mercoledì 21 agosto 2013

Agosto mio

Quest'Agosto mi stupisce, partito con prospettive nere di lavoro, caldo, di week end imposti... si sta invece rivelando prezioso di giorno in giorno. Come se il MIO mese volesse farmi un regalo personale, come se a 35 anni volesse ribadirmi che è proprio nell'assenza di aspettative che accadono le cose più belle... quelle più semplici ma che restano nel cuore. Agosto e Marzo sono i miei mesi, a ben pensarci in questi 35 anni è in questi mesi che sono condensati i fatti più importanti della mia esistenza. Ad Agosto sono nata, ho conosciuto mio marito, ad Agosto sono andata a convivere con lui e ad Agosto l'ho sposato... forse questo mese si meriterebbe più RISPETTO da parte mia.
 In un pomeriggio cobalto e ventoso di Agosto ci siamo recati a Palazzo Ducale a "fare un'indigestione di mostre"... erano due, quelle a cui tenevo da mesi e che temevo di perdere in quanto il 25 chiudono i battenti: "Geishe e Samurai" e Kubrick fotografo". Tra una foto e l'altra ho fatto del mio meglio per attirare l'attenzione del cucciolo affinché ci permetesse di ammirarle, nel complesso è stato bravo ed è rimasto attratto soprattutto dalle immagini del mondo del circo e della boxe di Stanley e dalle maschere nell'altra esposizione. A volte è faticoso con lui e mi verrebbe da pensare "ma perché diamine non mi concedo mai un mio spazietto???" però poi penso che è così che papà mi ha trasmesso queste passioni, con tanta pazienza e condivendole sempre con me...
 Visitare la mostra di Kubrick mi sembrava "doveroso", questo regista è stato molto importante per me e all'università seguì un intero monografico sui suoi film... e quindi mi sembrava giusto "completare" il mio percorso. Mi sono piaciute le foto che ritraggono la vita del giovane lustrascarpe Mickey, ma soprattutto le due immagini che immortalano una tigre ed una scimmia con il cucciolo ... mi sono piaciute per la prospettiva che ha saputo darci Stanley... a ben osservarle infatti gli animali non sono in gabbia ma liberi e sembra invece che gli spettatori umani si trovino dietro le sbarre!!!
 Le geishe invece mi mettono sempre tanta tristezza, ho letto molti libri in merito e nonostante queste immagini appaiono come delicate poesie, quei giovani volti, spesso davvero troppo giovani, celano malinconia. La mostra però è stata bella perché conteneva delle immagini interessanti sugli usi e i costumi del tempo e del luogo... in particolare mi ha affascinato quella che ritraeva gli aquiloni a forma di carpa che i giapponesi appendono il 5 maggio in onore della festa dei bambini, il Koinobori, che chi mi segue sa che festeggiamo a modo nostro anche in questa casa
... procedo con la lista:
-  cenare con il mio cucciolo sul terrazzo, ammirando il mare e le navi
- gironzolare per la città con Pì e pensare alla nonna, che era la mia compagna di avventure nella città deserta d'Agosto
 - festeggiare più volte i 40 anni del consorte, con la torta di Panarello ricoperta di Minifigures Lego che gli abbiamo acquistato io e Pì, con il simpatico biglietto sonoro di  mamma e papà, al paesello con le torte di sua mamma e con la "dolcissima" crostata preparata dalla Elena
- il "Bosco delle Fate" di Fontanigorda con i bimbi che giocano
- la pizza con gli amici
- la serata in ValTrebbia dove i ruoli si sono completamente invertiti... i bimbi si fingevano adulti e noi genitori cercavamo di giocare a pallavolo tra sonore e schiette risate, i bimbi che dicevano solennemente "ORA BASTA" e noi che cantilenanti chiedevamo "ancora 5 minutiiiiii"
- vedere Pì che impara cos'è "l'amicizia" al prezzo di qualche delusione ma anche di sano divertimento
- incontrare gli amici per caso... meglio di un appuntamento
- la tramontana alla sera che rinfresca, non fa sudare e anziii durante la notte ci fa abbracciare nuovamente dalle lenzuola
 - la Val Noci, con il lago artificiale pieno come mai lo avevo visto, con gli alberi sommersi, il vento che scuote le loro chiome e increspa la superficie dell'acqua, con il cielo blu, le case di Monte Bano che ogni volta mi salutano da lassù corrose dal tempo che scorre, i pescatori sulle rive, le nocciole verdi cadute e raccolte, i sassi da lanciare e i boschi da esplorare, con i rondoni che sfrecciano sulla diga talmente vicini che ti illudi di riuscire a toccarli
 ....questo strano e piacevole Agosto... che come mi ha insegnato ancora una volta Kubrick... cambia la prospettiva a seconda del mio modo di guardarlo....

sabato 17 agosto 2013

Sotto il sole d'Agosto

 D'Agosto il momento più bello è la sera, quando finalmente il sole si avvia verso Ponente e cala dietro la collina, spostandosi via via che la stagione si consuma, dal paesello, poi dalla chiesetta, poi dall'antenna e alla fine dell'estate sul mare... le nuvole rosseggiano e dal Righi scende una piacevole brezza frizzantina che rigenera il cuore.  Quindi "la sera" è la mia capolista :)
... e poi le nuvole... le nuvole che questa settimana ho osservato tantissimo, da brava sognatrice sempre con la testa per aria. Le ho viste sdraiata sul pavimento del tetto mentre correvano in tutte le direzioni, sparpagliandosi spinte da diverse correnti a diverse altitudini, le ho viste arrossire al tramonto, le ho viste e amate quando sono incalzate minacciose prima di un bell'acquazzone
D'Estate poi è meravigliosa la Siesta... quando l'afa attanaglia non c'è nulla di meglio di un bel riposino o del dolce far niente meditabondo, lo sanno molto bene le mie gatte. Certo per me con un cucciolo di 3 anni questo è un raro evento, ma qualche volta, quando decide lui stesso di avvalersene io lo emulo volentieri.
D'Estate è meravigliosa l'ombra, sia quella di un "caruggio" cittadino o di un portico, che soprattutto quella di un albero le cui foglie sono state ricamate dai denti di un qualche vorace bruchino
 D'Estate poi quando tutti sono in vacanza è meraviglioso godersi la propria città, vuota di traffico e di frenesia, constatare con piacere che è visitata da numerosi viaggiatori, magari solo di passaggio verso altre mete, ma che sono comunque sempre di più di anno in anno...  In questi momenti mi piace vivere Genova nel migliore dei modi "da turista della mia stessa città", godermela con calma assaporarla, fotografarla...
 ... e poi Agosto è il paesello, che ormai amo come se ci fossi nata e cresciuta, ma sempre e solo nelle mezze stagioni. In Estate di solito mi fa venire l'orticaria al solo pensiero... lo adoro in primavera ed in autunno quando è deserto e silenzioso, quando è natura... d'Estate invece è tutto il contrario, chiassoso, rumoroso, pettegolo, affollato. Forse il tempo, la presenza comunque di cari amici, le distrazioni da naturalista e altre piccoli trucchi mi stanno "educando" a distrarmi dalle "comari" che ti squadrano e dispensano consigli e regole di vita non-richieste e che si offendono da nulla, in qualche modo riesco a difendermi dalle domande curiose, dalla forzata vita comunitaria che proprio io non sopporto. Certo comunque deve apparire "strana" una che gironzola con i bruchi in mano, incuriosita dalle loro metamorfosi....
 Però se ho pronta la via di fuga... riesco anche ad amarlo, anche d'agosto, con i cieli cobalto tra i tetti delle case uniti dalle bandierine colorate per la festività del paese, riesco perfino ad amare la Processione con i suoi riti, incomincio a "vivere" le storie dei paesani e a rallegrarmi o dispiacermi per le loro sorti, mi ritrovo a parlare il loro linguaggio... scoprendomi via via, dopo più di dieci anni sempre meno "foresta"
 Le altre cose belle in ordine sparso:
- le farfalle
- i mazzi di lavanda in ogni stanza della casa
- rilassarsi a leggere sotto un albero al fresco
- il temporale
- tornare dal lavoro e vedere tutti i giochi sempre diversi e creativi che il cucciolo fa con i nonni
- giocare con lo zoom per esplorare la Luna
- la biciclettina abbandonata tra i rovi che il cucciolo per scherzo mi ha chiesto di prendere (ecccchefaticaaa!!!) e che invece si è trascinato fino a casa dove insieme al suo papà l'ha rimessa a nuovo... e dire che ha macchinina, moto, triciclo e gli ho chiesto mille volte se voleva la bici senza pedali, mi ha risposto mille volte NO... e poi se la prende nella "rumenta" (in realtà nella verzura) ed è il bambino più felice del mondo. Non nego che per alcuni momenti mi sono sentita madre degenere... ma poi vedendo la sua felicità ho pensato che così è stato molto più educativo... per me... perché la lezione questa volta me l'ha data lui! Abbasso il consumismo Evviva il riciclo!!!
- Sedermi la sera sul gradino del poggiolo e guardare mare e monti... e fare birdwatching
- Progettare una piccola vacanza
- Andare dalla Gorghy a prendere un té alla menta e salvia ed ammirare la sua casetta messa a nuovo, confrontarsi e scoprirsi sempre simili...... e i suoi messaggi e la mail con le sue "liste di cose belle" che mi hanno emozionata
- Il gelato con la Laura e il mio cucciolo che tiene in braccio la sua cucciola
- Incontrare mamma e papà sulla funi
- L'aperitivo quando il consorte è in festa

venerdì 9 agosto 2013

Lista

Alla fine della scorsa settimana ero poco in vena di scrivere la solita lista perché avevo il mio bimbo con 40 di febbre, in più c'era caldo e il mio umore era proprio sotto le suole... adesso che un bel temporale ha rinfrescato l'aria e anche il mio piccino al tatto non scotta più torno a rivedere "il mondo a colori" e a riapprezzare le piccole preziosità del quotidiano, di quella normalità che sembra routine a volte, ma è che fragile e non appena qualcosa la spezza se ne comprende ancor di più il valore.
Quindi:
- il termometro che segna 37
- giocare insieme o sentirlo giocare da solo creando avventure animate dalla sua vocina
- finire "Non buttiamoci giù" di Nick Hornby
- leggere "Il pane di ieri" poco alla volta, come una preghiera, e ritrovarmici

 - Le pose buffe di Ghea quando dorme e la sua sagoma in controluce dinnanzi alla finestra
- Progettare di tornare con il cucciolo a farci un giro sulla Celestina (il battello che da Genova porta a Pegli)
-Il mare di Camogli, il campanile sulla spiaggia che suona le ore, Pì che si tuffa nelle onde, raccogliere le pietrine più belle per il nonno, costruire castelli
 - Nuotare "da morto", in una sorta di training autogeno, con le orecchie sott'acqua che "sentono" il mare e gli occhi puntati al cielo, verso gabbiani talmente candidi nello sfondo cobalto da fare luce
- Mangiare la focaccia con la cipolla sulla spiaggia, dopo il bagno
- Una doccia bella fredda con uno shampoo alla melaverde
- Il mio bimbo che finalmente si fa lavare la testa senza disperarsi
- Una pizza noi tre, incontrando una vecchia collega e poi un bel gelato con la mia cara Laura e Marco e coccolarmi la loro tenerissima cucciola
 - Ricevere per posta il primo regalo di compleanno, in anticipo, da Simo, regalo pensato e azzeccato, come sempre, corredato da un bel biglietto d'auguri che conserverò nella scatola dei ricordi
- La Moleskine 2014, quest'anno giallo sole... con i due quadernoni in omaggio
- partecipare ad una bella festa di compleanno
- il consorte che nel tardo pomeriggio sparisce in cucina e poi sbuca con un vassoio con l'aperitivo
- le mangiate di pesce dai nonni, pura condivisione, in cui ognuno partecipa e prepara qualcosa... muscolate, acciughe fritte, tutte "cose buone" che fin da piccola per me sono collegate al concetto di "festa d'estate"
- I falafel, le insalatone fresche e colorate e gli yogurtoni con il muesli
- ho trovato un bruco geometra che mi divorava il basilico, l'ho riposto in una scatolina, lo tengo pulito e gli fornisco ogni giorno foglioline fresche, sta crescendo a vista d'occhio. Lo scopo di tutto questo è mostrare a Pì "la metamorfosi" in farfalla, così come papà fece con me. Per corredare questa esperienza vorrei acquistare questo libro di Lionni

- incredibilmente dopo un anno dalla truce scomparsa del canarino del nonno per becco di un falco, mi sono ritrovata una dolce e stramba canarina sul poggiolo... abbiamo provato a farla volare, a vedere se se la cavava, ma lei ha voluto a tutti i costi venire a vivere con noi, avendo io tre gatte, l'ho portata al nonno, che felice l'ha adottata... ed ora è una piccola regina. Credevo che un uccellino in gabbia ambisse alla libertà... ma è incredibile come una bestiolina cresciuta in cattività stia tranquilla  solo in quello stato!!!

domenica 4 agosto 2013

Una passeggiata quotidiana o quasi

E' da molto tempo che volevo scrivere questo post. Parlo spesso qui dei miei "tragitti mattutini" sia per ciò che vedo durante di essi, sia per i pensieri che ne scaturiscono. Poi l'altra mattina mi sono messa d'impegno e visto che in questi giorni le strade sono deserte ne ho aproffitato per scattare alcune foto. L'ultimo dubbio è stato più un discorso di privacy... la mia privacy. Credo inoltre che la modalità in cui svelo i segreti della mia passeggiata risenta non poco della lettura dei post di Dear Miss Fletcher. 

Al mattino, per recarmi in stazione potrei servirmi della cremagliera o dei bus, ma in tanti anni che ormai abito qui, nell'ameno paesello, ho sempre preferito scendere a piedi e godermi quei dieci minuti in cui le gambe procedono svelte sul mattonato rosso e la mente si snoda in mille pensieri.

Scendendo dal bricco di Granarolo si vede il mare, il Righi e il Fasce, questo permette ad un buon osservatore di predirre il meteo meglio di qualsiasi servizio preparato dai media.
Mi stupiscono spesso le prospettive che si creano, come nella prima foto, in cui sembra quasi che la nave sia sul tetto della casa e si vada a nascondere tra gli alberi

 Nella sua prima parte la mia passeggiata è sempre silenziosa, l'aspetto del luogo cambia con il trascorrere delle stagioni, spesso la neve e il ghiaccio rendono il percorso avventuroso d'inverno, se diluvia la strada diventa una specie di fiume e ci vorrebbero le galosce alla Peppa Pig, in autunno l'edera sui muri colora tutto di rosso, in tinta con la pavimentazione, in estate i rovi regalano le more e qua e là maturano i fichi e l'uva... in primavera si respira ovunque un gran profumo
 Salita Granarolo ha una caratteristica (almeno ai miei occhi) è misteriosa. Un tempo qui i Signori di Genova venivano qui in villeggiatura d'Estate e ancor oggi  in zona si possono ammirare le loro ville, ma spesso di queste restano solo ruderi, soprattutto  vecchi cancelli, passaggi murati...
 ....finestre, da cui ormai si affacciano solo gli alberi, colonne e soprattutto giardini segreti che mi richiamano alla memoria l'omonimo romanzo che ho tanto adorato da bambina.
 Tutto questo stuzzica la mia fantasia, a volte mi sembra di vedere qui qualche dama che si gode la frescura della fronde, un bel cavaliere che raggiunge al galoppo la sua dama o persone con mulo e carretto che portano viveri dagli orti circostanti... quando qui era ancora tutta campagna e non erano ancora sorti i palazzi
 e comunque qui è davvero ancora tutta campagna perché al di là di queste mura si sente spesso qulche pecora belare o il gallo cantare... e adoro camminare in questo punto in cui gli alberi, che svettano alti dalle parti opposte dei muri, si abbracciano in alto con le loro fronde, regalando ombra e protezione da acquazzoni improvvisi
 Mano mano che si scende l'aspetto più campagnolo e da paesino che caratterizza la strada nella sua parte alta diventa sempre più cittadino...
 Le principali ville sono : Cambiaso (civ.15) e Lomellini (civ. 24) , ve ne sono poi altre e un convento di monache agostiniane che poi fu adibito a caserma. Spulciando in rete si trovano varie informazioni in merito e ho scoperto che ci sono perfino leggende che parlano di due fantasmi
 Questo qui sopra è il portale di accesso a Villa Lomellini, del 500, che sucessivamente passò al comune e divenne una scuola, anche qui, in questa piazzetta vivo la stagionalità... infatti nel periodo delle scuole la zona è popolata di ragazzi e ragazze mentre d'estate regna il silenzio assoluto e gli unici esseri viventi sono i 5 grandi alberi che si possono scorgere nelle foto superiori.
 Giunta a San Francesco la vista mi si apre sul porto e poi porgo un salutino quotidiano a San Rocco (uno dei miei santi preferiti) che è raffigurato sulla facciata dell'Omonima Chiesa
 e poi scendo per l'altrettanto omonima salita, che ha la fama di essere (in alcune delle sue parti) una tra le creuze più ripide della città. In questo tratto vi sono magnifici palazzi con stucchi e decori pregiati raffiguranti nodi e simboli marinari o animali mitologici, di cui mi piacerebbe comprendere il significato. In questo tratto di solito incontro le solite persone, più numerose nel periodo scolastico: mamma e figlio, un simpatico e distinto signore, un altro signore con il suo dobermann, l'anziana signora zoppicante con la spesa, alcune presenze fisse le ritrovo anche sui balconi o affacciate alle finestre, chi fuma, chi legge, chi stende di corsa il bucato... e ci vediamo con tutti da talmente tanto tempo che è un continuo salutare e scambiarci due battute. Ma gli incontri non sono solo umani, in salita San Rocco vi sono anche alcuni micioni ... e naturalmente saluto anche loro
 anche qui si scorgono ovunque tracce del passato e giardini nscosti
 ed eccomiiiii all'incrocio con i binari della cremagliera nel punto in cui la salita procede parallela al percorso della "funi"
 e qui la creuza è una vera creuza... che scende ripida verso il mare ... e laggiù si vedono i Magazzini del Cotone e la Stazione Marittina
 ... e poi la stazioncina di arrivo della cremagliera e a sinistra la stazione Principe con tutti i suoi binari e le voce che annuncia i treni, destinazioni, partenze, arrivi, ritardi...
 Il Miramare, il Bingo e il Palzzo del Principe... da una terrazza di quest'ultimo tutte le mattine mi saluta quest'inquietante statua... io cordialmente ricambio... anche se mi chiedo dove avrà lasciato la sua testa
Sulla torre del Palazzo del Principe guardo l'orologio per capire se sono in orario  
e quindi m'incammino verso una nuova giornata.

P.S. Salita Granarolo è molto più lunga... ma la parte alta forse merita un post a parte e se fotografo proprio tutto... finiva che il post diventata chilometrico....

Prossimamente pubblicherò il post sulle "cose belle", al momento però ho il cucciolo con la febbre e non sono proprio nel giusto umore... e poi ODIO questo caldo!!!