'è rimasto dello stile di vita antico. Oggi per esempio leggendo il blog della "maratoneta Giò" mi sono sentita amata e ho rievocato il ricordo del momento più bello della mia vita. Ieri sera per esempio, quando all'una ho aperto la porta di casa a mio marito (che per motivi di lavoro e turnazioni non vedevo da 24 ore) e ci siamo sorrisi e siamo rimasti lì nel corridoio ad abbracciarci stretti come se non ci vedessimo da un anno, con lo stesso amore di due fidanzatini... queste sono le piccole cose che mi motivano ad andare avanti... a piedi ma in avanti e con il sorriso sulle labbra! Un abbraccio a tutti voi da questa catastrofica e sensibile missmeletta... che però sotto sotto sa anche essere ottimista!!!

Nessun commento:

Posta un commento