giovedì 25 marzo 2010

DUE SETTIMANE

Il mio cucciolo oggi compie due settimane e io festeggio rimirandolo in silenzio, tutta orgogliosa. Se penso che meno di quindici giorni fa era ancora dentro la mia panza che mi faceva impazzire con i suoi calci.... ah ma ora ho capito perchè... ha dei piedoni lunghissimi e una forza colossale!!!
Per ora non mi posso lamentare è veramente buono. Mangia voracemente il mio latte, dorme di filato la notte (in media da mezzanotte e mezza alle sei e mezzo del mattino più o meno), è coccolone... insomma..... ho patito per generarlo ma come mamma sembrerei proprio essere una cul.... ehm fortunata!!!!
In molte cose mi sorprende perchè è anche un bimbo "precoce". Avevo letto che nel primo mese non si può pretendere molto da un neonato, perchè effettivamente per lui è già un enorme stimolo e fatica il solo abituarsi dall'ambiente ovattato, silenzioso e ombroso dell'utero materno al caos che invece regna fuori. Avevo letto che, almeno nel primo mese, il neonato è immobile e non si sposta, cosa che dovrebbe anche essere tranquillizzante per una mamma inesperta.... Gioppy invece grazie alla sua mole superiore ai 4 kg e alla sua forza si sposta tranquillamente. Nella culla lo lascio in un modo e lo trovo girato, sul fasciatatoio bisogna tenerlo saldamente perchè a volte si da dei colpi di reni tali da prendere il volo!!! Con estremo stupore, anche se non mi fido del tutto, tiene il collo perfettamente dritto e se a pancia in giù lo solleva in su.  
La vita ormai è tutta in sua funzione, tramutata da donna in "mucca", pascolo e rumino solo in funzione dei suoi sogni. Ogni cosa infatti viene rimandata al momento dei suoi sonnellini, così ecco che appena il piccolo crolla, corro a lavare il bucato, a farmi la doccia, a mettere su l'acqua, passo il folletto e accendo la lavatrice ... per fortuna posso anche contare sull'aiuto di un marito che sa sostituirsi benissimo a me, sia in qualità di mammo che di casalingo.
Per ora i miei ormoni non hanno ancora sconvolto il mio umore (per ora), anzi tranne momenti di particolare stanchezza sono davvero tranquilla e felice. Nel post precedente parlavo dell'istinto, di come ho avuto la fortuna che si mettesse in moto e mi guidasse senza incertezze ... ecco mi rendo conto che è anche questa "non paura", questa tranquillità, che rende sereno Pietro. E' verissimo infatti che i bimbi sono spugne, assorbono lo stato d'animo materno e paterno quindi se ci si agita o ci s'innervosisce anche loro si agitano e s'innervosiscono e così si scatena un circolo vizioso che io non ho nessuna intenzione di innescare!!!!
Domani mi aspetta la visita dal dottore che spero sia portatrice di buone notizie, ho fameeee e spero di porre fine alla tortura dei brodini e fagocitarmi presto una bella pizza, sempre domani conosceremo il pediatra che ci hanno consigliato per Pietro, speriamo sia quello giusto!!!

sabato 20 marzo 2010

Istinto materno

Pietro è nato l'11 marzo alle 4,10 del mattino, di solito quella era l'ora in cui, alla fine della gravidanza, riuscivo finalmente a prendere sonno!!! Evito di descrivere il mio parto, ho patito e sudato dalle 6,30 del 10 marzo, l'impresa non è stata semplice, ne' indolore, ne' soprattutto priva di conseguenze!!! Però, non è gonfia retorica sulla maternità ma verità : "ci si dimentica tutto"... o meglio non credo si possa davvero rimuovere tutto, soprattutto quell'angosciosa paura di non farcela, ma dinnanzi al piccolo miracolo che ci si ritrova tra le braccia ogni cosa passa in secondo piano, non importa quanti punti hai collezionato e la loro gravità o se per giorni devi stare a digiuno nutrita da una pappetta via flebo!!! Quello che conta è lui, questo piccolo essere che ho voluto, creato e che dipende interamente da me, a cui sento di dovere tutto.
... ed è così che mi sono stupita. Io che non ho mai giocato con le bambole (se non a medico o a maestra), io che fino all'anno scorso ero spaventata, quasi disgustata dalla maternità, mi sono ritrovata mamma e l'istinto mi ha saputo guidare immediatamente in questo compito, senza paure ed esitazioni. Non mi voglio elogiare, forse sono solo stata fortunata, sinceramente mi è venuta anche molto incontro la politica dell'ospedale del "rooming in" ovvero della possibilità di tenersi sempre il cucciolo in camera, (escluso nell'orario di visita dei parenti). Ho letto di tante mamme in questi mesi che invece sono state ostacolate in questo primo contatto con il loro piccolo e io che volevo sempre averlo accanto non so come avrei potuto fare. Nonostante le mie condizioni di salute per niente ottimali (sono diventata un caso da manuale ah ah) ho sempre tenuto Pietro con me, anche di notte, quando molte mamme mandavano i loro cuccioli al nido per riposarsi e recuperare le forze. Una notte un'infermiera ha guardato il mio bimbo e gli ha sussurrato "sei fortunato hai una brava mamma, è la peggio conciata qui eppure è l'unica che non si fa problemi a tenerti sempre" ... queste parole per me sono state il più bell'elogio che abbia ricevuto nella mia vita e mi auguro con tutto, tuttissimo il mio cuore di esserne sempre all'altezza!!!
Inutile dire che in tutta questa impresa io ho un prezioso alleato: mio marito! Mi ha assistita sempre, durante il travaglio, nel parto senza di lui non ce l'avrei mai fatta... e ora si sta rivelando un padre meraviglioso, anche lui si muove con sicurezza, tratta suo figlio con un'amore infinito e se lo cura praticamente ed attivamente ed anche in casa è un valevole aiuto. Sono davvero fortunata!!!
Ora Pietro è qui vicino a me, se la dorme beato, è un bel bambinone, è nato che pesava 3920 gr ed adesso ha abbondantemente superato i quattro, ciuccia con tenacia, ha due occhioni grandi che sono già spalancati e curiosi, sta già dritto con il collo (cosa che mi stupisce moltissimo). Per ora è bravissimo, piange solo per esprimere un disagio e di notte dorme... incrocio le dita che prosegua per questa via. Le cucciole di casa sono un po' spaventate, devo stare attenta a Ghea, coccolarla... io e lei siamo simbiotiche e ora non vorrei che s'ingelosisca o soffra.
Questo è quanto... prossimamente nuovi aggiornamenti in questo blog, che via via sta diventando sempre di più "il diario di una mamma"!!!!

mercoledì 3 marzo 2010

Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!


Questo post probabilmente lo capirò solo io che lo scrivo... forse dovevo comporlo su un diario intimo e cartaceo, ma alla fine è qui che ho raccolto le mie emozioni recenti e voglio includervi anche questa.

Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!
Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!.......

(È la morte, È la morte! È la vita, è la vita!
È la morte, È la morte! È la vita, è la vita! )


...A hupane, a hupane
A hupane, kaupane whiti te ra!

Hi!
(Ancora uno scalino, ancora uno scalino, un altro

fino in alto, IL SOLE SPLENDE! )

E' la Haka, danza e ritornello, dal tono aggressivo, che recitano gli All Blacks prima di una partita, rievocando un'antica usanza Maori... serve a caricarsi, a spaventare il nemico MA (come dice wikipedia) “può voler anche essere una manifestazione di gioia, di dolore, una via di espressione libera che lascia a chi la esegue momenti di libertà nei movimenti.”
In questo momento, questa danza per me equivale ad un abbraccio stretto stretto, ludico e sorridente,  SERENO e doloroso, quello di una nonna e di una nipotina che ballano in un corridoio buio... per imparare a non avere paura, il silenzio è rotto da una filastrocca ritmata da risate argentine e spensierate
“Pesto au sa
pestu au peivie
gira la zeneixe”
...Ka mate, Ka mate! Ka ora, Ka ora!