mercoledì 28 novembre 2012

La patologia dello spirito dell'Avvento del Natale

Considerando che ne stiamo passando di cotte e di crude... specie dal punto di vista della salute familiare e che dal punto di vista economico ci stiamo depauperando... considerando lo stress del lavoro e la drammatica situazione sociale (oggi ho dovuto attraversare tutta la città a piedi perché bloccata da legittime manifestazioni)... è ammirevole... (me lo dico da sola ok???) come NONOSTANTE TUTTO lo spirito del Natale... del Natale????.... no no.... lo spirito del'Avvento del Natale continui a sopravvivere in me. Pecco di superbia... ecchisenefrega... qui se non ci si elogia un po' da soli le gratificazioni mica piovono dal cielo... noo dal cielo piovono solo allerte idrologiche 
Ingredienti per futuri pandolci

venerdì 23 novembre 2012

Ma l'orso russa ancora

 Per il Venerdì del Libro consiglio "Ma l'orso russa ancora" di Karma Wilson con illustrazioni di Jane Chapman
 E' la storia di un simpatico orso che sta trascorrendo l'Inverno in letargo, fuori c'è freddo e la sua tana è riparata e ricca di cibo. Due requisiti che via via attirano numerosi animaletti del bosco a rifugiarvisi e perché no a bagordare...
In fondo il sonno dell'orso sembra essere pesante e profondo... finché... 
finché non si sveglia... Dapprima molto irritato per l'intrusione, decide poi di unirsi alla festa che si stava tenendo nella sua dimora

 Alla fine tutti gli amici del bosco si addormentano stremati... lasciando il povero orso insonne a vegliare su di loro :)
E' veramente una storia dolce e simpatica ... molto invernale. Purtroppo di recente l'ho cercata per donarla ad un'amica ma sembra non essere più reperibile se non nelle biblioteche.
A noi poi questo libretto è particolarmente caro, perché lo acquistammo durante la nostra prima vacanza in montagna da famigliola e quindi associamo ad esso tutta una serie di bellissimi ricordi ;)

domenica 18 novembre 2012

Eventi vari in alcuni freddi giorni d'Autunno

Uno dei piccoli riti che compio a Novembre ormai da moltissimi anni è l'acquisto del Barbanera... che poi conservo quasi tutto l'anno sul comodino come lettura quotidiana. Questa mia fissa è legata alla mia passione per gli almanacchi... I primi tempi lo prendevo in libreria, ora lo vendono in edicola accompagnato dal calendario e dall'oroscopo
 In occasione della Prima Edizione de "L'altra metà del libro" l'atrio di Palazzo Ducale è "addobbato" con le illustrazioni di Quentin Blake ispirate ai "Diritti del Lettore" di Pennac, ospite graditissimo dell'evento. Cos'è o chi è l'altra metà del libro???? IL LETTORE... infatti "Il libro ha bisogno del lettore per venire alla luce. Le parole sulla pagina restano dove sono, quelle lette invece mettono le ali". A questo festival tra l'altro hanno partecipato numerosi autori che amo particolarmente. Nell'atrio del Palazzo veniva anche trasmesso su MaxiSchermo "I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore" un bellissimo cartone animato che avevo visto tempo fa in rete creato dai Moonbot Studios in Louisiana e Vincitore del Premio Oscar 2012 come miglior cortometraggio animato dell'anno. Un lettore appassionato non può non commuoversi a vederlo.

Passeggiando per il Palazzo Ducale... come grandi promemoria sventolavano i manifesti della mostra di McCurry... che non voglio perdermi assolutamente e anzi credo che visionerò nel mio primo pomeriggio libero. Alcuni elementi archittettonici della scalinata sono tra l'altro stati coperti dai rigori invernali con deliziose copertine all'uncinetto... una sorta di Guerrilla Knitting ... per cui non ho potuto NON pensare alla mia amica Tzugumi.

Chiudo il post con queste Immagini che racchiudono la "Poesia della Settimana". Finalmente dopo quasi Undici anni di attesa posso dire di abitare in un Posto oltre che bellissimo anche comodo... Aspettarla per la prima volta con mia mamma per andare a lavorare e vederla finalmente sferragliare mi ha messo un magone tremendo... sono salita a bordo con le lacrime agli occhi. L'ultima volta l'avevo presa in un giorno di neve... ma già non arrivava quassù... quassù ci salì la penultima volta con il mio fidanzato che poi divenne mio marito inerpicandomi verso un sogno... la terzultima volta ero con la nonna ed eravamo a bordo per gioco... in una di quelle nostre strambe e complici escursioni cittadine in cui io potevo portarla ovunque, a lei bastava seguirmi. Quando comprai questa casa durante il "compromesso" Lei funzionava... dopo l'atto, quando finalmente avevo le chiavi in mano, la fecero fermare... e dieci anni sono trascorsi... dieci anni di sfacchinate e di corse... Per questo quella mattina con mia mamma eravamo felici e sorridenti come due bambine, per questo quando sono salita mi sono commossa. Per questo il pomeriggio appena rientrata dal lavoro con Pietro ci siamo precipitati a prenderla... e quanto mi fa senso dire ora "scendo un attimo con la funi". Eh si... perché ora abitiamo quasi in Paradiso e se prima era dura scendere ogni giorno in Terra ... oggi bastano 5 minuti !

domenica 11 novembre 2012

San Martino (post 2) e le zucche

Si suol dire "l'Estate di San Martino" per indicare il clima mite che dovrebbe caratterizzare questi giorni, dopo aver sperimentato i primi freddi. Di mite c'è stato ben poco... tuttavia, rispetto all'Allerta 2 di ieri, oggi è stata una Domenica abbastanza clemente e quindi siamo riusciti ad andare alla Festa della Zucca di cui ho accennato ieri... eccone alcuni scorci:
 C'erano prodotti tipici, zucche per tutti i gusti, piccole, grosse, strane, colorate... perfino sott'acqua insieme ai pesciolini rossi 
 Il tema della mostra di quest'anno era "andar per zucche lungo strade, crêuze e sentieri"... laddove per creuza s'intende la tipica stradina genovese di mattoni rossi delimitata spesso da pietre e da muri a secco... percorrerle ha sempre un qualcosa di poetico anche per il Ligure stesso che è abituato a salirle e scenderle quasi quotidianamente, non a caso De Andrè le ha anche dedicato una canzone
Questo tema ha dato ispirazione a molte composizioni davvero belle, esposte nella chiesa del paese dedicata proprio a San Martino ed è stato molto carino constatare quanto, oltre che con i fiori, un'altare possa essere adornato anche di frutta e zucche... vestendolo così di un'aria più paganeggiante ma non per questo meno religiosa anziii. 
Alla sagra abbiamo mangiato le frittelle di zucca calde e ci siamo sorseggiati del vin brulé... lì si può assaggiare di tutto a base di "cucurbita" ma noi di solito preferiamo "fuggire" prima dell'arrivo della folla e quindi abbiamo acquistato la famosa crostata e siamo tornati a casa dove ci siamo festeggiati San Martino al calduccio, con un bel pranzetto annaffiato di vino novello e una merenda consumata alla luce soffusa delle Nostre lanternine


sabato 10 novembre 2012

San Martino e i dilemmi dell'uva fragola


Quando ero piccola nei vecchi sussidiari si dava ancora particolarmente rilevanza alle Stagioni ed in particolare a San Martino, a questo momento magico, transitorio tra l'Autunno e l'Inverno. 
La maestra ci raccontava la leggenda del Santo che generoso donava il suo mantello e recitava la poesia di Carducci, una delle prime che s'imparava a memoria e di cui ancor oggi mi parte in automatico la declamazione osservando "la nebbia agli irti colli piovigginando" salire o scendere... 
San Martino nella cultura rurale è sempre stato un momento molto importante, si leggono, anche in rete, moltissime storie interessanti  legate a questo particolare giorno dell'anno, ma oltre alle sue varie valenze politiche, sociali e gestionali era da considerarsi un giorno di festa in cui si stappava il vino novello e lo si degustava magari con le caldarroste. 
 In campagna in occasione della festa dei Santi ho raccolto con mio suocero dell'uva fragola, lo scopo era addobbare la tavola e magari degustarne qualche chicco a fine pasto... che per me è rievocazione dell'infanzia con il palato. Quando sono andata via, credendo di farmi cosa gradita, i suoceri hanno raccolto tutti i grappoli rimanenti e me li hanno portati qui. Appena mi sono vista il cestino ricolmo mi è venuto un accidenti "e iooo con tutta quest'uva fragola che ci faccio???" Da lì è partita una ricerca in rete che mi ha fornito mille spunti. Ho optato per la marmellata ma ho anche fatto un errore e le mie "ricercuccie" mi hanno dato risposte ma lasciato in sospeso con varie domande. In breve... l''uva fragola (che sopporta meglio di altre "sorelle" il freddo) è una delle più antiche viti americane importate, per questo ed altri motivi è stata sempre "maltrattata" anche dalla legislatura italiana che, se non è arrivata proprio a proibirla, ne ha comunque vietato la vinificazione, la diffusione e talvolta ne ha imposto lo sradicamento. Insomma l'uva fragola si può coltivare solo per uso personale... Tra le accuse che ha collezionato c'è stata quella che non si poteva vinificare perché produce troppo metanolo rispetto all'uva "nostra" (e qui in rete ci sono duemila scuole di pensiero). Questo metanolo è alto... perché... TADAAAAA l'uva fragola è ricca di pectina... e le pectine fermentando si tramutano in metanolo. Risultato... pur non avendoci messo ne' mela, ne' pectina, ne' limone... pur avendola tolta dal fuoco ancora liquidosa (dopo una luuuunga cottura perché ignoravo la cosa) ... la mia marmellata si è un po' indurita, cosa che non mi ha proibito di usarla per la crostata :) La domanda che mi sorge ora spontanea è: se la pectina produce metanolo... come la mettiamo con il sidro di mele????????? 
 Questi giorni sono anche stati molto creativi... ci siamo divertiti con forbici, colla ecc ecc... costruendo il nostro "DISTRIBUTORE di BENZINA" per la macchina e la moto di Pietro, abbiamo iniziato a progettare e ideare il CALENDARIO dell'AVVENTO e le LANTERNE di San Martino
Io mi sono fatta due regalini per i miei prossimi esperimenti culinari... in cui spero prima o poi di rimettere in moto la Vecchia Imperia di famiglia. 
Nel mentre i personaggi preferiti del momento del cucciolo sono "Quelli che fanno OHHH" che non sono i Bambini di Povia ma gli Alieni di Toy Story. 
Domani speravamo tantissimo di recarmi alla "Mostra dalla A alla Zucca" , come ormai è nostra tradizione in questo periodo dell'anno, volevamo mangiare le frittelline di zucca, berci un po' di vin brulè, portarci via una crostata (ne ho parlato qui) e anche il loro famoso ricettario... e respirare l'Autunno. Purtroppo non so se sarà possibile, qui diluvia e c'è l'allerta... peccato.... sarebbe stato un bellissimo modo per festeggiare San Martino... Nel frattempo le nostre lanternine sono state ultimate e illuminano e riscaldano la nostra serata :)

lunedì 5 novembre 2012

Ricettine con la zucca: marmellata, crostata e barchette

Tra i frutti della terra di questa stagione uno dei miei prediletti è la zucca... anche se cucinarla è spesso una sfida. La zucca infatti richiede abbinamenti con un giusto dosaggio degli ingredienti, perché spesso a mio avviso può risultare un gusto che al palato è troppo stucchevole. E' stato il caso delle CIPOLLE ACCOGLIENTI che oltre ad essere ripiene di zucca lo sono di amaretti e mostarda ... e secondo  il mio consorte questo è veramente un eccesso. Talvolta poi ci sono le ricette fallimento... come i miei gnocchi alla zucca di tanti anni fa... che prima o poi dovrò riprovare a realizzare. Comunque in questi giorni Halloweeniani la Cucurbita è da anni la base delle mie ricettine. Il risotto con mille varianti è il mio cavallo di battaglia... ma tra i buoni propositi per Halloween 2013 sarà sostituirlo con dei ravioli di zucca
 Quest'autunno ho sperimentato tanti dolci, biscottini ecc. ma quella che mi è riuscita meglio è stata la Crostata. L'idea mi è venuta da alcuni avanzi di un pezzo di zucca gigante... spulciavo in rete alla ricerca di una ricetta che m'ispirasse e improvvisamente ho ricordato che i piatti più buoni a base di questo ingrediente li ho assaggiati a Murta... dunque frittelle, tortino e crostata... crostata realizzata appunto con marmellata di zucca. 
 La mia marmellata l'ho preparata mettendo per mezz'oretta la zucca a quadrotti in forno ventilato a 160°, nel frattempo ho sbucciato una mela a pezzetti e l'ho messa a macerare nel succo di un limone con una spruzzata di Amaretto di Saronno. Poi ho preso la zucca e le ho tolto la bucciona coriacea, l'ho mischiata alla mela e ho frullato tutto con il minipimer... Ho quindi trattato il composto così ottenuto come qualsiasi marmellata di questo mondo... ovvero viaaa ...a cuocere nel pentolone con lo zucchero (più o meno la metà del peso della polpa di zucca ricavata) e con l' aggiunta di una spolverata di zenzero... 
Tra l'altro questa confettura solidifica presto (merito di mela e limone addensanti naturali) e non necessita di una lunga cottura... Appena pronta l'ho versata bollente nei miei Bormioli QuattroStagioni precedentemente bolliti, ho chiusto i tappi, ho capolto i vasetti e li ho coperti con uno strofinaccio al calduccio vicini vicini, a testa in giù in un cestino... per una notte. Al mattino li ho rigirati e bloooooop.... voilà la magia del sottovuoto :))))

La frolla della crostata è stata preparata con la mia solita ricetta:
3 etti di farina
2 etti di burro
1 etto di zucchero
1 uovo
Mi ricordo che assaggiando la crostata di Murta... m'innamorai della loro frolla... ebbene anche degustando la mia mi è parsa ancor più buona del solito... si vede che la zucca fa "risaltare" proprio il sapore della frolla.
Questo invece è un antipastino davvero saporito che ho scopiazzato (foto sovrastante compresa) dal libro "LA ZUCCA" edito dalla Bibliotheca culinaria, basta tagliare la zucca a fettine sottili e adagiarvi sopra ad ognuna un'acciuga ( si possono lavare e spinare quelle sotto sale o usare direttamente quelle sott'olio). Si prepara una salsina con olio, sale e pepe, zucchero e aceto (io ho usato il balsamico) con il quale si cosparge il fondo di un tegame o di una pirofila su cui adagiare quindi le barchette ed infornare a 180° per 20 minuti (dipende dallo spessore delle fettine). Servire tiepide
... concludo con alcuni particolari culinari Autunnali che rallegrano la mia cucina... il cestino con le clementine, i vini novelli e la trecciona di "sioule" rosse :)

sabato 3 novembre 2012

Halloween e Santi

E dopo i preparativi di cui avevo parlato qui è arrivato il Nostro Halloween, abbiamo preparato i biscottini con le formine nuove, dei dolcetti di zucca buoni (soprattutto se ancora caldi) per merenda, invece per cena il risotto, sempre con Cucurbita, speck, porcini e taleggio e un antipastino delizioso e dal gusto nuovo scovato nei miei librini di ricette tematici. Abbiamo abbrustolito casa facendo le caldarroste nella padella bucata e intarsiato le zucche... che dapprima hanno illuminato la nostra cenetta e poi la serata.

 Il giorno dei Santi come da tradizione è trascorso in campagna (se 1000 mt si può dire campagna), nello spettacolo artistico della Natura che gioca con i colori caldi, con i rossi, gli arancio e i gialli,  ossimoro e burla rispetto alla rigidità del clima. La giornata sembrava promettere bene dal punto di vista climatico inizialmente ... ma poi il sole ha giocato a nascondino dietro alle nuvole e così siamo rimasti reclusi in casa coccolati dal tepore del cammino ma rattristati dal non poter passeggiare nell'Autunno, ammirare da vicino le cascatelle d'Acqua e respirare l'aria buona che proveniva dalle cime innevate. 
 In casa al calduccio il mio umore e quello del Cucciolo erano in sintonia, passavamo da momenti di divertimento nello stare in compagnia a momenti di desiderio di Silenzio e Tranquillità. Il mio bimbo mi chiedeva "mamma un po' di musichina" come quando vuole fare la nanna ma non ci riesce...e quello era il pretesto per starcene noi due da soli a disegnare, leggere e giocare tranquilli lontani dallo stonato vociare dei Grandi :)