giovedì 28 marzo 2013

I colori della quotidianità

 Anche questo mese, come in quelli passati, ci siamo molto ritrovati nell'illustrazione  del calendario di Richolly Rosazza donatoci dalla Città del Sole, nel colorare le nostre uova e nel divertirci in prossimità della Pasqua.
 Finalmente passata la febbre siamo usciti. La foto sopra illustra un momento che mi ha fatto riflettere. Pì trovandosi dinnanzi questi simpatici percorsi colorati per bambini ha fatto ciò che più d'istintivo si poteva fare, saltellando e correndo li ha percorsi emettendo risate argentine, non invadenti ne' maleducate anzi.... La gente che gli veniva incontro lo guardava male, gli andava adosso come se non capisse perché quel bambino procedeva camminado non in linea retta. Beh la differenza è che lui "seguiva" una strada, una strada colorata e ben visibile che la sua fantasia sapeva arricchire di particolari, gli uomini grigi che gli venivano incontro invece procedevano apparentemente senza meta, come automi schiavi della loro quotidianità,  ... ciechi alla logica che quella quotidianità può diventare bella colorata se la si percorre con uno spirito diverso
 Ed è questo il "nostro" segreto che nei momenti tranquilli ci fa godere la vita, sapere vedere i COLORI della quotidianità, la gioia delle primizie e del ritrovare i gusti. Il rosso delle fragole, l'arancio di un melone mantovano già dal gusto "di rosolio" come dice la nonna.

 Il sapore di un pranzetto primaverile, anche se fuori è meteorologicamente parlando ancora inverno... un pranzetto assemblato veloce di ritorno dal lavoro ma che mi riappacifica con il mondo.
Un pranzetto che mi fa dimenticare la rabbia dei treni soppressi, i disagi degli scioperi quotidiani, la paura che ci possano davvero levare l'amato e utilissimo biglietto integrato che nella mia città ci consente di usare sia bus che treno, il mio amato treno che mi concede quei venti minuti di relax quotidiano, di lettura, scrittura, pensieri che volano via con il paesaggio che scorre veloce dai finestrini. Oh ...Non levatemi questa comodità... soprattutto ora con quel bel nuovo sottopasso che sfocia direttamente nel nuovo e coloratissimo mercato!!!
A proposito di letture... questo della Gamberale è il primo libro letto in ebook che non ho resistito a non comprare anche in cartaceo... riconosco quotidianamente i pregi dell'avere il Kindle ma sto andando in astinenza da libro in quanto tomo da sfogliare, sottolineare con matita, sniffare, libro in quanto contenitore di appunti, foglietti, biglietti, documenti, foglie e fiori.
Chiudo il post con un piccolo elenco di cose preziose e colorate di questi giorni pre-pasquali, quei piccoli elenchi che adoro spesso leggere in alcuni blog amici, perché sono inni alla gioia e alla semplicità del vivere:

- Seguire la nostra tradizione, far preparare l'uovo da una delle più note cioccolaterie della città personalizzandolo d'aspetto e nella sorpresa
- Comprare e regalare le pecorelle di marzapane e la colomba buona... con la promessa che il prossimo anno sarà tutto di autoproduzione, sperando che la mia pasta madre sia ancora bella viva e di essere riuscita a procurarmi la formina dell'agnello per la marturana
- Scambiare le uova con gli amici e notare che quello che prima era uno scambio tra di noi... ora è indirizzato alla prole :)
- Il profumo del soffrittino con tutti i sapori
- Stare a cucinare fino a tardi la sera, il tortino o le seppie con i piselli e poi a mezzogiorno uscire dal lavoro e correre a casa con l'acquolina
- Le chiacchiere sulla funi con la signora anziana che ha 5 figli e la passione per i fornelli, elencare i nostri piatti preferiti e come li cuciniamo facendo venire i crampi per la fame agli altri passeggeri
- Il profumo dei pomodori che resta nelle mani e l'irresistibile tentazione mentre li preparo per la bruschetta di prenderne subito uno, spolverarlo di sale e mangiarlo...
- Pì che mentre al mattino mi preparo di corsa e mi do la matita negli occhi mi guarda e mi dice "Mammina come sei bella"
- Mangiare la pizza in sala, sul tavolino di Pietro
- Mettere i fagioli a germogliare in un vasetto di vetro e seguirne ogni giorno i progressi con il mio cucciolo e per entusiasmarlo leggergli la favola del "Fagiolo Magico" e vedere insieme all'infinito su You Tube "Topolino e il fagiolo magico"cantando la canzone del Gigante
- Liberare un palloncino sul tetto ed osservarlo volare in cielo... sempre più in alto... nonostante piova
- Quando la casa tace e tutti dormono, sedersi in sala, sulla poltroncina e sfogliare una rivista...

BUONA PASQUA e PASQUETTA a tutti... speriamo che il meteo sia clemente, nonostante le previsioni pessime... e che comunque sia, anche con le nuvole siano giorni sereni :)


sabato 23 marzo 2013

Albero di Pasqua e altri passatempi influenzali


 Giornate noiosette, una settimana reclusi tutti in casa a causa dell'influenza a cercare d'inventarci passatempi che non fossero solo sbirciare facebook o far ghirigori sull'amata Moleskine (cucciolo permettendo) ... Questa volta non è stata nemmeno tanto di aiuto la cucina visto che essendo tutti malaticci non avevamo grande appetito... e neppure la lettura :(
 Abbiamo costruito
Fuori la neve era abbondante e dopo la bufera c'è anche stata una magnifica giornata primaverile in cui i prati, i monti e gli orti circostanti erano ancora tutti bianchi, l'ideale per correre fuori a giocarci, per un ultimo veloce pupazzo... ma purtroppo la febbre ce lo ha proibito e l'unica neve che abbiamo toccato è stata quella che ho raccolto in un catino dal terrazzo e con cui il Topolo ha nutrito il suo Coccodrillo Postosucus
L'unico sole che ci siamo concessi è stato per festeggiare e visionare le piastrelle che finalmente rivestono il poggiolo... 
Così per vincere la noia ci siamo dedicati a "rifinire" il nostro albero di Pasqua. Di questa "usanza" appresi solo quattro anni fa ormai, mentre aspettavo ancora il cucciolo, da un'amica che lo preparava per il suo bimbo. La trovai subito un'idea carina, anche perché io amo tutto ciò che serve a festeggiare e celebrare le ricorrenze dell'anno e quindi "modaiole" o "tradizionali" faccio subito mie queste belle proposte. In rete ci sono poi un sacco di spunti, su come realizzare e procurarsi ciò che occorre per allestire il proprio alberello. Inizialmente come base usai il mio ulivo mezzo bonsai, l'anno scorso invece dei rami di pesco... e questo a sinistra fu il risultato. Quest'anno ho già postato qui e qui delle immagini relative alla preparazione e al risultato (quasi finale) del nostro alberello, ma alla fine abbiamo fatto ancora alcune piccole modifiche... senza contare che il consorte e le cucciole nel frattempo con la loro "delicatezza" hanno provveduto a potare dei rami........
Questa volte oltre alle solite cosine che ormai utilizzo da tempo ci siamo dedicati alla decorazione delle uova. E' stata una prima esperienza, quindi non perfetta ma da perfezionare.
Abbiamo svuotato le uova facendo due piccoli fori, uno micro sopra e uno un pochino più largo sotto, con una cannuccia abbiamo poi soffiato forte attraverso il foro superiore e oplà come per magia tutto il contenuto è fuoriuscito nel "grilletto" ed è stato utilizzato per preparare un tortino. Ho lasciato i gusci vuoti in acqua e aceto perché si "pulissero" ed evitare cattivi odori. Con colori acrilici e tempere li abbiamo pitturati ( come da foto ci siamo aiutati infilandoli in degli stecchini infilzati in un coperchio di un cestino di vimini)... una volta asciutti li abbiamo decorati con i pennarelli
Per inserire il filo l'ho legato ad un pezzetto di stecchino che una volta introdotto e girato di verso lo blocca. Inizialmente lo ammetto mi stavo quasi arrabbiando quando ho visto i "paciughini" che stava facendo il cucciolo... poi sono scoppiata a ridere. Non è forse questo lo scopo di tutto? Divertirsi insieme, renderlo partecipe e invogliarlo ad essere creativo... quindi ho elogiato le sue opere e le ho appese subito ai rami...
Abbiamo infine creato degli uccellini di carta e oplà questo il risultato finale
L'albero è ricavato da un bel ramo che ho raccolto nel sottobosco e che con il Cucciolo abbiamo pitturato con un colore acrilico avorio (eravamo tutti bianchi)... E' piantato in un vaso di terra e mantenuto in equilibrio da pietre prese sulla spiaggia. Sotto ho già acquistato l'agnellino di marturana... l'unico agnello di cui mi cibo a Pasqua infatti è di marzapane!!!


martedì 19 marzo 2013

Passatempi culinari di giornate casalinghe

Blogghino trascurato prima per festeggiamenti e ancor prima per preparativi e poi per influenza. Il compleanno del cucciolo è passato, sono ufficialmente mamma di un treenne. Per l'occasione abbiamo colorato per giorni creando festoni  con i suoi personaggi dei cartoni prediletti, appesi per tutta la casa ma soprattutto in cucina. Ho preparato la torta di PEPPA PIG, l'ho farcita con la mia crema pasticcera e poi l'abbiamo decorata con la pasta di mandorle e con la famiglia Pig acquistata su Internet. La sera sono arrivati i 4 nonni e abbiamo mangiato fave e salame, formaggi e pizza :)
 Sono poi stati giorni mooolto casalinghi e forse anche un po' noiosini a causa dell'influenza che ha colpito quasi contemporaneamente prima il consorte poi il cucciolo... e che di conseguenza poi, complice anche il colpo di coda dell'Inverno, ha recluso in casa anche la sottoscritta
Tra gli spazi delle odiose impalcature abbiamo ammirato un curioso paesaggio campagnolo... orti e prati tutti completamente innevati ma contemporaneamente in fiore. Quest'anno comunque la natura qui intorno è decisamente in ritardo, alberi che di solito a quest'ora erano già sfioriti sono ancora una potenza di gemme 
 

 Domenica volevamo festeggiare San Patrizio in stile irlandese... sorseggiando della buona birra tipica e qualche piatto o dolce tradizionale.... ma alla fine erano tutti malati e non ero nemmeno riuscita a fare la spesa.... così alla fine ci siamo accontentati di una bella merenda alle quattro con il té e una torta di mele e cannella che alla veloce ho decorato con un quadrifoglio verde di pasta mandorla... tanto per celebrare la giornata... e poi ho mandato un sms di auguri alla zia Patty.
 La mia pasta madre è sempre più bella e dona "figli" meravigliosi, ormai è davvero raro che acquisti pane, ho preso il ritmo per autoprodurlo ogni tre giorni. Sto iniziando a sperimentare varianti e devo dire che coccolarla mi rilassa. L'altra sera avevo un mal di testa tremendo, era tardi, avevo sonno e mi stavo dimenticando che dovevo impastare... mi è venuto un attimo di sconforto... però mi sono fatta coraggio e alla fine non mi è pesato per nulla anzi con mio grande stupore mi è passata l'emicrania... in fondo modellare con le mani è un'antistress....

e infine questo è il momento ideale per cucinare la "Pasqualina"... da bravi genovesi!!! I carciofi infatti costano poco e sono tenerissimi!!! Per chi non sapesse prepararla questa è la mia versione veloce...
8-10 carciofi con le spine
ricotta
pasta sfoglia
4 uova belle grandi BIO
maggiorana, pepe, sale
Prendere i carciofi, levare le foglie più dure, lavarli, strizzarli e metterli nella pentola a pressione con un po' d'acqua (2-3 bicchieri), cuocere 5-7 minuti dal sibilo (secondo la grandezza del carciofòn). Tagliare i carcifi a pezzettini stando ben attenti ad eliminare tutte le spine e a NON pungersi (questa di solito è la parte più noiosa ma anche quella in cui ci si può abbandonare ai propri pensieri ).
Metterli quindi in una terrina ampia, versare la ricotta e mescolare tutto con due uova (se piccole anche tre) sale e pepe quanto basta e taaaaanta maggiorana. Stendere la pasta sfoglia in due cerchi belli sottili. Adagiarne uno sulla teglia (unta o con cartaforno) e versarci l'impasto da livellare bene. Nell'impasto fare due buchini con le dita in ciascuno dei quali rompere un uovo stando attenti a lasciare il rosso bello intero. Ricoprire il tutto con il secondo strato di sfoglia e chiudere il tutto. Infornare a 180-200° ventilato... per mezz'oretta... ma ogni forno ha i suoi tempi!!!!!!!

sabato 9 marzo 2013

Festa della donna ed altre Feste

Oggi 8 marzo festa della donna. Chi ha letto il blog negli anni trascorsi sa che io ho sempre celebrato questa giornata in maniera seria, per i suoi significati storici e sociali. In 34 anni l'ho festeggiata solo due volte con uscite serali, una da ragazzina accompagnando mia zia e le sue colleghe in un ristorante dove tutto era condito con i fiori, una sera invece con la mia compagna di banco del liceo  andammo a vedere al cinema El Topo di e con Alejandro Jodorowsky ... non so se mi spiego. 
Questo per dire che... di questa festa, come di tutte le altre esistenti nel ciclo dell'anno, non AMO il lato commerciale
 Certo non ho disdegnato l'omaggio del barista che oggi offriva un espresso a tutte le signore
... però ... però la mimosa la voglio!!! ... e non perché è l'8 marzo ed è tradizione, ma perché è il mio fiore preferito. Il mio consorte lo sa, sono una donna molto semplice non amo i gioielli o regali costosi, durante l'anno volendo ci si può dimenticare del mio compleanno ma la MIMOSA no, perché mi piace il suo profumo, la sua consistenza fresca al tatto, mi piace tuffare il mio naso nel mazzo e respirare, mi piace perché è effimera... come tutte le cose belle.


 Quindi ho apprezzato moltissimo il mazzetto che mi ha donato il mio collega e quello con l'orchidea del mio capo
 e sono in mistica contemplazione del mazzo che mi hanno donato i miei ometti di casa. Che tenerezza immensa quando oggi il mio cucciolo è venuto a prendermi al lavoro, mi è corso incontro con un mini rametto che gli aveva donato il fiorista per la sua fidanzatina, dicendo "Auguri.... mammina a casa ne abbiamo dell'altra... taaanta!!!!". 
Tuttavia proprio perché la amo, non approvo proprio per niente lo scempio che ne è stato fatto. E' stato un vero business per i venditori ambulanti che l'hanno sperperata senza pietà, mazzi per terra, sparpagliati, tirati... e ieri sera quante mimose sono state malamente torturate da costoro per procurarsene copiosi mazzi. Ecco questo non lo trovo proprio giusto...
 Ma "festa" è quando si avvicina l'ora di cena, il consorte è al lavoro e mi sento un po' triste, infreddolita e pigra, non ho nessuna voglia di mettermi ai fornelli ... e papà m'invita a mangiare tutti insieme un delizioso piatto caldo che ha sperimentato con amore
 Festa è raccogliere un ramo secco al parco, pitturarlo di bianco insieme, sporcandoci in maniera impietosa di pittura, iniziare ad allestire l'alberello di Pasqua e preparare e colorare nuove ovette con cui decorarlo
 Festa è rilassarsi in un abbraccio di coccole guardando Nemo

Festa è vedere il nonno che "colora" la nuova passione entomologica del cucciolotto


 Festa è aspettare la funicolare seduta su un gradino, coccolata da un tiepido sole, sfogliando il nuovo numero di una rivista e sgranocchiando golosamente le prime fave della stagione


 Festa è scorgere la Primavera tra le impalcature... sperare di poter presto usufruire dei nostri terrazzi, sperarlo tutti, grandi, piccoli, umani e felini


Festa è colorare fino a tarda sera le stampe con i suoi personaggi preferiti per creare i festoni per il giorno del suo compleanno.

Festa è preparare una torta, infornare il pane, organizzare la serata con la mia famiglia per festeggiare il compleanno del mio cuginetto.

Tutte Piccole cose Semplici... per Grandi Ricordi Preziosi

domenica 3 marzo 2013

SSsh arriva la Primavera (?)

Un post che racchiude un po' la settimana che si conclude... ormai mi esprimo per immagini, le foto a volte sanno essere più poetiche, meno patetiche e molto più eloquenti di mille parole 
Le ultime arance "bionde".
Si sa che via via che l'Inverno s'incammina verso la sua fine le arance (soprattutto le tarocco e le navel) diventano rosse, perdendo la loro asprezza e guadagnando in dolcezza, questo è il momento in cui smetto di acquistarle perché non mi piacciono più.
SNIFFAMENTO intenso di "piccioli" e grappolini di pomodorini con ritorno olfattivo immediato alla mia infanzia, ai filari di pomodori del nonno (poi dicono che non esistono i viaggi temporali)
Conversione dei suddetti pomodorini in idilliache bruschette a ccompagnate da insalatina di spinacini freschi a crudo, con formaggi e salumi..... e il PRIMO pane ottenuto dalla MIA pasta madre (e sono soddisfazioni). Pane per altro assaggiato caldo guardando "Habemus papam"... 

 I Bucaneve


Le Primule... non quelle di serra del fioraio (bellissime ugualmente) ma quelle vere prodotte dal Sig. Sua Naturissima il Sottobosco

Le Viole

Tutti piccoli segni della Natura che annunciano la Primavera

Le Margheritine marzoline, che in certi prati, da distante, sembrano quasi distese innevate, che profumano di aria pulita, da mettere tra i capelli dietro l'orecchio o da sacrificare ponendo loro una domanda non necessariamente d'amore...
I primi rami fioriti
Le foglie secche su cui invano ho cercato di scrivere e disegnare perché si sbriciolavano e con le quali si è divertito tanto il mio topolo.
Gli eleganti cigni, sia bianchi che neri, le rissose e chiassose oche

e uno sfortunato amico sofferente a cui abbiamo dato tutti i nostri craker,  in bricioline piccole, perché aveva il becco spezzato e non riusciva a muoversi bene, sperando che possa farcela a godersi ancora il tepore del sole della stagione nuova.
Alcune colonie di Pyrrhocoris apterus... dette i carabinieri
 
... e che io credevo erroneamente essere una specie di coccinella. Più che un carabiniere a guardarle così mi sembrano tante piccole mascherine tribali... i feticci della strega Karabà :)

Letture

 ... e io che sprofondo nell'erba e spio il mondo tra i suoi verdi fili: mio marito e mio figlio che giocano a palla, le oche che litigano, genitori  e nonni con piccoli cuccioli da accudire, gli insetti che popolano il prato, alcuni attori e un cast dietro gli alberi che girano all'infinito una scena... ho voglia di stare all'aperto, di un pic-nic, di mettere i piedi a bagno nell'acqua corrente di un fiume e sentirli leggeri, di un panino divorato nel silenzio di un bosco a saziare la fame di una sana scarpinata, voglio gridare "ciaooooo" sulla cima di un monte e aspettare la risposta di ECO, voglio che il mio bimbo  ami e viva tutto questo... è indispensabile che viva la NATURA perché impari a sentirsi libero, perché impari la VITA.