martedì 8 dicembre 2009

Di scatoloni, riti, dee madri ed antenati


Il mio professore di greco del liceo adorava la Dea Potnia, impazziva per un costosissimo libro che la riguardava, un tomone gigante e lussuoso che sfogliava abitualmente da Feltrinelli ma che non acquistava a causa di un prezzo assai proibitivo! Se il mitico prof. Augusto oggi mi vedesse, credo che si farebbe una bella risata... quasi convinto di ritrovarsi dinnanzi la reincarnazione di una di queste "meravigliose" (si fa per dire) Dee Madri Primitive!!!
Mi ricordo che tempo fa anche sul blog della scrittrice Licia Troisi, lessi questa analogia... che credo che sorga spontanea a qualsiasi donna in dolce attesa. Eppure a volte ci si dimentica di questo mutamento fisiologico e appena ci si scorge in uno specchio s'impazzisce per un momento non riconoscendoci, a volte si ha perfettamente la sensazione della balena spiaggiata in agonia, a volte questa panza invece è quanto di più bello ci sia da portare con orgoglio. Tutto cambia in sua funzione... postura, abitudini, modo di vestire, modo di dormireee!!!
Dotata di questa panzotta quest'anno mi sono ugualmente ingegnata ad addobbare casa per il natale, nonostante casa sia ancora abbastanza nel caos.... Come di consueto ritrovare i miei ninnoli natalizi: palline, gingilli e decori è stato un piacere. Ogni anno sbucano fuori dai loro scatoloni sempre uguali eppure ogni anno sembrano diversi e ognuno scatena ricordi e sprigiona affettività. Aprire lo scatolone però quest'anno mi ha commossa... mi sono ricordata infatti perfettamente i pensieri che feci l'anno scorso quando lo chiusi.  Mentre imballavo il tutto, calcolavo gli anni in cui ormai vivevo in questa casa con il consorte (dal 2002) e la gioia, quasi infantile, che durante i primi natali avevo nell'addobbare ogni singolo angolo, nell'acquistare un albero sempre più bello, nell'invitare tutti ad ammirare le mie decorazioni, nel rendere la mia casetta più calda possibile! L'anno scorso non sono venuta meno a tutto ciò (non mi sono sottratta nemmeno all'allestimento del presepe che in molti hanno denominato ormai dell'Abbazia per le sue dimensioni esagerate) ... eppure mancava qualcosa... mi sembrava che dopo tanti anni che ripetevo i miei riti MI mancasse qualcosa... e non era un ingrediente secondario. Tuttavia NON volevo ammetterlo, perchè il solo pensiero mi faceva paura ... Quest'anno riaprendo gli scatoloni... come da un anomalo vaso di Pandora... sono usciti anche tutti quei pensieri tormentati... però non mi hanno più colpita, mi sono commossa e ho sorriso ... cosa mi mancava, cosa non volevo ammettere di desiderare... quest'anno ce l'ho e trovare il coraggio di buttarmi nell'impresa è un bellissimo regalo che mi sono fatta! Quest'anno chiuderò quelle scatole piena di aspettativa... se tutto va come deve andare, un altr'anno io, il marito e le micie avremo un piccolo aiutante curioso che gattonerà tra le meraviglie del Natale!!!

(Oggi è l'Immacolata, il presepe purtroppo non l'ho fatto quindi stasera non potrò seguire un importante MIO RITO personale, però TI penserò ugualmente, come ho fatto per tutto il giorno, come faccio tutte le sere quando chiudo la lampada e ti saluto sulla foto del comodino, come sempre...  gli anni passano e il dolore via via si cura con la dolcezza dei ricordi. Un altr'anno però il RITO riprenderà, diventerà magari più gioioso perchè racconterò di te al tuo pronipote e non ci deve essere dolore nelle parole,  ormai sei un vero Antenato, un Figura Mitica! Un baciotto Nonno ovunque sei, ovunque non-sei, chiunque sarai......)

9 commenti:

  1. Anch'io ho una foto sul comodino da salutare quando viene sera ed è l'ora di andare a nanna...

    Vedo che anche sotto al tuo albero ci sono già dei bei pacchettini!
    Un abbraccio :)

    RispondiElimina
  2. Eh eh, chissà il prossimo anno a quest'ora! Il Natale e i suoi riti, con i bimbi in casa è bellissimo, anzi è il vero Natale :-) Il saluto al nonno mi ha commossa, e mi è venuto questo pensiero: proprio oggi ho passato il pomeriggio a sfogliare i vecchi album di fotografie presi dalla casa di mia nonna, che ci ha lasciato un mese fa: alcune fotografie erano vecchissime, risalivano a fine '800! E osservando tutti questi antenati, da allora fino a oggi, mi ha colpito tantissimo riconoscere le somiglianze tra antenati che non ho mai conosciuto e i miei cuginetti o io stessa bambini... è stata un'emozione grandissima e sono certa che anche nel piccolo Pietro troverai qualcosa di tuo nonno, anche solo un'espressione fugace talvolta... :-)

    RispondiElimina
  3. Mi sono commossa nel leggere le parole finali del tuo post. Ma leggo e passo in silenzio.
    Quanto al resto, è davvero una gioia, sì, ritrovare gli scatoloni pieni di ninnoli, palline, statuine e decorazioni varie. E ogni anno è anche più bello quando si va in giro e si compra qualcosa in più, che farà parte per sempre di questi momenti speciali.

    RispondiElimina
  4. E' vero:
    ovunque sei, ovunque non-sei, chiunque sarai......
    Fa commuovere, ma e' molto dolce, e rassicurante.:o)

    RispondiElimina
  5. Che bella questa cosa che scrivi, sul pensiero che avevi fatto l'anno scorso. Un anno dopo, eccoti qua, così uguale e così diversa. Forse era un messaggio del tuo inconscio. Probabilmente da qualche parte là dentro si è accesa come una lampadina, è giunto il momento, esistenzialmente parlano, per diventare mamma!
    Commoventi e dolcissime le tue parole sul nonno... :)

    RispondiElimina
  6. Mi sono ritrova nelle cose che hai scritto,tutto bello molto commovente e magico nello stesso tempo
    capita a tutti quando si apre lo scatolone degli addobbi natalizi,si apre una scatola piena di sorprese e di ricordi,per te questo sarà un Natale
    da ricordare,porti dentro di te Pietro,che è un
    meraviglioso regalo,auguri di cuore Francesca.!!!!

    RispondiElimina
  7. Hai fatto proprio un bellissimo albero e quanti regali ci sono posizionati sotto!!Questo sarà un Natale speciale per te perchè stai per diventare mamma e sai che qualcosa di meraviglioso sta per accadere. Il prossimo anno poi, sarà ancora più magico! Per quanto riguarda il nonno, anche se non sei riuscita a fare il tuo solito rito, sono sicura che lui ti starà guardando e sorridendo perchè ti vede tanto felice! Un abbraccio Meg

    RispondiElimina
  8. Questi ingombranti scatoloni, viaggiano da anni dal mio box, alla tua casina. Non immaginavo che fossero così carichi di sentimenti nobili.
    Il nonno Franco è stato il nostro "sciamano" e sono sicura che saprai raccontare a Pietro tutte le bellissime ed intense esperienze che abbiamo vissuto con lui.
    Un bacio

    RispondiElimina
  9. Sai, mamma in questi giorni mi parlava proprio di questo, di quanto sia speciale aspettare il Natale in una casa in cui sta per arrivare un bambino...in effetti il tuo Pietro è un piccolo Gesù Bambino che rinnova la magia di quella nascita :)

    RispondiElimina