venerdì 14 giugno 2013

Dialogando con... la mia libreria

L'imminente smontaggio delle impalcature (io in realtà ora ne sono già libera) mi ha portato a pianificare un immenso progetto di pulizie primaverili... ops ormai estive! Uno dei primi lavori è stato svuotare interamente piano per piano, spolverare e riempire nuovamente in maniera ordinata e con nuovo criterio una delle librerie di casa... quella dell'ingresso (per intenderci questa... di cui avevo parlato anni fa). Questo compito si è protratto per alcuni giorni (perché logicamente ho anche altre cose da fare) ma è stato molto gratificante e significativo. Riprendendo in mano libro per libro ho ritrovato le tante me del passato: la MissMeletta ottocentesca tutta presa dalle sorelle Bronte e dai romanzi romantici, quella che divorava fantasy, quella che faceva di "Anna dai capelli rossi"uno stile di vita, quella che cresceva e cambiava modo di pensare con Simone de Beauvoir e Banana Yoshimoto. Ho ritrovato vecchi amici e amiche che mi consigliarono certe letture, certi percorsi  che mi hanno condotto a "divorare" un particolare volume, i dibattiti che dalle pagine scaturivano. Ho "rivisto" la vecchia Feltrinelli di Via XX  e quella ancora prima di via Bensa, dove ho trascorso ore con papà, o in solitaria rilassatezza, dove passavo con la nonna per fare i regali o con le compagne del liceo per "farci una scorta", una tappa obbligata con il consorte nei nostri giri da fidanzati. Ho ritrovato e rimaneggiato libri dimenticati, libri che ho amato alla follia e tra questi di alcuni non ricordo nemmeno più nulla, con estremo rammarico... e so che oggi, anche se volessi rileggerli, non sarà più la stessa cosa.

Da ex-archivista so che i libri vanno "arieggiati" e quindi ne ho spolverato uno ad uno, sfogliandolo velocemente con le mani, come con un mazzo di carte... in questo modo dalle pagine sono riaffiorati innumerevoli ricordi, come tesori preziosi ... da ciò nasce il titolo del post "dialogando con la libreria" ... non sono impazzita ... è solo la verità, in questi giorni la mia libreria mi ha parlato ed è andata dritta dritta al cuore...
 Ho trovato l'eleco dei "compiti delle vacanze" del liceo, i consigli di lettura della mia prof. di etnologia, tantissime dediche di autori amati che ho seguito nei vari incontri (qui si vede Maggiani con il biglietto delle magnifico ciclo di serate che fece al Duse), vecchie fotografie.

 Cartoline di ogni genere: che ritraggono l'autore o di richiamo al titolo del libro, ma anche cartoline d'auguri... biglietti di prestito della biblioteca, figurine regalate dal mio cuginetto e perfino santini.
 Biglietti del treno, ricordi di viaggio, di alberghi, elenchi di vecchi indirizzi per spedire le cartoline, biglietti di auguri... non solo da chi c'è... ma anche da chi non c'è più, dediche di amici e parenti, quelle scherzose o "sdolcinate" che ci scrivevamo a vicenda da fidanzati... la cartolina da cui ho fatto realizzare da papà il quadro che ho in cucina...
Foglie e fiori secchi... alcuni datati con precisione, come questa nella foto, con la scrittura di papà che "ricorda" l'eclissi di sole che ci gustammo insieme. 500.000 lire finte, una burla, ma che mi ha fatto prendere un colpo... per un attimo ho pensato "ma come diamine ci sono finite qui queste? e ora chi me le cambia?".... poi riflettendoci bene io non credo mai nemmeno di averle possedute...
... e le foto fatte per la tesi di laurea da cui poi ricavai le diapositive, carte di caramella ben "stirate", articoli di giornale ritagliati.
Il bello è che ho uno scatolone di segnalibri bellissimi, li colleziono... ma non li uso mai... alla fine l'ho capito, i segnalibri migliori sono "questi pezzi di vita"... che non solo tengono "il segno" ma lo lasciano per sempre....

6 commenti:

  1. Che tesori che si scoprono nei libri!!!
    A me è capitata una cosa simile. Spolverando e riordinando anche io la libreria poche settimane fa ho ritrovato, a parte foglietti e bigliettini vari, disegni dei figli di quando erano piccolini, biglietti del cinema e del treno, un menù tutto disegnato con cura dove avevo segnato le cose che avevo preparato per cena a Roberto e a me, una settimana dopo che ci eravamo sposati. In quell'occasione ricordo che avevo preparato una romantica cenetta a due a lume di candela... Ma guarda che cosa ti sanno regalare i libri, a parte naturalmente il loro naturale contenuto!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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  2. Che bello! Un tuffo nel passato...io ho preso da poco l'abitudine di lasciare un segnalibro in ogni libro, o un foglietto, una citazione, etc. perché qualche tempo fa leggendo un romanzo di Isabel Allende che avevo preso a casa di mia madre vi ho trovato dentro un bigliettino con un suo pensiero, ed è stata un'emozione bellissima, come aver scoperto un tesoro. Da quel giorno in ogni libro lascio una piccola traccia della mia vita.

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  3. Ti confesso che un po' mi ha commossa scoprire questi tesori dimenticati insieme a te. Da una parte lo ritengo un tuo regalo profondo nei confronti di chi ti legge, e di questo te ne sono grata, da una parte ha suscitato in me la voglia di fare altrettanto...con la scusa di arieggiare i libri e mettere un po' d'ordine :)
    Un abbraccio enorme :)

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  4. Mi sono commossa io... figurati tu!!! Un bacione!!!

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  5. Miss, questo post è una delizia.
    E per tanti motivi, intanto i libri e il tuo amore per loro, le tue letture certo di pregio.
    E poi i ricordi che giungono dal passato, la libreria di Via Bensa è un ricordo caro anche a me, ci passavo ore!
    E tutti questi tesori tra le tue pagine, le parole e le memorie della tua vita.
    Anch'io, sai, non uso mai i segnalibri e li ho tutti da parte :)
    E sì, anch'io mi sono commossa! Un abbraccio!

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  6. Che bel post, ricco di dolci ricordi! Anche a me piace riaprire i libri dopo anni e trovarci dentro "pezzetti di vita" disparati che riportano alla memoria i giorni in cui quei libri hanno accompagnato il mio cammino!

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