martedì 6 ottobre 2015

Post in vecchio stile di pensieri nuovi


L'Estate è finita. Da una quindicina di giorni ormai. Settembre ci ha regalato ancora un mese festoso e intenso, ricco di aria aperta, campagna e mare, denso di sentimenti ed eventi. ... e io in questo settembre mi sono riscoperta un po', mi sono trovata cambiata, diversa... sotto alcuni aspetti radicalmente. 
Per la seconda volta ho avuto l'onore di essere testimone di nozze. Un ruolo importante che di solito spetta ad una sorella, io non ho una sorella ma nel mio cammino ne ho trovate due, preziose, ed entrambe con questo incarico hanno donato ulteriore valore alle nostre Amicizie.
... si sa che io non è che ami molto in matrimoni in se', ma per due Amiche così, le emozioni vanno ben oltre l'evento. 
In questo matrimonio si è poi verificata tutta una serie di concatenamenti di fatti, casualità, storie di passato e futuro, sensazioni e benessere che, ebbene sì lo ammetto,mi sono commossa! Io che mai avrei creduto che mi accadesse ad una cerimonia di nozze...

L'ultima domenica di settembre (no non sto per cantare "Eskimo" di Guccini) ci ha regalato un'inattesa giornata al mare, ci eravamo recati lì solo per "traslocare" il contenuto della cabina e invece siamo scesi in spiaggia, c'era caldo, si stava benissimo, poca gente, spiaggia di sabbia con cui giocare, assenza di vento e sole che ci ha permesso di tuffarci ancora più volte in acqua. Dovevamo stare mezz'oretta e invece vi abbiamo trascorso la giornata, pranzando sui tavolini, in spiaggia, con una pizza d'asporto... liberi...  Quando la sera ho visto la cabina vuota, gli ombrelloni smontati, le attrezzature riposte... mi è salito il magone. Mi è venuta volglia di abbracciarla quest'Estate, di NON farla andare via, perchè mi ha regalato tantissimo. C'è sempre una prima volta, anche per me che per tutta la vita, già ad agosto, non vedevo l'ora che la stagione del solleone finisse per immergermi nel mio amato Autunno....

Ma il punto è che sto invecchiando... e forse mi sto "educando" a farlo bene. Non voglio più amarezza, rabbia, disperazione per delle banalità (che sono comunque consapevole che ci saranno e sarà inevitabile) ma sono desiderosa di leggerezza, lentezza, calma ... sono affamata di sorrisi e nauseata dai bronci... e ogni volta che sono tentata di inquinarmi il quotidiano, respiro forte e metto tutto sul piatto della bilancia e l'ago è un "ma ne vale la pena???" ... no il più delle volte non ne vale! E così tutto si ridimensiona, anche la gioia, perchè la si apprezza di più, perchè si diventa consapevoli di viverla, proprio in quel momento lì... e da quella gioia ci si lascia "vincere" perchè di essere gioiosi sì che ne vale sempre la pena!

Pensavo a queste cose, dopo aver pranzato, oggi,  con la mia amica, novella sposa ed aver disquisito filosificamente con lei di VITA e di Morte. Queste cose pensavo oggi camminando in Via Balbi e ripercorrendo gli stessi passi che (anni luce fa) inforcavo da studente.  ... e  nello stesso momento mi sono guardata riflessa nelle vetrine "sono sempre io, il passo è il mio, l'abbigliamento sempre uguale, jeans, scarpa da ginnastica e borsa stracolma... toh nel riflesso poi non si vedono nemmeno i capelli i bianchi... sono sempre io, forse perfino i pensieri sono sempre gli stessi ...ma è il modo di impostarli che è cambiato. No ... no che non sono più la stessa...."
 
Ho tratto tantissime osservazioni sulla vita in questi giorni. Ho visto "andare via" all'improvviso due "vicini" ancora giovani, per due cause diverse a breve distanza l'uno dall'altro. Un giorno li ho salutati, uno dal poggiolo e l'altro nell'androne del portone e il giorno dopo puff non c'erano più. Mi mancherà incontrarli, scambiarci due parole ... a volte, mi sembra ancora di vederli, in altre persone dalla camminata e dalla postura analoga e invece loro non ci sono più (almeno non qui). Ho saputo che è anche mancata la mia insegnante di lettere del liceo, anche lei giovane, pochi giorni prima la imatavano allegre con una compagna, pensandola certo ancora in vita.

 ... e quindi ancor più mi chiedo "ne vale la pena?" .... ne vale la pena di tribolare quotidianamente per cose irrisorie? Ho quasi quaranta anni (37) se va molto bene sono al giro di boa ... ma non è detto ... Quello che ho deciso, adesso, è che è arrivato il momento di dare il giusto valore alle cose e ora più che mai sono sulla buona strada per imparare a farlo


domenica 13 settembre 2015

In Valle d'Aosta con Krullig

 Anche quest'anno abbiamo atteso Settembre per godere delle nostre ferie e anche quest'anno come consuetudine degli ultimi anni ci siamo recati una settimana in Valle d'Aosta. Le sorprese principali sono state due:
- il bel tempo (le previsioni alla partenza davano una settimana di fulmini e saette)
- trovare ad attenderci in casa il nostro amico Krullig: Babbo Natale ha concesso ai suoi elfi un po' di riposo prima del periodo decisamente più laborioso dell'anno (e per chi ha seguito le vicende sappiate che con noi non c'era il Krullig di Hong Kong... ma quello originaleee)
 La nostra base è sempre nella Valle di Rhemes, a Rhemes - Notre - Dame.  Appena arrivati e sistemati è stata d'obbligo la visita al Lago di Pellaud, se fossi un fatina o un folletto dei boschi credo che mi stabilirei proprio qui.
 Da subito qui ci sentiamo a casa e respiriamo aria di totale libertà.
La bontà della cucina locale è rinomata: qui una zuppa alla Valpellinentze e una meravigliosa fetta di MontBlanc, in cui come dice Nanni Moretti è proibito severamente "fare il tunnel" ;)
 Nell'unico giorno in cui il clima era instabile abbiamo passeggiato per Aosta e gironzolato per Fenis (trovando il castello chiuso purtroppo), per il resto della vacanza siamo saliti in alta quota, soprattutto scarpinando, come piace a me...
Anche qui, si sono creati i nostri piccoli riti, come l'aperitivo casereccio giocando a UNO prima della cena e la mia lettura in relax, prima di nanna, mentre i miei uomini se la ridevano al piano di sotto guardando Paperissima sul divano. Le colazioni al mattino poi erano il momento magico della lentezza... 
 La gita più impegnativa è stata quella al Rifugio Vittorio Emanuele, in Valsavarenche. Si arriva a 2735 mt di altitudine percorrendo un dislivello di oltre 750 mt...
 Noi naturalmente li abbiamo affrontati con calma e tranquillità ... ma decisi! Sono state varie le soste, specie iniziali, per raccogliere e gustare i lamponi, ammirare funghi strambi, piante, le perle di brina, le piante... tutte elementi naturali meravigliosi che io mi "perdevo" a fotografare, confusa dall'abbondanza di tanta bellezza...
 Il cucciolo ha ricevuto complimenti da tutti gli escursionisti e dagli "abitanti" del rifugio... un piccolo "scalatore di montagne"! E' stata dura per noi..... ma lui "Allenato" fin da piccolo (camminava appena che s'inerpicava sul Tonale per manina) non dimostra cedimenti, anzi predilige i cammini impervi in salita che non quelli pianeggianti che al contrario lo annoiano. Ha parlato e cantato tutto il tempo, inventandosi vari tipi di animali fantasiosi, di cui ci illustrava le caratteristiche...
 Il paesaggio arrivati in vetta, merita tutta la fatica, il Ciarfaròn, il Rifugio nuovo detto la "Botte", quello Vecchio, il laghetto cristallino, un paradiso...
 ... e quanto è bello e gratificante, una volta raggiunta la meta, levarsi gli scarponi, gustare la polenta, la torta di frutti di bosco e guardare le montagne... montagne che hanno così tanto fascino e bellezze da narrare che si potrebbero osservare per ore... incantati dal senso del sublime...
 Abbiamo circumnavigato il laghetto, scattandoci foto ... sembrava di toccare le nuvole... e il cielo...
 ... una gita fantastica! ... in questi momenti quando indosso i miei scarponi, sono in mezzo alla natura "schietta" in compagnia di chi amo (e ho la spensieratezza di poter liberare la mente sapendo che anche a casa tutto va bene) mi sento ricchissima. Ne ho parlato spesso qua... ma datemi un monte da scalare, un bosco da esplorare e io sono felice...
 Quando si consuma un pasto presso un rifugio della Valle, sovente viene data una tovaglietta con la mappa di tutti i Rifugi aperti, l'anno scorso al Rifugio Prarayer, un figlio li elencava al padre e il padre ad ognuno nominato rispondeva : "Fatto!"... o come mi piacerebbe poterne depennare anch'io così tanti dalla lista, perchè ogni Rifugio è una meta da raggiungere, una piccola avventura, una giornata di Meraviglie donata dalla Vita. L'Ascesa ai monti è sempre qualcosa di molto di più di una semplice Gita e chi ama il Trekking lo sa bene, c'è un senso di sacro nei propri passi!!!
 Il bello di questi giorni è che proprio dietro la nostra casetta si estendeva un boschetto, curatissimo, che ogni sera (e a volte anche al mattino) percorrevo in totale solitudine: non c'è meditazione migliore di stare in pace con se stessi.
 Immancabile la visita al Parc Animalier sempre bello e curato, tappa d'obbligo con un bimbo... anche se i cuccioli in cattività a me procurano sempre un po' un groppo in gola, mi sembra che essere lì a "spiarli" sia sbagliato...
 Come sempre io resto incantata davanti ai rapaci... marmotte, tassi, cinghiali, volpi, cerbiatti sono bellissimi, ma noi siamo anche abbastanza fortunati di poterli ammirare direttamente nei loro veri habitat. Anche la flora è curata... mi sono soffermata una mezz'ora a fotografare i girasoli impollinati dalle api e dai bombi...
 Altra ascesa... meno faticosa ma da brivido... è stata quella al Monte Bianco, con la nuova funivia... spettacolare e futuristica... con le cabine rotonde rotanti su stesse permettendo una visione a 360° del paesaggio
 Siamo saliti fino in vetta e poi scesi a metà percorso per pranzare e visitare il Giardino Botanico... dove ci siamo riposati... (come si può vedere dalla foto io sono proprio svenuta)
 In vetta, al rifugio Torino, c'ero già stata all'età di dieci anni circa... ora è tutto cambiato. La nuova funivia va oltre ed è collegata alla cabinovia che scende direttamente in Francia (infatti scherzavamo con il cucciolo sul passaggio di confini, saltellando da una parte all'altra). Il rifugio Torino è raggiungibile più che altro da esperti, con ramponi e attrezzature. Vi sono molti lavori in corso ma sono davvero rimasta sorpresa dall'aspetto futuristico di tutto il complesso... 
 Al ritorno è stata d'obbligo una piccola passeggiata a Courmayeur
 Ultimo giorno gita al Benevolo, tappa facile e giocata in "casa"(in Val di Rhemes), già percorsa quando il cucciolo aveva tre anni... senza difficoltà... giornata dal cielo cobalto.

 ... ce la siamo presa con estrema calma da naturalisti curiosi, soprattutto io...


il percorso si snoda in una valle molto larga e assolata, l'ideale per avvistare le marmotte. Io ero incantata da tutto: dalle dimensioni microscopiche dei semprevivi, dal blu di certi fiori, dal Colchico autunnale, così simile al croco primaverile... ma insidioso, dalle bacche rosse della rosa canina...
 ... dall'abbondante fioritura dell'epilobio... che il cucciolo si divertiva ad agitare provocando copiose "nevicate" di polline...
 ... dalle nervature e dai colori delle foglie..... e anche dai curiosi scatti fotografici che faceva Pietro....
 ... dai funghi....
 ... dalle farfalle... dalle erbe su cui m'interrogavo e su quelle che esultavo a riconoscere...
 ... insomma un mare di grilli... non solo intorno a me ... ma anche per la testa...
 Insomma è stata una vera settimana intensa, ho "raccolto" molto e non solo pigne, menta ed altre erbe... ma qualcosa di più prezioso e più profondo... ho raccolto ricordi, esperienze e bellezza... oltre che benessere per tutti i 5 sensi...
Krullig la mattina della partenza ci ha fatto trovare una lettera, è tornato da Babbo Natale... ma presto potremo riabbracciarlo, nel periodo dell'Avvento... ora c'è tutta la magia dell' imminente autunno di cui godere!!!

domenica 23 agosto 2015

Questa è l'estate (parte seconda)

Di solito accolgo l'estate con gioia. All'inizio. Il piacere di scoprirsi, i cibi leggeri, le giornate più lunghe che regalano ore e ore all'aria aperta, i gelati, l'anguria, i progetti ludici... poi via via che il caldo annebbia la mia mente e si avvicina agosto mi lascio sempre incapsulare dal "lato oscuro della forza" (scusate ma convivo con due maniaci di Guerre Stellari e certi modi di dire ormai sono comuni nel nostro Lessico Familiare). 
Di solito questa oscura "rabbia" si scatena perché mi sento il "pecorone nero" che va al lavoro con il clima torrido, mentre la maggiorparte delle persone sono in vacanza. Si scatena perché da quando sono mamma in questa stagione, mi privo totalmente della mia individualità saltando immediatamente dal Lavoro al mio ruolo di Madre, senza ritagliarmi mai un angolino per me... che sia sfogliare con calma un libro (non illustrato) in una libreria, vedermi un telefilm con il consorte, farmi un giretto spensierato da Tiger e via con l'elenco di altri mille stupidissime cose che sono i miei piccoli e preziosi ritagli ludici e che da Luglio a Settembre puff.... svaniscono letteralmente con estrema frustrazione della sottoscritta. Fortunatamente con il mio bimbo poi facciamo cose altrettanto belle... e le ore trascorrono condite da risate... ma "i miei piccoli spazietti" mi mancano da morire...
 ... poi avvicinandosi Agosto mi assale anche la stupida ansia dei giorni da trascorrere in campagna... come un freno emotivo. Io adoro quei luoghi, ma nelle mezze stagioni, quando sono quasi deserti, ad Agosto salire su al paesello equivale sempre ad andare a sostenere un esame... e mi viene maleee. Però questo è solo un retaggio del passato e dovrei mettermelo nella capoccia, vivendomi più serenamente l'attesa di quei giorni, che negli ultimi anni si sono sempre rivelati rilassanti e piacevoli. Non sono più la "furesta" da studiare da capo a piedi, non sono più solo "la moglie di..." o "la nuora di..." ... ormai ho un mio "ruolo", ho i MIEI amici e i miei conoscenti affini. La sensazione di disagio di tanti anni fa, di estraniamento si è completamente ribaltata, nonostante certe mie diffidenze dure a morire... Il mio bimbo poi esplode di felicità, lui che come il papà lì ci sta crescendo e il senso di appartenenza non deve crearselo. Il mio cucciolo che appena scende dall'auto ha già tutti i suoi piccoli riti da celebrare: l'amichetta da svegliare in canonica la mattina del Ferragosto mentre noi genitori "grandi" ci prendiamo il caffè, il calcetto nel "Ballo", le pizze da preparare e cuocere nel forno con il nonno, il trattore con cui scorrazzare per il paese con i suoi amici... e mille altre avventure preziose che sicuramente popoleranno i suoi ricordi da adulto.
 Quindi questa, a dispetto delle mie paturnie e delle mie paure, è un'estate che di giorno in giorno rivela le sue Gioie insegnandomi ancora una volta l'Inutilità di fasciarsi la testa prima di rompersela, l'inutilità di pensare troppo al POI perchè alla fine conta sempre e solo l'adesso... 

E' l'estate della nostra continua osservazione dei gioielli della natura: di una farfalla che si posa sull'asciugamano al mare e di quelle più fiduciose che in campagna sostano sulle nostre mani. 

L'Estate delle api salvate da annegamento certo (non tutte) e dell'osservazione delle varie tipologie di formiche...

E' l'Estate in cui il nostro nocciolo (sopravvissuto questa volta al passaggio delle mandrie di mucche, alle potature del nonno e alle intemperie stagionali) ci ha donato il suo primo frutto. L'Estate in cui scendendo a piedi verso il Centro monitoravamo le More e il giorno che sono state mature ne abbiamo raccolto un cestino degustandone la differenza con quelle della campagna. E' l'estate del monitoraggio delle noci che forse a Settembre coglieremo.


E' l'Estate in cui studiamo gli insetti e troviamo dei tesori: gusci di lumache abbandonati o splendide ali di farfalla (forse barbaramente uccisa da un ragno). 
E' l'estate delle sorprese, dove un semino di pop corn, dato da mangiare agli uccelli ci donato un'elegantissima pianta di granoturco nei vasi del terrazzo, tra l'alloro e la menta....

 E' l'estate in cui, nonostante i suoi capricci di bambino e la cantilena delle sue infinite e inesauribili domande, ho scoperto nel mio bimbo il miglior compagno di viaggio ... e questa sensazione me la godo tutta perché so benissimo quanto sarà effimera, visto che cresce a vista d'occhio...
 E' l'estate delle mie discese a piedi al mattino, solitarie e silenziose, senza nemmeno incrociare la funi che era rotta, anzi no in compagnia delle meravigliose ipomee che mi salutavano aprendosi appena uscivo di casa e mi accompagnavano lungo la via. 
E' l'estate che dopo il primo "strappo" al caldo degli acquazzoni del ferragosto regala anche frescura e cieli spettacolari...
 ... è l'Estate dei momenti di relax, rari, molto rari ma per questo preziosi, minuti di lettura rubati in spiaggia (quando il cucciolo era intrattenuto dal papà), il riposo in campagna immersa nella natura, nei miei elementi, lo scoprire il piacere nel rivedere il mio corpo abbronzato dal sole e il giovamento che si trae dal vivere all'aria aperta... la percezione precisa di questo mio corpo che mi rende "viva" e mi accompagna da 37 anni. Il dolore di una brutta caduta, il piacere di un bagno in mare, l'ebrezza di una danza sfrenata la sera del Ferragosto, il benessere tratto da un po' di yoga, la rilassatezza di un massaggio prima di andare a nanna....
 L'Estate in cui come sempre facciamo i turisti nella nostra Genova, concedendoci giri in battello, visite all'Acquario e al Museo del Mare, passeggiate per la città e cenette fuori.

Un'Estate da ammirare, da respirare e in cui non bisogna dimenticare di effettuare il raccolto per l'Inverno, reale e metaforico...


Le mie conoscenze in materia erboristica non troveranno mai sazietà e tuttavia gongolo quando passeggiando in compagnia di amici mi ritrovo spesso a dare risposte esaurienti in materia... e il mio cucciolo alcuni giorni fa mi ha fatto il regalo più bello del mondo quando, in seguito ad alcune mie delucidazioni sulla Phitolacca, mi ha detto "mamma grazie per tutte queste cose che mi spieghi, io non le conosco e tu ne sai tantissime, non c'è domanda sulle piante che non sai". Tuttavia sono ancora ignorante e ho infinite lacune e curiosità da colmare. Quest'Estate è stata illuminante grazie al gruppo Facebook "Erbacce e dintorni" sulla Cicerchia. Anni fa mi avevano donato questo legume, dalle buone proprietà, ma di cui ormai è scientificamente provato che l'abuso può provocare la paralisi degli arti inferiori... ebbene io però non l'avevo mai associato al fiore che più amavo cogliere da bambina e che mia nonna chiamava erroneamente "bocca di leone".  Una volta scattata l'associazione in campagna mi sono divertita a fotografarla e a disegnarla in tutte le sue fasi... fiore, bacello, legume... 


 ... stessa entusiasmante scoperta con la Daucus Carota o Carota Selvatica, con cui da piccola giocavo utilizzandone i fiori a guisa di centrini e pizzi... ignorandone nome e proprietà, ignorando la Magia che non appena questo fiore è stato impollinato si chiude...
E' stata anche l'Estate dei giochi d'acqua e della bellissima caccia al tesoro che i nonni hanno inventato per il mio piccino e dei giochi d'acqua 


 ... e poi ho raccolto la lavanda. Nella prima parte dell'estate avevo preso dei mazzetti per adornare la casa, quando ancora era viola-azzurra... ora che i fiori sono secchissimi ne ho fatto scorta, l'ho "sgranata" ed ho preparato i sacchetti per profumare la biancheria. Per questo scopo ho utilizzato i vecchi grembiulini dell'asilo del mio piccino che non volevo gettare via ma nemmeno conservare per mancanza di spazi. Ora profumano i nostri cassetti e quelli dei nonni a cui li abbiamo donati. Avevo intenzione di cucirne anche uno da tenere nel cuscino... per "alleggerire" il sonno....


Con le piante e i fiori abbiamo anche creato tanti mandala e giochi per i bambini. Ho tutta una serie di foto (che non pubblico per motivi di privacy) del mio consorte che intrattiene tutti i piccoli giocando con le piante: non potrò più dimenticare ( e forse nemmeno loro) il mago del sambuco e il mago del nocciolo e le sue temibili pozioni. Immagini magiche in cui i bimbi vivono in quella che dovrebbe essere la loro dimensione quotidiana: la risata, il gioco, la lotta ludica, la magia, il bosco.

 Le nostre sacre passeggiate in campagna hanno avuto anche uno scopo perlustrativo... perchè ... ssshhhh tra poco finalmente la vera estate... quella senza impegni lavorativi... quella delle ferie... arriverà anche per noi... e progettiamo tra le altre cose un ritorno al paesello, ma questa volta nella tranquillità totale e nel silenzio, come piace a me... e abbiamo già adocchiato dove raccogliere le more, le prugnette e come dicevo le noci...
 Perché ora che sono arrivati i primi temporali a rendere l'aria frizzante, ora che le foglie verdi iniziano a tingersi di altre sfumature, ora che il Ventilatore finalmente tace in un angolo, dopo un duro lavoro... ora che il Film dell'Estate entra nel suo Secondo tempo, quello in cui volge le spalle ai solleoni, al chiasso, al Caldo e si volta verso il mio amato Autunno strizzandogli l'occhiolino.... ebbene è ora che inizia la Nostra Estate... la mia Estate... e comunque vada me la voglio godere tutta...  a partire da questi giorni in cui inizia il conto alla rovescia... questi ultimi giorni di Agosto in cui 37 anni fa ho visto (o forse rivisto) la luce...

venerdì 24 luglio 2015

Questa è l'estate...

Ho abbandonato il blog per quasi tre mesi... il problema è che non riesco a trovare il momento buono per aggiornare e spesso postare, oltre che un piacere, è una specie di "lavoro". Avrei tante foto da condividere, di attimi preziosi ma ridimensionarle e sceglierle richiede comunque "tempo", tempo libero, tempo "tuttomio" che nonostante io cerchi di perseguire disperatamente "la lentezza" non ho quasi più.

Purtroppo vorrei potermi permettere un'estate tranquilla, tutta condivisa con il mio cucciolo, in cui rilassarmi, ora dopo ora, ma non ho la gioia di un impiego che mi concede sosta e fino a settembre devo stringere i denti. Un tempo le ferie "alle porte dell'autunno" erano un dono prezioso, quando tutti soffrivano della "crisi da rientro" noi migravamo ... ed io ero felicissima... adesso non so se per l'età (che comunque avanza) o per questo caldo torrido vedo "l'arrivare a settembre" come una fatica ciclopica.


Quest'estate è iniziata con il rito delle "erbe di San Giovanni", è iniziata in campagna, in tranquillità. Quest'estate che ho tanto desiderato, nel mio cercare di amare tutte e quattro le stagioni e nel reperire il bello in ciascuno di esse, mi sta mettendo duramente alla prova. Vivo in un eterno bipolarismo e ci sto impazzendo. Mi alterno tra gioie casalinghe-familiari e stress lavorativo pesantissimo.


Questa è l'estate in cui  viaggio sui treni liguri con il mio cucciolo, come ideale compagno di viaggio, verso il mare, verso il gioco, verso la leggerezza che dona l'acqua.
Nell'acqua il mio bimbo impara a muovere "i suoi primi passi" facendo ogni giorno progressi enormi e nell'acqua io mi dono momenti tutti miei, nuotando lontano lontano (quando posso permettermelo), lasciandomi il chiasso della spiaggia alle spalle e abbandonandomi alla leggerezza del mio peso corporeo, laggiù al largo, nella posizione del morto o appoggiata alla tavoletta, con le orecchie sotto la superficie ascoltando solamente il mio respiro amplificato.


Questa è l'estate in cui per la prima volta da quando ero bambina la mia pelle è di nuovo abbronzata, molto abbronzata.


Questa è l'estate in cui non temo più di gironzolare tra la gente con i miei piedi nudi, scoperti, ma li lascio liberi di respirare, indosso finalmente senza remore pantaloncini corti e infradito... dopo anni di copertura... mentale...

Questa è l'estate del mio piccolo orto sul terrazzo e sul poggiolo, che tante soddisfazioni mi dona e spesso mi permette perfino di mangiare un pasto completo grazie all'abbondanza di fiori di zucca, di zucchine, di pomodorini, di qualche fagiolino e di tanto basilico con cui preparare il pesto e insaporire le insalate


Questa è l'estate della fioritura delle Dalhie e della raccolta dell'iperico in campagna per l'oleolito.


Questa è l'estate in cui abbiamo finalmente acquistato anche un tavolo per il tetto (oltre che per il poggiolo) e quindi i festeggiamenti si svolgono in terrazza....

E' l'estate delle serate trascorse all'aperto con gli amici e i parenti (o in locali con aria condizionata "per respirare"), serate in cui grazie al mio bimbo e ai SUOI amici, ne scopriamo di nuovi anche noi, con cui condividere ore piacevoli e scherzose, in una dimensione sociale che forse a me alla sua età è un pochino mancata ma che sono felice che il mio bimbo abbia, perché bisogna anche saper divertirsi ed essere leggeri e non prendere sempre tutto seriamente.


Questa è l'estate della meditazione, del raccoglimento ma anche del nervosismo che ogni tanto mi prende per mano e mi trascina, scatenato dal caldo esagerato e da una condizione lavorativa che a volte mi sta proprio stretta.
Alimentato dai mezzi pubblici che continuano a regolarsi come nelle estati deserte di una città industriale degli anni 50/60, in cui "giovani" pensionati, scolari, mamme casalinghe e operai in ferie per chiusura estiva della fabbrica si riposavano o "emigravano" in campagna... ma oggi non è più così, tutto resta aperto, la maggiorparte delle persone continua a lavorare, nonni compresi e tra tutti si fa i salti mortali e le corse per gestire i cucciolotti di casa, estati di una città che vorrebbe essere turistica ma con treni ogni ora verso la Riviera e autobus rari, bollenti, strapieni e puzzolenti non si rivela all'altezza delle aspettative.... senza contare che la cremagliera che mi conduce a casa (finanziata dalla Comunità Europea) è sempre rotta... e, anche se chi mi conosce sa quanto amo camminare, garantisco che scalare un monte, di corsa per l'urgenza di recuperare mio figlio, con 37 gradi sotto il sole non è il massimo della felicità....

Insomma .... ad essere "ZEN" io ci provo.... ma in questo periodo non sempre mi riesce .......
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