venerdì 27 giugno 2008

L'undicesima ora

Avevo sentito spesso parlare del documentario "l'undicesima ora" e varie volte mi ero messa d'impegno per cercarlo e visionarlo... ma la cosa poi era finita lì. Recentemente Taty me lo ha ricordato, così l'ho visto e mi si è accaponata la pelle. Il succo non è nulla di nuovo "il disastro ecologico è globale e il nostro pianeta sta collassando e la colpa è esclusivamente NOSTRA". Eppure questo filmato è montato davvero bene e nelle parole delle persone, soprattutto scienziati, intervistate vi sono delle splendide perle di saggezza, dei consigli e delle speranze all'attuazione del Cambiamento. Vedendo certe scene, abbinate a certe immagini, con alcune parole e musiche come colonna sonora, ho pianto per la NOSTRA Terra. In questo filmato sono riassunte tutte le mie preoccupazioni, le mie speranze, la mia filosofia di vita, il mio credo.
Consiglierei di sottoporre le nuove generazioni ad un'abbondante cura Ludovico (chi ha visto Arancia Meccanica sa di cosa parlo) basata sulla proiezione di questo documentario, e poi mi piacerebbe anche sottoporre a qualcosa di simile politici e vecchie generazioni... tanto per farle un po' annegare nel rimorso!!! A chi invece è cosciente della situazione ne consiglio comunque la visione per fare il punto della situazione e per raggiungere una maggiore consapevolezza... che anche a detta del filmato stesso può essere la chiave di tutto!!!
Ma ci costa così tanto cambiare??? La colpa è soprattutto dei Governi e delle Multinazionali ma siamo noi gli ultimi anelli della catena a cui spetta decidere e decidendo cambiare. Ci costa così tanto reciclare, comprare solo prodotti ecologici, biodegradabili, non sperimentati? Ci costa così tanto spegnere una lampadina di troppo? E' così vitale non rinunciare al condizionatore? E' così assurdo preferire una passeggiata ad una coda in automobile? E' così impossibile Amare la Natura e smetterla di pensare che sia al nostro servizio optando invece per la consapevolezza di essere parte integrante di essa?
Non direi, io faccio tutto questo e sono serenissima e felice... anzi vorrei sempre fare di più e mi sento in colpa perchè SO che si può fare di più... e se quel qualcosina di più lo facessimo tutti.... sarebbe tantissimo... sarebbe una Rivoluzione.
Se questa Rivoluzione di pensiero, di consumi consapevoli, di energie pulite, di reciclaggio, di risparmio e di AMORE non si verificherà... ci sarà il collasso TOTALE. Sinceramente però sono comunque ottimista... perchè anch'io credo che tutto andrà avanti senza di noi, piano piano la Natura si rigenererà... mi dispiace solo per le specie che si estingueranno con Noi... ma quelle che sopravviveranno vivranno in un mondo migliore senza quel parassita Ignorante, Egoista ed Avido che è l'Uomo, che di tanta intelligenza si vantava ma che non seppe neppure comprendere come evitare la sua Autodistruzione!!!

mercoledì 25 giugno 2008

Il mio angolo di Paradiso

C'è un luogo in provincia di Genova che per me equivale al Paradiso... non c'entra nulla con il mare blu e nemmeno con la mia bella città dai tetti d'ardesia. Questo luogo è situato nell'entroterra dalla parti di Creto e Montoggio e trattasi della Val Noci.
In questa verdeggiante valle brilla un lago artificiale che insieme al Brugneto e al Gorzente alimenta gli acquedotti cittadini. La diga fu costruita tra il 1924 e il 1930 e ben 7 lavoratori vi persero la vita, quasi tutti di origine bergamasca. Il lago è alimentato dal torrente Noci e da una miriade di ruscelletti, è abitato da carpe, tinche, cavedani, barbi, persici e trote e anche da tartarughe Trachemys originarie del Missisipi (abbandonate qui da qualche furbetto che voleva liberarsi dell'acquario casalingo). A corolla del lago s'innalzano monti maestosi e verdeggianti quali il Monte Bano (1035).
Mettendo a fuoco la vista, tra la verzura di castagni centenari, si scorgono casette ormai abbandonate come Brugosecco, case di Veixi, Case di Teitin (ne parlai già qui) piccoli borghi di cui resta ormai ben poco, emblemi di un passato ligure rurale ben diverso da quello attuale.  Noci invece è oggi ripopolato e testimonianza storica: durante le lotte partigiane dell'ultima guerra fu teatro di numerose rappresaglie nazifasciste.
Sabato, dopo il lavoro ho voluto recarmi in gita qui per temprarmi l'animo. Abbiamo consumato un pic nic con il consorte lungo le sponde del lago, i piedi a bagno, il sole caldo e come unica colonna sonora il frusciare delle foglie al vento e lo sciabordio dell'acqua increspata dalla brezza. Le rondini sfrecciavano rapide facendo letteralmente il pelo sia all'acqua che alla diga. L'unica presenza umana era un paziente pescatore che si abbrustoliva al sole dall'altro lato della sponda e che sembrava deriso dalla moltitudine di pesci che qua e là guizzavano fuori dalla superficie dell'acqua per poi rimmergersersi repentinamente. Abbiamo poi percorso il sentiero che costeggia il lago, immersi in un'ombra davvero rigenerante. Nel bosco abbiamo anche verificato l'eventuale presenza di funghi...  ma purtroppo ha piovuto davvero troppo e i monti sono stati letteralmente lavati... stava spuntando qualche muffetta ma dubito che con questo caldo possa prender forma.
La luce pomeridiana filtrata dagli alberi dava al bosco un'aria davvero magica e surreale... ma questo luogo è sempre tale anche arrivando al mattino presto quando il vapore e l'umidità salgono dal lago formando nebbie dense e misteriose!!! Non posso non ammetterlo io nei boschi e nei monti della Val Noci mi sento a casa... sarà forse il retaggio di qualche vita passata???

venerdì 20 giugno 2008

I Misteri della Natura

Finalmente da due giorni splende il sole... dico finalmente perchè è naturale che sia così, in realtà personalmente rimpiango già il clima uggioso e il frescolino dei giorni passati... per la serie "non mi va mai bene niente!"

Ma a dimostrazione delle pazzie climatiche dei giorni scorsi ... ecco cosa ho trovato nel mio vaso di geranei:




FUNGHIIIIIII.... Il tempo umido e le piogge hanno fatto crescere questi gioiellini dalla terra. I miracoli della natura!!! Il tutto sarà stato agevolato dal fatto che forse nel vaso ho piantato anche delle castagne... quindi dico io... almeno poteva spuntarmi un bel PORCINO???

martedì 17 giugno 2008

Basta eh!!! Fino a qualche giorno fa mi dicevo... "vedi non è vero che non esistono più le mezze stagioni, questa primavera è pazzerella come lo è l'autunno, si gira con il giacchettino come è giusto che sia!!!"
Un corno!!! Adesso si esagera!!! Nel giro di pochi giorni ho assistito a curiosi e spaventosi fenomeni metereologici.
- Alla fine della scorsa settimana, mentre tornavo a casa, pioveva sotto un sole torrido, il mio paesello era tutto un luccichio di gocce illuminate e splendenti e l'acqua che cadeva sull'asfalto evaporava immediamente alzando una strana nebbia. Sembrava di essere a Avalon, o comunque dentro un paesaggio fantasy.
- Sabato invece abbiamo goduto di un cielo cobalto, spazzato da venti che si davano i turni in merito alla provenienza, l'aria era limpida e trasparente e anche in lontananza si scorgevano i particolari, i piccoli dettagli paesaggistici... Le persone erano tutte allegre e inebriate dall'enorme quantità di ossigeno che respiravan nell'aere frizzantino... Sembrava di essere in montagna.
- Domenica, al largo del mare genuense, si sono formate delle trombe d'aria marine, spettacolo mozzafiato di acqua rialzata nel cielo, in vortici scuri e schiumosi.
- Stanotte invece è venuto un vero nubifragio, tuoni, lampi, acqua a secchiate, vento possente. Stamane il mare a est e a ovest appariva chiazzato di marrone a causa dell'enorme quantità di fango riversata in esso dai torrenti Bisagno e Polcevera. Si sono verificati ingenti danni, quali frane e allagamenti. Tra gli ultimi rientra anche il mio ufficio... il contatore dell'Enel è saltato e così la giornata lavorativa si è rivelata decisamente avventurosa ed estenuante, con mille disagi e imprevisti.
Concludendo ... Sabato è il 21 Giugno e inizia l'Estate... ci sta benissimo un clima più freschetto ma io non conservo memoria di una simile annata. Ogni giorno esco con giacchino e ombrello... a giugnoooo!!! Non ho ancora mangiato sul terrazzo, non ho indossato canotte, porto ancora le calzette, ho il piumone nel letto, la mia pelle è color del latte. 
Ah dimenticavo a sentire i miei amici fungaioli andando per boschi si può fare incetta di porcini e galletti!!!!

*** Piccolo aggiornamento: questa era la situazione oggi intorno alle 19.30, purtroppo le foto non rendono, ma dal vivo faceva quasi paura:

burrasca 4

burrasca 3
burrasca 2
burrasca

giovedì 12 giugno 2008

Tecniche di rilassamento

Tempo fa, quando i mille pensieri che mi attanagliavano mi portarono a soffrire di non lievi disturbi psicosomatici, giunsi alla conclusione che se avessi continuato in quella direzione mi sarei totalmente annientata. Mi furono di grande aiuto alcune goccine di valeriana e la pratica del training autogeno ...
La maggior parte delle tecniche di rilassamento consigliano di attuare una sorta di meditazione che a voler bene analizzare è "assenza di pensieri"... insomma per rilassarsi è necessario liberare la mente! Tempo fa discutevo con un'amica della difficoltà del mettere in pratica questo importante esercizio, in quanto "non pensare a niente" è quasi praticamente impossibile. Questa ragazza, molto efferata in materia, mi ha risposto che il segreto stà nel concentrarsi in qualcosa di leggero e piacevole, "non c'è niente di più rilassante per esempio che pulire una pianta dalle foglie secche". Lì per lì non diedi molta importanza a questa sua affermazione, ma ultimamente non posso che darne conferma. Oggi per esempio, rientrata dal lavoro, mi sono precipitata sul terrazzo a fare un po' di giardinaggio e mentre potavo, tagliavo, rinvasavo, fertilizzavo la mia mente era completamente sgombra da pensieri negativi, ero concentrata nella mia attività e da essa traevo un piacevole benessere e pace. Questo avviene anche quando cucino o pulisco il mio acquario!!! E' importantissimo crearsi dei piccoli hobby, non impegnativi e dedicarvicisi con spensieratezza.....

Salutare è anche prendersi degli spazi per la propria persona, per la cura del proprio corpo. Purtroppo io per prima ricorro il più delle volte a docce lampo... in realtà bisognerebbe curarsi un po' di più. Fin da piccola mi sono sempre imposta di ritualizzare certi gesti, come potrebbe essere banalmente una pulizia del viso o un pediluvio. Quando questo accade ci si sente sempre infinitamente più leggeri!!!! Moltissimi popoli ritengono sacre le abluzioni corporee e gli stessi animali (che reputo ormai molto più intelligenti degli umani) ricorrono a pratiche di rilassamento legate alla propria pulizia, basti pensare ad un gatto che si lecca prima del pisolino o agli scimpanzè che si speluccano il vello!!!
A proposito di gioie derivanti dalla pulizia corporea non so quanti di voi ricorderanno lo shampoo Campus  ,io da piccola lo adoravo e rientra anche nei miei ricordi olfattivi più piacevoli ... ebbene ecco una bella notizia per coloro che amavano il Campus quanto la sottoscritta, Bottega Verde ha creato --> questo <-- fantastico prodotto!!! .... Insomma come cantava Gaber:

"Una brutta giornata ,

chiuso in casa a pensare,
una vita sprecata,
non c'è niente da fare,
non c'è via di scampo,
quasi quasi mi faccio uno shampoo"

sabato 7 giugno 2008

Icaro

Non sono una sportiva, temo i pericoli ... eppure ho amato davvero tanto quest'uomo perchè SAPEVA FARMI SOGNARE:


giovedì 5 giugno 2008

Tutta colpa della scuola

In questi giorni sto piano piano rientrando nell'ottica dello studio. Inizialmente ero davvero contrariata all'idea. Ho trascorso quasi la mia intera vita dando allo studio la priorità su tutto. Quando mi concedevo un po' di svago la frase "nooo devo studiare" veniva sempre gridata dalla mia coscienza. Dopo la laurea ho sostenuto altri esami, ma con più tranquillità e ho fatto molta fatica a sgombrare il mio cervello da quel richiamo. Quando dopo una giornata di lavoro e di piccole faccende domestiche mi sdraiavo sul divano a vedere un film o a leggere un libro, quando mi concedevo una pennichella, quando navigavo di pali in frasca su internet mi sentivo in colpa e subito la mia testolina mi richiamava allo studio. Ho fatto fatica ad abituarmi all'idea di libertà... e ora invece devo riadattarmi a quel ragionamento astruso che rimanda il piacere al dovere.
Fortunamente sto superando questa fase e sto riacquistando anche il senso di sfida e di desiderio di sapere che si ricava dallo studio. Credo che questo stia avvenendo soprattutto per tre motivi:
1) il mio lavoro mi piace sempre di più e non vedo l'ora di crescere professionalmente
2) mi sono rassegnata all'idea
3) ho scoperto la Biologia.
Il punto 3 è degno di nota in quanto trovo davvero questa materia affascinante (confermo invece il mio orrore per Fisica).
Ieri sera riflettevo sul fatto che purtroppo le scelte di vita degli alunni sono quasi totalmente causate dai loro professori del liceo o delle superiori. Io ho fatto il liceo classico, ho studiato molto greco, molto latino, tanta letteratura, storia ma anche e forse soprattutto materie scientifiche. I miei insegnanti di queste ultime non sono stati in grado di farmele minimamente amare!!! Ho avuto al contrario un professore favoloso di greco e latino che nelle sue lezioni spaziava su tutte le materie compresa la politica e il cinema, il suo modo di essere mi ha influenzata moltissimo e di conseguenza ha guidato le mie scelte... però fin da piccola oltre che dalla letteratura io sono sempre stata affascinata dalla medicina e prima di scegliere quale facoltà universitaria intraprendere mi sono ritrovata indecisa al bivio. Decisi pensando alle materie che avrei dovuto studiare...
ma la mia decisione non era pura... io non pensavo alle materie in quanto tali, ma a come erano state "servite" dai miei proff. del liceo. Oggi sono sempre più convinta che se il mio proff di "scienze" anzichè concentrarsi solo su reazioni chimiche, facendoci scoppiare il cervello, ci avesse esposto un po' meglio la biologia (che invece ignorò quasi) io sarei medico. Se la mia proff di fisica anzichè sfogare su di noi le sue frustrazioni di mancata carriera di ricercatrice (su sua ammissione) avesse cercato di coinvolgerci un po' di più nel suo amore per questa materia.... io ora magari sarei medico.
Tuttavia dico questo senza troppi rimpianti perchè a conti fatti sono felice della mia formazione culturale, lettere infatti serve a ben poco nel mondo del lavoro (diffidate da chi sostiene il contrario) ma arricchisce dentro... quindi in un certo senso è quasi "da privilegiati" frequentarla!!! Inoltre ora il destino mi ha offerto una specie di seconda chance e a maggior ragione sarebbe sciocco pensarci ancora... proviamoci
tenedo presente che la PAURA è solo una cattiva consigliera, un ostacolo alla crescita personale.

Ultima considerazione nella diatriba lettere/scienze (senza offendere nessuno). Concordo con quando ha affermato Licia Troisi (astrofisica e scrittrice fantasy) durante la presentazione delle "Ragazza drago" a Torino: chi ha studiato le materie scientifiche può succedere che nella vita si appassioni alla letteratura ed allarghi i suoi interessi e le sue conoscenze verso questi orizzonti... al contrario è molto difficile che il letterato prenda in hobby le materie scientifiche!!!" ... purtroppo è vero ... anche se forse tra un po' potrò dire che non è il mio caso!!!

domenica 1 giugno 2008

Cellulare

Quando anni fa uscì il cellulare, la sua funzione era puramente lavorativa. Mia zia, per esempio, fu una delle prime a possederlo perchè lavorando in sala operatoria lo sostituì repentinamente al cercapersone per le reperibilità. Poi scoppiò il boom.
Io ho resistito a lungo... inizialmente lo vedevo come un'inutile accessorio di moda che riduceva la libertà delle persone. Quandò però nel 1999 conobbi mio marito lo trovai improvvisamente utile. Lui lavora spesso di notte, in un ambiente pericoloso, conosce i suoi i turni all'ultimo minuto e questi a volte si possono protrarre a lungo e quindi ricevere un suo sms mi tranquillizava molto, senza contare il piacere di ricevere romantici mesaggi dal proprio moroso nell'arco della giornata. Così mi decisi ad acquistarlo, con un pizzico di senso di colpa verso il mio repentino cambio d'idea.
Oggi a volte mi domando come si faceva a vivere quando non esisteva!!! Forse è un atteggiamento esagerato il mio, tuttavia è innegabile che spesso questo "aggeggino elettronico" può alleviare l'esistenza. Alcune attese divengono meno tediose.
Mi ricordo per esempio quando, a sera inoltrata, da bambina aspettavo con la mamma il ritorno di papà  dal lavoro.  Se ritardava c'incollavamo alla finestra, mangiandoci tutte le unghie delle mani, ipotizzando scenari preoccupanti. Oggi invece basta uno squillo per comunicare la ragione del proprio del ritardo e garantire la tranquillità di chi attende. Oppure quando qualche caro si sottopone a visita medica si può subito sapere il referto del medico senza dover attendere di vederlo.
Senza contare che il cellulare può avere anche altri impieghi pratici: per esempio ieri sera rincasando a casa abbiamo trovato la scala del palazzo nel buio più completo perchè la centralina si era fusa a causa di un fulmine. Non c'era verso di abituare gli occhi e ci attendevano 3 piani di scale... è bastato aprire i cellulari e la luce del display ci ha guidati indenni alla porta della nostra dimora.
Un altro oggetto che ha diminuito l'attesa, anche se decisamente non si tratta di cosa gravosa, è la macchina fotografica digitale. Anticamente si dovevano attendere tempi non brevi per vedere stampate le proprie foto... ora neanche il tempo di collegare un cavetto ed esse appaiono per magia sul desktop del pc. Poi c'è il bancomat che elimina le lunghe code in banca, internet che ci sforna le notizie dal mondo in tempo reale senza aspettare telegiornali o giornali!!! Anche la gravidanza, la dolce attesa per eccellenza, è diventata sicuramente meno gravosa per le future mamme perchè grazie ai progressi della scienza nell'arco di quei 9 mesi ci si può tranquillare sulla salute del proprio pupo e volendo conoscerne il sesso.
Purtroppo (e in certi casi per fortuna) la vita è comunque sempre ricca di attese, bisogna comunque riconoscere che la tecnologia tra i suoi difetti ha però il grande pregio di sgravarci a poco a poco di quelle attese più gravose nell'ambito della quotidianità.
Per citare Buzzati... si potrebbe dire che alla Fortezza Bastiani finalmente qualche Tartaro è stato avvistato!!!