martedì 21 maggio 2013

Cercando spensieratezza

Tempo fa, il 31 di dicembre, solevo augurare agli amici  "un anno spensierato"... perché spensierato è ancor più di sereno. Ecco se ultimamente dovessi analizzare la mia vita purtroppo non saprei dove collocare nessuno dei due aggettivi... e dire che non si chiede la luna e ci si accontenta sempre di piccole cose, che basterebbero davvero quelle a donare "spensieratezza"... però i nuvoloni restano e a volte si fanno minacciosi e fanno anche un po' paura. Poi ci si aggrappa alle piccole gioie del quotidiano, filosoficamente si pensa che "c'è di peggio" (ignorando sempre che "c'è anche di meglio") e si va avanti e si riesce anche a sorridere, a volte a ridere, ad essere "contenti" di attimi preziosi. Quindi nonostante i nuvoloni, reali e metaforici, si riesce sempre a scovare una lista di cose belle, per cui essere grati, come mi hanno insegnato a stilare alcuni blog che seguo, soprattutto questo
 - Giocare sul tetto, improvvisarci giardinieri e rimanere incantati dal colore del mare e da quanto sia mosso, increspato e spumeggiante (anche se il Jolly Nero... ormeggiato là... immelanconisce un po' il paesaggio)... ma quanto sei bella Zena???
 - Gironzolare per la città da turista, riproporsi di visitare la mostra "Stanley Kubrick fotografo" e guardare incuriosita i nuovi Basamenti di Palazzo Ducale, battezzati "Napoleon vs Napoleon" con lampanti riferimenti Orwelliani
- Continuare a scovare scarpe per "il mistero della scarpa spaiata... prometto che d'ora in avanti posterò tutte le calzature singole che vedrò in giro... qui sopra, nella foto, una solitaria scarpa che giace sul prato di un parco... così logorata dal tempo fa ancora più effetto vero?
- Vedere i lavori che procedono ...
- Dinosauri e coccodrilli ovunque in agguato...
- Una colazione tutti e tre di domenica mattina da Feltrinelli
- Una colazione solitaria e frugale di sabato mattina nel silenzio dell' ufficio deserto
- La mia pasta madre che ha generato le sue prime "figlie", che sono diventati dei regali
- Trascorrere Sabato pomeriggio con Valentina e ricordare un pranzo di taaanti anni prima sorseggiando un té, mentre fuori piove
- Il caffé bevuto la sera nella cucina di mamma e papà commentando i fatti del giorno
- "Il libraio" che puntuale fa capolino dalla cassetta della posta
- Aspettare un pacco da Amazon
- "La miglior offerta" di Tornatore ... visionato in due tempi con il consorte... ma con lo spirito "critico" di un tempo e "La fabbrica di cioccolato"(quello del 71 con Gene Wilder) ri-visto con Pì, ricordandomi quando lo vidi per la prima volta... con mio nonno.
- Cuocere il pane a mezzanotte... crollando dal sonno
- Il banchetto del mercato al mattino che, piano piano, ha completamente cambiato i prodotti offerti abbracciando il fascino colorato della stagionalità
:)

9 commenti:

  1. Hai proprio ragione, si possono trovare tante maniere di essere contenti, trovare bellezza nelle piccole cose che poi non sono piccole, ognuna è un pezzetto delle nostra felicità.
    E il tuo elenco è bellissimo.
    Io scarpe spaiate ancora non ne ho viste, le cerco però, eh?
    Le tue foto sono davvero belle, complimenti!

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    1. Grazie :) Vedrai che prima o poi le scarpe le vedi anche tu... non occorre cercarle basta farci caso, poi tu sei bravissima a scovare i particolari ;)

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  2. Non possiamo che fare così. In un mondo che perfetto non è, dobbiamo trovare la nostra dimensione di felicità. C'è tanto per cui giore... non fasciamoci la testa!!! Solo la speranza può farci rialzare!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. Vero, "non fasciamoci la testa!!!" è diventato il mio motto!!!

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  3. Anche io cerco di gustare la bellezza delle piccole cose: mi da la forza per andare avanti.
    Ma sai che io le scarpe spaiate le vedo soprattutto sulle strade? O sempre pensato che cadessero ai camionisti...

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    1. Io invece, quelle che vedo in strada, sono talmente tragica, che le riconduco sempre a qualche incidente stradale... perché ai camionisti? Comunque quelle che vedo io spesso sono nelle "creuze" stradine mattonate solo pedonali o nei giardini... quindi di lì camion non ne transitano ;)

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    2. Perché so che molti camionisti per guidare indossano le ciabatte e lasciano sul gradino interno della cabina le scarpe che utilizzano quando scendono. E spesso cadono!

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  4. Il prossimo autunno vorrei cimentarmi anch'io con la pasta madre vera (adesso ne uso una liofilizzata biologica). Prima devo finire gli esami eh eh!

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    1. Brava Simo, vedrai che comunque ti stupirai perché non ti richiede troppo tempo e anzi è una pratica distensiva che produce dipendenza... se poi hai bisogno di due o tre siti validissimi a cui mi sono ispirata te li linko... se lo desideri sappi che alle amiche io "la spaccio" ;) w la pasta madre <3

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