martedì 22 aprile 2014

Al canto del merlo

Tempo fa  il Nonno (ovvero mio papà) ci ha donato un orologio che scandisce ogni ora con un diverso canto di uccellino affinchè il cucciolo di casa (e noi con lui) imparassimo a distinguere le variazioni canore delle diverse  specie (qui per vedere di cosa si tratta). E' tutto l'Inverno che le 8 della sera (non di mattino perchè sono al lavoro) sono contrassegnate dal canto del merlo... e quel suono, a quell'ora buia della sera mi trasmetteva una malinconia immensa, perchè era completamente in antitesi con la stagione in corso. Nel mio inconscio, nei ricordi non diretti, il merlo è la colonna sonora delle finestre spalancate alla luce, delle giornate lunghe e colorate dell'estate e della primevera. Quindi non potete immaginare la gioia con cui quest'anno ho applaudito i concerti degli esemplari Turdidi che popolano gli orti e i giardini circostanti.
 ... e catturata dalle splendide immagini di volatili pubblicate sul fantastico gruppo facebook di Liguriabirding mi sto lanciando nel birdwatching fotografico ... con la passione della principiante ...  Una vera caccia pacifica, rispettosa, senza uccidere nessuno, si prende la mira e "zac" s'immortalano colori, comportamenti e meraviglie.... Come il piumaggio meravigliosamente blu della gazza ladra.... pica pica!
 Tutte passioni queste sono state coltivate da sempre dal mio papà che dopo aver "contagiato" la figlia... sta trasmettendo lo stesso entusiasmo al nipote, con fantastiche lezioni di scienze naturali, giocose, che prevedono la raccolta e la memorizzazione ludica con giochi di parole e battute varie e scherzose.
Del resto non è un mistero che le cose più belle e preziose ce le regala la Natura Gratis ... peccato che molti siano completamente ciechi a tutto ciò... e mi fa male, malissimo vedere l'indifferenza dei miei simili a tutto questo anche perchè NON è senza conseguenze.

Nel frattempo abbiamo festeggiato la Pasqua, con tanta creatività, l'alberello, le ovette, le formine per biscotti, con esperimenti culinari di vario genere e con i nostri piccoli Riti familiari e domestici...
 Ho trascorso anche un piacevolissimo pomeriggio con un'amica a Zen-a, la fiera del benessere che si è svolta nella mia città e sono ritornata a casa con un ricco bottino di tisane ayurvediche, legate ai vari Chakra e agli Elementi e con un miracoloso barattolino di Karitè Naturale
Piccole e grandi gioie:
- Il mio cucciolo si è lanciato in meravigliosi scatti fotografici (lo spruzzino). Siamo stati in campagna ed ha fatto dei ritratti alla gente del paese e a certi particolari che mi hanno incantata quando scaricando le foto me li sono ritrovati sullo schermo del pc. Oltre ad essere sinceramente belli, sia come messa a fuoco che come centratura dei soggetti, sono magici perchè mi mostrano il mondo visto dagli occhi del mio bambino.....
- Le letture : Foer, Mabey e Malvaldi....
- La visione di "Storia di una ladra di libri"  e "Ribelle"
- Ho riordinato la libreria della sala, ritrovato lettere e ricordi arieggiando i libri... e risistemato i miei amati "ninnoli"
- le attese della funi, i gatti di salita San Rocco, i Sepolcri visitati in solitudine (bellissimo questo della foto che aveva per Soggetto il Pane)
- le tavole pasquali imbandite con e per la mia famiglia
- gli alberi in fiore
... le primule che sono fiorite ovunque nel sottobosco del paesello, l'erba impreziosita da perle di rugiada, le mucche al pascolo... felici e libere e felice io che ora le posso guardare serenamente negli occhi :D

lunedì 7 aprile 2014

Il taccuino del naturalista.

Ebbene si,  latito un po' da questo mio angolino virtuale, ma la Primavera mi sta regalando il dono della "lentezza"... una continua lotta al mio essere di corsa... immortalare attimi in questi post richiede tempo e il tempo ora più che mai desidero trascorrerlo all'aria aperta. Ho fame di Sole. Come un "formicolio" alle gambe mi spinge a camminare, ad esplorare. Per dirla tutta oggi sono uscita dal lavoro e vedendo il cielo cobalto ho deciso di ritornare a casa a piedi, da Sestri alle alture Genova... un'ora e quaranta... senza mai fermarmi. Il risultato è che ero rintronata dal traffico e dallo smog... unici momenti idilliaci sono stati l'osservazione degli uccelli alla foce del Polcevera, il manto erboso nei parchi della Fiumara... e poi appena ho riniziato ad inerpicarmi su per il mio colle il canto del merlo... il mio canto del merlo, che racchiude in se' ben due dei sensi narrati da Mabey nel "Taccuino del Naturalista"( libro appena ultimato) : l'udito e il sesto senso... quel genius loci che mi fa sentire in sintonia con l'ambiente e mi comunica che sto davvero ritornando a casa... casa è dove il caos diventa melodia. Più invecchio meno sono cittadina... 

Il "nostro taccuino" da naturalisti annovera:
- lo sbocciare dei tulipani sul poggiolo... un'esplosione di giallo, di profumo e di freschezza, da curare e da annusare
 - la collocazione di una casetta per gli uccellini e di una mangiatoia...
- l'osservazione minuziosa della fioritura degli alberi e del glicine circostante... uscire a stendere il bucato (come diceva ieri la mia vicina di casa) è veramente un'emozione unica...
- poggiolo e tetto, ristrutturati amorevolmente (e a sorpresa) dal nonno, sono diventate le nostre basi di osservazione ornitologica : attendiamo impazienti il primo gruppo di rondini garrire... con la mia conseguente pelle d'oca stagionale

 Le giornate trascorse ci hanno regalato piccoli momenti preziosi... anche con la pioggia
 Papà ha ultimato il restauro della Madonnina della Guardia nell'edicola del paesello... è stato interessante ed emozionante seguire passo passo il suo magico operato...
 - siamo stati alla Fiumara a vedere i Dinosauri
 ... e durante un evento triste... io mi sono persa nella bellezza degli iris...
 Abbiamo festeggiato... compleanni, san Giuseppe e festa del papà, condiviso la tavola per la cena e per "dolci merende"
 In queste occasioni ho preparato solo piatti tipici genovesi e "frutti di stagione"
 ... e poi siamo stati in campagna in ValTrebbia ... a 1000 metri dove l'aria è superbuona. Come di routine appena arrivati siamo corsi a verificare lo stato di salute degli alberelli che piantiamo di volta in volta...
 Abbiamo preparato la pizza con la pasta madre... consumata davanti al fuoco scoppiettante del camino che nel pomeriggio abbiamo prudentemente acceso tutti insieme
 Il bianco della neve sui monti e il bianco dei fiori dei prugnoli...
 ... tanti particolari da osservare .... un tronco d'albero tagliato che rivela un sole... gli stercorari che lavoravano incessantemente dopo il passaggio delle mucche
 ... e piantare alberi... questa volta non noccioli, non castagni ... ma un pero e dei prugnoli ... e incrociamo le dita ... che la Primavera compia il suo miracolo
 ... il cucciolo fotografo m'immortala nella mia estatica contemplazione dei prugnoli in fiore... qui i sensi di Mabey si sposano tutti:
la vista del bianco in contrasto nel cielo cobalto
l'udito che ascolta il ronzare frenetico dei bombi che ubriachi impollinano i fiori
deliziosamente profumati
il tatto dei fiori freschi e vellutati e il ruvido della corteccia
il pregustare con tanto di acquolina le prugnette che coglieremo a settembre
... e la sensazione che mi guida verso tutto questo... nella mia collina o qui nella mia Valle,  purchè lontano dal traffico... solo in mezzo alla natura io sono a casa.