martedì 1 febbraio 2011

Neve (2) bianca sembra latte di nuvola ... e alberi

 Domenica mattina questo è lo spettacolo che ci circondava!!! Non che fosse una sorpresa per me che la sera avevo monitorato costantemente la situazione con apprensione attendendo il maritino che all'una di notte rientrava dal lavoro... forzatamente a piedi... ma per Pietro, per lui si che è stata una sorpresa!!!....
 Di chi sarà quella manina impressa nella neve sul tavolino???
 La giornata alla fine è stata inevitabilmente casalinga, ho cucinato un buon sugo di funghi con cui abbiamo condito i ravioli e ci siamo addolciti con la crostata che avevo preparato il giorno prima. Anche Pietro finalmente si è gustato la sua pastina al sughetto senza scandalizzarsi troppo per la "solidità" della pappa proposta.
 Ad un certo punto, a piedi, dai monti... sono arrivati anche i nonni Giò e Beppe e insieme abbiamo condiviso un buon té.
 Al mattino presto, quando la neve era ancora abbondante, soffice e fresca siamo scesi di sotto, in quello che diverrà il terrazzo dei nonni e abbiamo giocato un po', imbaccuccati alla veloce, con il pigiamone, cappello, scarpine... e se la prima volta (vedi post ) c'eravamo limitati a toccarla Domenica ci abbiamo camminato sopra!!!
 Quando Pietro ha schiacciato il suo pisolino o era impegnato a giocare con i Duplo insieme al suo papi io mi sono abbandonata alla lettura. Sto divorando "Il giardino dei segreti" di Kate Morton. Ero moooolto scettica su questo romanzo che mi sembrava suggerire una serie di "già letto"... e invece mi ha catturata e anzi mi sta accadendo che mentre sono immersa nelle sue righe mi ritrovo proiettata nel racconto, lo vivo, ne percepisco la trama attraverso i sensi... tanto che quando torno alla realtà mi devo stiracchiare, come se mi destassi da un sogno. Un buon libro dovrebbe sempre riuscire in questo intento, non nego che mi è accaduto per altri romanzi, ma solo uno mi catturò così e fu "Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett. Mi ricordo che lo lessi nella mia infanzia, forse fu uno dei miei primi libri in edizione integrale e trascorsi un intero fine settimana prigioniera di quella storia: quando tornavo alla mia vita per mangiare o i bisogni di prima necessità non vedevo l'ora di rituffarmi tra le pagine, come quando si sta facendo un bel sogno e si cerca di riaddormentarsi subito per poterlo continuare. Credevo che quelle emozioni fossero dettate dalla magia dell'infanzia, dalla scoperta della lettura... e invece ora le sto riprovando, ieri ho rischiato di non riuscire a scendere dal treno perchè il mio spirito era a Blackhurst Manor. Non so forse sono i giardini segreti o i segreti di famiglia ad attirarmi... certo è che il libro mi ha spinto a riflettere molto sulla vita. Ho pensato tanto tantissimo a mia nonna. A quanto mi piacerebbe aver avuto degli avi che mi lasciassero un bel diario... si un diario! Credo che basterebbe trovare un qualsiasi scritto di un proprio nonno o bisnonno per scoprirne un segreto, qualcosa di misterioso o di curioso. Perchè penso che la vita di ognuno di noi, presa postuma, nella sua interezza, negli amori, nei dolori, nei sentimenti più intimi, nei desideri, nei fatti quotidiani, nelle manie, nei riti, nelle esperienze sia alla fine un' avventura degna di essere narrata e conosciuta. Così ora da un po' di giorni sto cercando nell'armadio l'albero genealogico che avevo scritto intervistando i nonni, cercherò di stilarne uno dettagliato anche dalla parte del maritozzo, li unirò.... e anche Pietro avrà la sua storia!... 

5 commenti:

  1. sono bellissime le tue foto!!
    per quanto abbia sempre apprezzato la bellezza della neve, adesso che questo posto lo conosco solo "in bianco" comincio a desiderare che si squagli perchè tutti i posti sembrano così uguali sotto quella coperta...
    è molto bella la riflessione che fai sui ricordi degli avi. anche a me piacciono molto le storie biografiche, soprattutto se riguardano le mie radici.

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  2. Ma che bella idea che hai avuto!! A Pietro piacerà sicuramente, le sue radici..!
    Per quanto riguarda il libro, anche a me aveva fatto lo stesso effetto e idem per Il giardino segreto ;)

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  3. Mi hai incuriosito tantissimo, non conosco quel libro... devo leggerlo!!

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  4. Bello quello che dici sui diari...
    Dall'età di 12 anni tengo un diario, non giornaliero. Ci scrivo quando sento di avere bisogno di dire qualcosa... Per il momento sono 30 anni di esperienze, impressioni, innamoramenti, delusioni, gioie. Dico sempre che farà parte dell'eredità che lascerò a mia figlia.
    Forse un modo per cercare uno spicchio di eternità? O forse il bisogno di dare qualcosa di se di veramente intimo? Non lo so, ma è bellissimo pensare che un giorno mia figlia avrà la mia vita fra le mani.
    Un bacio
    Francesca

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  5. Viva la mammità sostenibile che stai portando avanti con iniziative di questo tipo, e viva la neve. Invidio un po' il gggiovane Pietro che fa quest'esperienza che a me non è capitata (sì lo so che dopo un po' la neve è una rottura ecc. ecc.)

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