domenica 30 giugno 2013

Una ventata d'aria fresca

La lista di cose belle della settimana che si sta concludendo potrebbe giusto avere come titolo "una ventata di aria fresca"... perché è questa la sensazione predominante di questi giorni, questa la mia ricerca
 Finalmente belle giornate, finalmente ci siamo riappropriati del terrazzo sul tetto, dopo i lavori, e anche se quest'estate è stramba, ha i suoi pregi, siamo stati lì a prenderci il sole, a giocare, a condividere un ghiacciolo ed un caffé con i nonni, a sguazzare nella piscina e a spruzzarci con le "pistole d'acqua", a rincorrerci e a leggere senza patire la calura schiacciante ma rinfrescati da una piacevolissima brezza.
 Finalmente liberati da quella gabbia di ferro delle impalcature (dopo 10 mesi di clausura) una vera e propria guerra all'acaro ....e così anche tutti i peluche, materassi, cuscini e piumoni vengono lavati, battuti e poi si godono il tepore di fine giugno e una bella "ventata d'aria fresca" per rientrare la sera a casa profumati di pulito e di sole
 Così, mentre i lavori si spostano sull'altra colonna, abbiamo riverniciato le ringhiere e ri-arredato i terrazzi, con tante nuove piante e vasi... qui una bella Portulaca appesa al muro :)
La "ventata d'aria fresca" investe tutta la casa.... sto pulendo angolino per angolino (piano piano tra lavoro, cucciolo e altre quotidianità) e alla sera che gioia vedere la casa riacquistare luminosità: la mia credenzina (e tutti i pensili) ordinati con la cucinetta dell'Ikea tutta pulita, la camera di Pì svuotata e piano piano ri-ordinata. La stessa sorte è toccata alla sala... e prossimamente alla camera, in una frenesia di pulizia che non avevo da tantissimo tempo
Con il mio bimbo poi ci siamo finalmente riscoperti "giardinieri", abbiamo nuovamente seminato i "fagioli magici", come all'inizio della Primavera, cercato di fare delle talee di una meravigliosa passiflora.
Mentre trascorriamo molto tempo sul poggiolo a seminare piantine e a scoprire insettucci e ragni, a esaltarci per le lucciole, a gioire per ogni germoglio che spunta  e per ogni talea che sta attecchendo come le rose prese nel nostro amato paesello.
Nel frattempo è trascorsa la "Notte di San Giovanni".... non siamo volati a cavalcioni delle scope dal noce di Benevento, ma alla vigilia abbiamo corso per i vicoli della nostra città partecipando alla "caccia al tesoro", scoprendo in angoletti del centro storico buffe streghe, strambi personaggi, fantasmi e basilischi non esattamente feroci :) La sera stessa invece mi sono goduta i fuochi d'artificio dal tetto, in una notte rischiarata da una luna gigantesca, solo  io con la mia mimi, in un rito che ci accompagna ormai da anni, è stato emozionate, i canti dei gabbiani, la musica, i 10 colpi iniziali (dedicati alle 9 vittime del porto e a don Gallo), Genova vista dall'alto tutta luccicosa


Ho ricevuto davvero tanti bellissimi regalini da Londra
e poi ci sono stati:
- San Pietro e Paolo, l'onomastico del mio cucciolo con la festicciola con i nonni
 -le mie passeggiate al mattino, andando al lavoro, osservando i rovi fioriti e pregustandone già i frutti che tra poco ci doneranno 
-vedere "Tutti insieme appassionatamente"ininterrottamente perché il mio bimbo se ne è innamorato
- le potenzialità della mia pasta madre
- la spesa al mattino e via Sestri d'estate
- le bruschette con il mio pane
- poter di nuovo stendere il bucato guardando il panorama...


e la ventata di aria fresca è anche un po' un concetto interiore, il voler davvero cambiare, essere più ordinata, in casa e mentalmente, e sentire che forse (forse) questa volta ce la posso anche fare, perché lo voglio io. Non ho più voglia di disordine ... se ne vede già troppo... con questo non voglio dire che diventerò asettica e fissata, lungi da me, una casa deve essere viva e vissuta!

sabato 22 giugno 2013

Una lista molto bucolica

E poteva mancare una lista di cose belle? Sarò ripetitiva ma questo elencare le piccole cose preziose della vita è terapeutico, sia scrivere le mie che leggere quelle delle amiche blogger, mi dona davvero un senso di pace e gratitudine
 - "Rubare" una manciata di amarene da un albero selvatico lungo la via.... e ritrovarmi improvvisamente bimbetta, su un altalena, a mangiarle in quantità copiosa.... oh come ha ragione Proust
- Le impalcature finalmente SMONTATE (sorvolo i nervosismi) ... finalmente si respira e si può pulire casa... non da ultimo si ri-possiedono un poggiolo e un terrazzo
- Andare alla spiaggia, alla sera, e sentire finalmente il cucciolo dire "il mare è bello"
- Andare a Camogli, il pomeriggio, e vedere finalmente il cucciolo giocare con le onde ed entrare in acqua con me, il papà e i braccioli... finalmente. Le bolle di sapone giganti e il campanile che rintocca lo scorrere del tempo

 - Una serata a Recco a mangiare le focaccine al formaggio alla "Barachetta" e a correre lungo il molo
 - La spiaggia deserta al crepuscolo, i colori e la risacca del mare, giocare con i sassi, ritornare di nuovo bambina cercando i pezzettini di vetro levigati che sembrano pietre preziose, i pezzetti di conchiglia e quei ciottoli dalla forma curiosa...
- Vedere il mio bambino così piccolo e al contempo così GRANDE
 - Percorrere la mia creusa al mattino sia sola con i miei pensieri sia ciattellando con la Mimi
 - Arrivare nel paesello in campagna e sentire il cuore battere forte, non ci sono cresciuta in questi luoghi, ma questo delizioso angolino della Valtrebbia, questa casetta che a volte è rifugio (e a volte no) mi hanno comunque saputa  adottare e inizio a sentirlo "mio"... non parlo di possesso ma di sentimento
 - La nevicata del Viburnus opulus... non per niente detto anche Palla di Neve ...
 - Il delicato profumo dei fiori di Sambuco ... meravigliosi, sembrano centrini tessuti dalla Natura
 - Vedere che la vite piantata l'anno scorso è sopravissuta al gelido e lungo Inverno e alla falciatrice implacabile del suocero....
- Le piantine di Sempervivum che hanno attecchito nel muro vicino alla scaletta
 - La gita al Trebbia, il pic nic, i piedonzoli a bagno nell'acqua gelida, tirare le pietre nell'acqua e schizzarsi con i loro tonfi, scovare i pescioni, costruire una piccola diga insieme
- I primi "omini testoni" del cucciolo ...
- Vedere Pì ritrovare un piccolo amico che gli fa da maestro nel bene e nel "male" (per male s'intendono le marachelle) ... grazie a lui due anni fa si decise ad abbandonare del tutto il gattonamento per ... correre.
Al ritorno dalla gita al fiume scoprire un suo regalo lasciato sulle scale di casa per avvisarci che era venuto a cercarci :)
.... e poi
poi
- i sorrisi di Emma e tenerla in braccio, vedere le sue bellissime espressione e l'interazione con Pì
- acquistare di nuovo piante, semi e fiori per il poggiolo... dopo dieci mesi di astinenza
- pitturare le ringhiere
- pulire piano piano la casa dopo mesi di lavoretti solo superficiali... e ritrovare i miei oggetti, i miei libri, i miei ricordi... spolverarli uno ad uno...
- "sferragliare in cremagliera" come dice papà nella sua poesia, vedere la città laggiù e la vegetazione intorno in un paesaggio piacevolmente e finalmente estivo
- il cielo cobalto, spazzato dal vento che rinfresca l'aria, e i gabbiani lassù che sembrano di un bianco quasi trasparente
- Le pesche con il vino, le fragole con la panna, i meloni mantovani e le albicocche sugose .... frutta frutta frutta
- Gustarmi il libro della Zarri, lentamente, senza fretta, ritrovarmici e far mio il suo pensiero
- ... e infine i "Buio Pesto" gruppo genovese (che ad essere sinceri poco ci azzecca con il mio genere musicale) che come tutti gli anni di questo periodo fanno il concerto giù al Campo... e le loro canzoni mi entrano stereofonicamente dalle finestre spalancate sulla sera e sulla notte a ricordami che sì.... è arrivata l'Estate!!!

martedì 18 giugno 2013

Al parco della Preistoria

 Ci abbiamo provato da tempo a recarci a Rivolta d'Adda, al Parco della Preistoria, ma ogni volta succedeva qualcosa, l'ultima per esempio, la settimana scorsa, dopo aver preparato gli zaini la sera e studiato il percorso ci siamo svegliati con il cucciolo con la febbre... ma non abbiamo desistito e questo venerdì finalmente siamo riusciti a raggiungere la meta.
 Abbiamo appreso dell'esistenza di questo parco da nostro cugino, che anni fa, da piccino, era un amante dei dinosauri esattamente come il mio bimbo... Richi a momenti non parlava ancora che sapeva riconoscere ed elencare tutte le specie di dinosauri scoperte, un po' come mio figlio, che oltre a collezionarli (con mia estrema gioia ... non mi sono mai piaciuti) si guarda tutti i documentari esistenti e a due anni e mezzo già ti spiegava che lo stegosauo ha le placche ossee sulla schena.....
 Il parco non è altro che un piacevole percorso ad anello che consente una passeggiata in un'oasi naturale sulle sponda del fiume Adda. Oltre alle riproduzioni dei dinosauri s'incontrano lungo al cammino, capre, caprette nane tibetane, pony, cerbiatti e cervi, daini, galletti, pavoni,cigni ecc. ecc. senza contare tutti i volatili che un amante del birdwatching può scovare tra la vegetazione
Insomma volendo in questa gita si possono trovare davvero molti lati positivi: passeggiare nel verde, ammirare gli animali e la natura, conoscere le piante grazie alle numerose indicazioni botaniche, scoprire i dinosauri e trascorrere una giornata felice all'aria aperta, ricca di stimoli e stupore
Il mio ometto era davvero felice. Su internet le recensioni di questo parco tuttavia spesso sono negative... e io credo di aver avuto un'ottima impressione anche grazie ad esse, infatti ero ben preparata ai "difetti" che avrei incontrato. Per esempio in tanti lamentano il prezzo salato. L'ingresso costa € 11,50 per gli adulti e € 9,00 per i bimbi sopra i tre anni... secondo me ci può stare anche se per i bimbi così piccini in effetti sarebbe meglio un "biglietto un po' più ridotto". I dinosauri non sono propriamente perfetti come ormai siamo abituati a vederli riprodotti, escluso il nuovissimo saltriosauro, sono tutti un po' stilizzati ed erosi dal tempo... ma vi assicuro che visti con gli occhi dei bambini sono bellissimi, anche perché collocati in contesti idonei: è bellissimo vedersi spuntare questi giganti nel bosco, o vederli spiccare il volo sul "lago dei cigni".... ci si sente anche un po' esploratori...
La ristorazione è un altro punto un po' debole, ci sono due bar, uno all'ingresso-fine percorso e uno a metà... quello a metà era chiuso... ma consiglio vivamente di portarsi il pranzo al sacco e sfruttare l'occasione per consumare un bel pic nic... infatti a metà "anello" c'è un'attrezzatissima area con tantissimi tavoloni, in cui si sta a meraviglia. Intorno prati, alberi, dinosauri e tanti giochi: scivoli, altalene.... Per l'acqua non c'è da preoccuparsi invece, ad ogni metro si trova una fresca fontanella di acqua potabile.
E' stata tanta la curiosità di "scoprire" gli esemplari successivi lungo il tragitto che Pì ha camminato sempre da solo e di corsa per tutto il tempo, tranne qualche piccola tratta in "camalletta" . Consiglio però a chi ha bimbi più piccini o un po' più pigri, di attrezzarsi per la camminata, che comunque dura circa due orette. L'alternativa è il trenino che costa 2€ nel week end ed è gratis durante la settimana, ma sappiate che fa solo due fermate e non rallenta in prossimità delle attrazioni. 
Indispensabile, nelle giornate calde, un cappellino o bagnare la testa dei bimbi, perché alcune zone sono proprio alla scoperto. A fine percorso c'è anche un piccolo museo. gli uomini della pietra e nel bar si può acquistare un dinosauro a scelta per ricordo.
Una gita piacevole per tutta la famiglia, specialmente per chi come ha un cucciolo in casa che adora questi giganti 
Al ritorno, appena seduto in auto il mio bimbo è crollato dalla stanchezza e io mi sono "gustata" gli immensi campi di papaveri che si potevano ammirare dal finestrino dell'auto... mentre nell'autoradio risuonava la voce di Cat Stevens.
P.S. per chi volesse avere maggiori informazioni questo è il sito: http://www.parcodellapreistoria.it/




venerdì 14 giugno 2013

Dialogando con... la mia libreria

L'imminente smontaggio delle impalcature (io in realtà ora ne sono già libera) mi ha portato a pianificare un immenso progetto di pulizie primaverili... ops ormai estive! Uno dei primi lavori è stato svuotare interamente piano per piano, spolverare e riempire nuovamente in maniera ordinata e con nuovo criterio una delle librerie di casa... quella dell'ingresso (per intenderci questa... di cui avevo parlato anni fa). Questo compito si è protratto per alcuni giorni (perché logicamente ho anche altre cose da fare) ma è stato molto gratificante e significativo. Riprendendo in mano libro per libro ho ritrovato le tante me del passato: la MissMeletta ottocentesca tutta presa dalle sorelle Bronte e dai romanzi romantici, quella che divorava fantasy, quella che faceva di "Anna dai capelli rossi"uno stile di vita, quella che cresceva e cambiava modo di pensare con Simone de Beauvoir e Banana Yoshimoto. Ho ritrovato vecchi amici e amiche che mi consigliarono certe letture, certi percorsi  che mi hanno condotto a "divorare" un particolare volume, i dibattiti che dalle pagine scaturivano. Ho "rivisto" la vecchia Feltrinelli di Via XX  e quella ancora prima di via Bensa, dove ho trascorso ore con papà, o in solitaria rilassatezza, dove passavo con la nonna per fare i regali o con le compagne del liceo per "farci una scorta", una tappa obbligata con il consorte nei nostri giri da fidanzati. Ho ritrovato e rimaneggiato libri dimenticati, libri che ho amato alla follia e tra questi di alcuni non ricordo nemmeno più nulla, con estremo rammarico... e so che oggi, anche se volessi rileggerli, non sarà più la stessa cosa.

Da ex-archivista so che i libri vanno "arieggiati" e quindi ne ho spolverato uno ad uno, sfogliandolo velocemente con le mani, come con un mazzo di carte... in questo modo dalle pagine sono riaffiorati innumerevoli ricordi, come tesori preziosi ... da ciò nasce il titolo del post "dialogando con la libreria" ... non sono impazzita ... è solo la verità, in questi giorni la mia libreria mi ha parlato ed è andata dritta dritta al cuore...
 Ho trovato l'eleco dei "compiti delle vacanze" del liceo, i consigli di lettura della mia prof. di etnologia, tantissime dediche di autori amati che ho seguito nei vari incontri (qui si vede Maggiani con il biglietto delle magnifico ciclo di serate che fece al Duse), vecchie fotografie.

 Cartoline di ogni genere: che ritraggono l'autore o di richiamo al titolo del libro, ma anche cartoline d'auguri... biglietti di prestito della biblioteca, figurine regalate dal mio cuginetto e perfino santini.
 Biglietti del treno, ricordi di viaggio, di alberghi, elenchi di vecchi indirizzi per spedire le cartoline, biglietti di auguri... non solo da chi c'è... ma anche da chi non c'è più, dediche di amici e parenti, quelle scherzose o "sdolcinate" che ci scrivevamo a vicenda da fidanzati... la cartolina da cui ho fatto realizzare da papà il quadro che ho in cucina...
Foglie e fiori secchi... alcuni datati con precisione, come questa nella foto, con la scrittura di papà che "ricorda" l'eclissi di sole che ci gustammo insieme. 500.000 lire finte, una burla, ma che mi ha fatto prendere un colpo... per un attimo ho pensato "ma come diamine ci sono finite qui queste? e ora chi me le cambia?".... poi riflettendoci bene io non credo mai nemmeno di averle possedute...
... e le foto fatte per la tesi di laurea da cui poi ricavai le diapositive, carte di caramella ben "stirate", articoli di giornale ritagliati.
Il bello è che ho uno scatolone di segnalibri bellissimi, li colleziono... ma non li uso mai... alla fine l'ho capito, i segnalibri migliori sono "questi pezzi di vita"... che non solo tengono "il segno" ma lo lasciano per sempre....

martedì 4 giugno 2013

Evviva la gratuità

 ...Si mangia lo stesso...
però non si pranza, non si cena.
La dimensione della convivialità ha bisogno di un poco di gratuito:
i fiori sul tavolo, o il micio sotto, o la tovaglia colorata, o anche solo il nostro sorriso.
...
A questo mondo disumano fatto di direttive e di risultati tangibili,
distribuiamo sorrisi, fiori, baci, gatti, musica, sogni, preghiere, gratuità.
Questo è il maggiore affronto, la controcultura più profonda
... e in queste parole io ri-trovo il mio desiderio di panificare, di preparare la marmellata, di cucinare le crostate, il pesto in casa... perché tutto questo per me è "celebrare"... e quando qualcuno mi chiederà "a cosa serve?" o se facevo prima (e magari risparmiavo) a comprarlo fatto, d'ora in poi risponderò con le bellissime parole di Adriana Zarri...  Il punto è proprio in questa domanda " A CHE COSA SERVE?" , quesito che ci pongono fin da piccoli così collegato alla cultura della civiltà capitalista dell'utilitarismo e del consumo (cito lei) ... non servirà a nulla... forse ... ma mi rende libera e quindi abbraccio totalmente l'estremo opposto la gratuità, che la Zarri sa descrivere così poeticamente.  Perché è nel concetto di gratuità che rientrano la maggiorparte delle bellissime "cose" che elenchiamo nelle liste di gratitudine e di gioia dei blog (il mio e quelli che amo seguire)...

Ed ecco la mia lista:
- andare a trovare la mia Gorghi in ospedale e chiacchierare con lei, "sentire" il potere dell'amicizia, progettare giornate serene da trascorrere insieme
- concedersi una colazione al bar, sabato mattina prima del lavoro, in compagnia di Ishiguro che mi dice "Non lasciarmi"...
- Un caffè alla Feltrinelli di Lunedì pomeriggio, con Cucciolo e Consorte
- Una Domenica "libera" come gli aquiloni che svolazzavano nel cielo dell'Expò. Una domenica all'insegna dell'Amicizia, dove anche il mio piccolo impara l'importanza di questo valore, prima quasi da "fratello maggiore" superprotettivo, poi da teppistello con la sua babycompagnia nella piazzetta dopo una pizza improvvisata da noi genitori.
- Il baratto familiare. Io e papy che ci rendiamo "pan per focaccia" con i nostri esperimenti da panificatori ... i canestrelli e il salame dolce del mercoledì di mia suocera
- Svegliarsi male... ma stamparsi subito il sorriso sul volto percorrendo le stradine verso la stazione, con il cielo cobaldo, l'aria tiepida, le rondini e mille pensieri "buoni" che popolano la "zucca" :)
- Andare "in panico" perché, nel breve tempo di tragitto mattutino da pendolare sul treno, vorrei continuare a leggere "un eremo non è un guscio di lumaca", però anche finire "Non lasciarmi" ed aggiornare il diario-agenda....
- Leggere i librini a Pì prima di nanna
- La farinata con le cipolline... bella calda perché fa ancora freddo
- Il tragitto ciatellando con la mamma
- Le lucciole che illuminano la sera e le rane che fanno da colonna sonora
- Vedere insieme "Vita di Pi" 
- Essere svegliate da un sms che dice "corri sul poggiolo c'è l'arcobaleno" e tutta assonnata precipitarsi fuori, come quando la sera, d'estate, sento i fuochi d'artificio, e vederlo lì, il sorriso del cielo... poco importa se le impalcature fanno da cornice... tra poco le leveranno e questo è un altro motivo di gioia ;)