martedì 4 giugno 2013

Evviva la gratuità

 ...Si mangia lo stesso...
però non si pranza, non si cena.
La dimensione della convivialità ha bisogno di un poco di gratuito:
i fiori sul tavolo, o il micio sotto, o la tovaglia colorata, o anche solo il nostro sorriso.
...
A questo mondo disumano fatto di direttive e di risultati tangibili,
distribuiamo sorrisi, fiori, baci, gatti, musica, sogni, preghiere, gratuità.
Questo è il maggiore affronto, la controcultura più profonda
... e in queste parole io ri-trovo il mio desiderio di panificare, di preparare la marmellata, di cucinare le crostate, il pesto in casa... perché tutto questo per me è "celebrare"... e quando qualcuno mi chiederà "a cosa serve?" o se facevo prima (e magari risparmiavo) a comprarlo fatto, d'ora in poi risponderò con le bellissime parole di Adriana Zarri...  Il punto è proprio in questa domanda " A CHE COSA SERVE?" , quesito che ci pongono fin da piccoli così collegato alla cultura della civiltà capitalista dell'utilitarismo e del consumo (cito lei) ... non servirà a nulla... forse ... ma mi rende libera e quindi abbraccio totalmente l'estremo opposto la gratuità, che la Zarri sa descrivere così poeticamente.  Perché è nel concetto di gratuità che rientrano la maggiorparte delle bellissime "cose" che elenchiamo nelle liste di gratitudine e di gioia dei blog (il mio e quelli che amo seguire)...

Ed ecco la mia lista:
- andare a trovare la mia Gorghi in ospedale e chiacchierare con lei, "sentire" il potere dell'amicizia, progettare giornate serene da trascorrere insieme
- concedersi una colazione al bar, sabato mattina prima del lavoro, in compagnia di Ishiguro che mi dice "Non lasciarmi"...
- Un caffè alla Feltrinelli di Lunedì pomeriggio, con Cucciolo e Consorte
- Una Domenica "libera" come gli aquiloni che svolazzavano nel cielo dell'Expò. Una domenica all'insegna dell'Amicizia, dove anche il mio piccolo impara l'importanza di questo valore, prima quasi da "fratello maggiore" superprotettivo, poi da teppistello con la sua babycompagnia nella piazzetta dopo una pizza improvvisata da noi genitori.
- Il baratto familiare. Io e papy che ci rendiamo "pan per focaccia" con i nostri esperimenti da panificatori ... i canestrelli e il salame dolce del mercoledì di mia suocera
- Svegliarsi male... ma stamparsi subito il sorriso sul volto percorrendo le stradine verso la stazione, con il cielo cobaldo, l'aria tiepida, le rondini e mille pensieri "buoni" che popolano la "zucca" :)
- Andare "in panico" perché, nel breve tempo di tragitto mattutino da pendolare sul treno, vorrei continuare a leggere "un eremo non è un guscio di lumaca", però anche finire "Non lasciarmi" ed aggiornare il diario-agenda....
- Leggere i librini a Pì prima di nanna
- La farinata con le cipolline... bella calda perché fa ancora freddo
- Il tragitto ciatellando con la mamma
- Le lucciole che illuminano la sera e le rane che fanno da colonna sonora
- Vedere insieme "Vita di Pi" 
- Essere svegliate da un sms che dice "corri sul poggiolo c'è l'arcobaleno" e tutta assonnata precipitarsi fuori, come quando la sera, d'estate, sento i fuochi d'artificio, e vederlo lì, il sorriso del cielo... poco importa se le impalcature fanno da cornice... tra poco le leveranno e questo è un altro motivo di gioia ;)

8 commenti:

  1. Che bello quell'arcobaleno!!!
    Ma che domanda sciocca "A che serve?"... Serve a me, serve a te, per sentirsi felici e liberi, per dire "L'ho fatto io", per dimostrare a se stessi che non si è solo consumatori di qualcosa di già fatto, ma si è anche capaci di fare da se... serve poi insegnarlo ai nostri figli, fare il pane insieme a loro, fare le marmellate insieme a loro, fare il pesto, perchè tutto questo sapere non vada perduto nei corridoi di un supermercato o di un centro commerciale!
    Ti abbraccio
    Francesca

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  2. Ecco, non ho nulla da aggiungere ai pensieri della Zarri... e ai tuoi... il senso è tutto lì.

    E' soprattutto per questo che sei mia Amica ;-)

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  3. Che bello questo post, racchiude il senso profondo di tutte quelle piccole cose che ci rendono davvero felici...e guardando le tue foto posso percepire il calore, i profumi, il senso di pace assoluta :)
    Un abbraccio grande da noi :)

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  4. A cosa serve? Ad essere felici!
    Buona settimana!

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  5. Cara Miss Meletta, è così bello leggere questi tuoi post così pieni di gioia di vivere e della tua capacità di apprezzare la bellezza che è insita nelle piccole cose di tutti i giorni.
    Fare dolcetti, godersi la propria famiglia, stupirsi dello splendore di quell'arcobaleno, la foto è meravigliosa!
    E grazie delle gentili parole che lasci sempre da me, stasera ti invito a passare sul mio blog, come avrai avuto modo di leggere ci sarà una sorpresa molto bella per tutti voi, penso che possa interessarti e spero che parteciperai, intanto ti lascio un bacione e ti auguro buona giornata!

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  6. E questa controcultura, attraverso le esperienze fatte insieme, la condividiamo con i figli.
    Bel post!

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  7. Bellissimo, bellissimo questo post :-) grazie!!!

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  8. Ecco cosa è servito vivere minuto per minuto la tua infanzia.
    Questo post mi ha reso felice e orgogliosa.
    Baci

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