domenica 21 dicembre 2008

Domenica pomeriggio

Il pregio del portatile è quello che si può postare ovunque in giro per la casa. Quindi eccomi qui seduta sul mio gradino preferito (quello dalla portafinestra della cucina) ad aggiornare il mio blog. Oggi è una giornata meravigliosa, il cielo è cobalto, il mare riflette i raggi del sole sbriluccicando dorato, negli orti intorno a me c'è un chiacchiericcio di bimbe che giocano a saltare la corda.
La scorsa settimana a quest'ora ero in Austria, immersa nella neve, bevevo vin brulè... se trovo un attimo di tempo posterò qualche foto dei meravigliosi paesini che ho visitato. Da quando sono tornata è stata tutta una corsa tra il lavoro e l'acquisto dei regali natalizi. Ogni anno mi propongo sempre di limitarmi a godere dell'atmosfera, di organizzarmi prima.... ma alla fine tutto si riduce ad una grande festa del consumismo!!! Però il natale, quando i pacchetti ormai sono pronti sotto l'albero, regala anche momenti sereni... sono i momenti dello scambio e della condivisione con le persone che più si amano. Oggi per esempio è una giornata molto frenetica però nel complesso assai positiva. Stamane mi sono alzata presto ed ho impastato il panettone, poi sono uscita di buon ora ed ho attraversato tutta la città a piedi fino a piazza De Ferrari dove mi sono incontrata con Ilaria, un'amica di vecchia data, e mentre tutti correvano trafelati da un negozio all'altro io e lei ci siamo sedute ad un tavolino per sorseggiare un thè caldo e chiacchierare come in passato. Poi ho pranzato con il consorte e alle due e mezzo m'inconterò con Valentina, per andare (come vuole la Nostra tradizione... la stessa per cui oggi ho preparato il panettone) su in paese al Presepe Vivente. Stasera poi si parte tutti per Canelli per una cena con il nostro Capo.
L'altro pomeriggio invece ho girovagato con Laura, ridendo di gusto e commentando la nostra amicizia, importantissima e preziosa per entrambe, perchè siamo due persone affini, che il più delle volte s'intendono senza nemmeno parlarsi. Sono tutti lieti eventi, che a volte nell'arco dell'anno si rimandano, perchè si è impegnati, però curiosamente a Natale, quando forse gli impegni sono anche maggiori, con la scusa dello scambio dei doni, s'intensificano incrementando l'atmosfera di buoni sentimenti che dovrebbero avere queste festività.
La prossima settimana poi potrò trascorrere anche del tempo con i miei genitori e vedere il mio cuginetto e la zia. Cerco di pensare a queste cose, quelle belle, perchè naturalmente ci sono anche risvolti negativi, tipo regali e pranzi formali, dove bisognerebbe saper indossare una maschera per uscirne immuni... ma a me non interessa più (la maschera) e credo nemmeno al consorte.... siamo come siamo.... se non siamo simpatici a certe persone, non è più un nostro problema!!!
Sto leggendo "Rasmus e il vagabondo", uno dei libri regalati al mio cuginetto, la prima volta che l'ho avuto tra le mani avevo 9 anni e lo divorai divertita. Ora ogni frase che scorro con gli occhi, mi chiedo incuriosita quali potessero essero i miei pensieri di allora!!!! A proposito di libri..... sono a quota 53...... una media di uno a settimana, sollevo la media nazionale e sono davvero orgogliosa di me stessa!!!!! Mi chiedo se nei propositi per il 2009 potrei puntare a 100 (il doppio) o vista la mia esistenza è un'ambizione esagerata???? Ah ah
Beh il panettone diffonde il profumo per casa, sarà il caso di chiudere il forno prima che bruci..... intanto dalla chiesetta del paesello s'icominciano a sentire le cornamuse.... vado a preparami.

lunedì 8 dicembre 2008

Tempeste e cieli azzurri

In questo ultimo periodo qui abbiamo goduto di un po' tutti i fenomeni atmosferici possibili:

Neve
righi da te.

granarolo da te.

Grandine
grandine da te.

Poi c'è stato il vento, sia di tramontana, sia di mare che ha causato apocalittiche mareggiate. Oggi invece era una magnifica giornata, freddino al punto giusto, un magnifico cielo cobalto e un'aria nitida e pulita...  Con il consorte siamo usciti di buon ora e ci siamo avventurati per le vie del centro, fortunatamente stamane non erano ancora affollatissime e così abbiamo potuto gironzolare, relativamente con calma, acquistando qualche dono natalizio e sbirciando i mercatini. Arrivata a casa, come per tradizione, ho fatto il presepe, l'albero lo avevo addobbato già in settimana.
albero di natale da te.
presepe da te.

Tra la creazione del paesaggio e il suo popolamento ci ho impiegato quasi 4 ore. Ogni anno quest'impresa mi spaventa sempre un po', ma è una tradizione troppo importante, soprattutto oggi che è una data speciale, non festiva ma una triste ricorrenza.
"Tanti anni fa te ne sei andato, hai sofferto tanto e noi con te. Sono sicura che, nonostante un po' di conflitto generazionale, saresti stato il mio nonno preferito, il Nonno per eccellenza, una figura pressochè assente nella mia vita. Sono convinta che saremmo andati d'accordo tu ed io e che mi avresti potuto insegnare moltissimo. Sappi comunque che mi ricordo di te perfettamente e che un po' per magia, un po' per DNA e tanto grazie a papà, credo di aver ereditato tantissime cose da te!!! E' tradizione che ogni anno ti dedichi il presepe , nonno, e mentre guardo le statuine avvolte nella neve e le lucine nelle casette, ti sento vicino come non mai. Anche stasera, come ogni sera, chiudendo la bajour ti augurerò  la buona notte dalla foto che da anni tengo sul comodino, quella in cui diamo da mangiare ai bibini. Ti voglio bene... sempre.... anche se fisicamente non ci sei più!!!"
I Bibini da te.

venerdì 5 dicembre 2008

All work and no play makes Francesca a dull girl

Quando si è piccoli si collezionano sogni nel cassetto. Mille volte in una giornata si pronunciano le fatidiche frasi "quando sarò grande farò..." o "quando sarò grande diventerò..." Poi improvvisamente ci si ritrova adulti, molti di quei desideri si dimenticano perchè la vita ci fa percorrere strade diverse, perchè la realtà è ben lontana dal sogno, bisogna "arrivare alla fine del mese" e per realizzare certe cose ci vogliono tempo e sacrifici, ci vuole coraggio e, spesso rapiti dalla quotidianità e dalle proprie responsabilità, si capisce di non possedere ne'  tempo, ne' forza e soprattutto che con il coraggio si corrono troppi rischi.  Così ci si appiattisce e tutto quello che si voleva fare di professione si riduce ad un timido hobby variegato e dispersivo.
Io sono sempre stata una bambina "passionale", nel senso che se un qualcosa mi piaceva, mi ci lasciavo trasportare anima e corpo e in cinque minuti costruivo splendidi castelli in aria, dalle tinte dorate e pastello, dove già mi vedevo adulta, felice e appagata dalla mia professionalità. Il guaio è stato forse che di passioni ne ho avute veramente tante... e alla fine non mi sono mai concentrata su nessuna di esse. Con le bambole per esempio difficilmente giocavo alla mamma o ero il loro dottore o la maestra, da qui il sogno di salvare il mondo dalle malattie e alfabetizzare l'intero pianeta. Poi nel periodo adolescenziale romantico ho ipotizzato un futuro da scrittice, una specie di Jo delle Piccole Donne. L'insegnamento rimaneva tra le mie priorità, affascinata dal ruolo delle istitutrici ottocentesche. Poi è stata la volta degli archivi polverosi dove avrei scoperto affascinanti misteri storici e sociali e fortunatamente ho anche avuto la fortuna di riuscirci per un po' .... anche se non ho avuto grosse rivelazioni. Ma il guaio è che ancora oggi m'immagino rivestire mille nuovi  ruoli e mi vedo ad inventarmi svariate professionalità. Talvolta mi vedo nelle vesti di fotografa, a volte d'informatica togli virus e ripristina sistemi operativi, a volte di ricercatrice di libri perduti.(Stile Johnny Deep nella Nona Porta), a volte creatrice di dolci speciali per locali o rosticcera ligure doc ... arrivo perfino ad immaginarmi come etologa immersa in un fiumiciattolo ad osservare il comportamento delle anatre (stile Lorenz). Vorrei sempre scrivere una magnifica saga (stile Troisi) oppure un romanzo sulla biografia di mio nonno (direte voi e chi era tuo nonno? Cosa c'entra..... Chi erano Renzo e Lucia?).
Devo concentrarmi, devo assolutamente concentrarmi su qualcosa e creare, perchè sto veramente bene solo se la mia mente è creativa e sogna, se risolve enigmi, se ricerca e spesso questo mi da ancora più soddisfazione se rivolto ad aiutare gli altri, anche se questi nemmeno ti ringraziano.
Mi viene in mente una scena di Shining. Nella versione italiana Kubrick ha scelto "Il mattino ha l'oro in bocca" come frase ossessiva di Jack ormai impazzito e incapace di scrivere il suo romanzo, in realtà nella versione originale le parole erano ben diverse e citavano un vecchio proverbio inglese ovvero "All work and no play makes Jack a dull boy" .... tradotto letteralmente "Solo lavoro e nessun divertimento fa di Jack un ragazzo indolente" . ... ebbene se io non trovo presto una realizzazione hobbystica intensa e non dispersiva potrei ritrovarmi a lanciare palline da tennis contro i muri!!!!!!!!

lunedì 1 dicembre 2008

Fughe

Oggi durante la mia pausa pranzo ho preso il treno e sono fuggita da Sestri per rimpatriare, ovvero tornare a Genova. E' stata una fuga molto rapida, ma mi ha fatta sentire libera, estremamente libera. Uscita dalla Sotterranea sono emersa in piazza Principe e ho guardato con complicità le colline in cui è ubicata la mia casa, poi sono risprofondata nel sottosuolo prendendo il metro e sono risalita in superficie in piazza De Ferrari. Tutto questo salire dal profondo dell'asfalto per ritrovarmi all'aperto, nelle piazze della mia città, mi ha riempito i polmoni d'aria e la mente di freschezza. Nessuno sapeva dov'ero, tutti m'immaginavano altrove... e invece io ero lì a respirare fugacemente la MIA ADORATA CITTA'!!! Mi sono rifugiata nel mio tempio (non giudicatemi troppo blasfema) ovvero la Feltrinelli. Mi sono "sniffata" una bella quantità di libri, riflettendo sulla magia del loro profumo... sempre e comunque adorabile e odorabile. Sia che entri in una libreria, annusando il collage olfattivo di carta fresca mista a una sorta di colla vinilica, sia che annusi l'odore complessivo di carta stagionata e consunta di un archivio o di una biblioteca il risultato non cambia, mi si rilassano i nervi e mi sento a casa... è il mio ambiente (secondo solo al Bosco).
Quest'anno ho letto, finora, 51 libri e non mi bastano mai, li vorrei tutti, li sfoglio e li vorrei fagocitare in massa. Ormai è una sorta di bulimia letteraria la mia!!! Leggo in qualsiasi luogo che sia possibile, a volte anche camminando. Vorrei anche scrivere, c'era un tempo che sognavo di farlo, ma ci sono talmente tante storie da leggere!!! Sono anche diventata onnivora... non c'è più un genere che disdegni, leggo tutto: saggistica, gialli, rosa, noir, romanzi storici, letteratura alta e bassa, fantasy!!! Non tutto mi piace, ma i miei autori preferiti stanno lievitando a tal punto che ogni volta potrei uscire con una bella manciata di novità sotto il braccio. Ultimamente aspetto che escano in edizione economica, così posso anche raddoppiare le dosi. I miei gusti con il tempo sono cambiati, una volta amavo l'Ottocento, quei romanzi che narravano le vicende di Donne romantiche ma che al contempo lottavano per la loro emancipazione sociale e dignità, oggi fagocito per lo più contemporanei. Io credo che da tutto questo, dal mio essere Lettrice , potrei sicuramente trarre un buon profilo psicologico, forse anche un poco disastrato... anche perchè ad essere sinceri nel libro io fuggo dal mondo, anche se poi il Mondo me lo ritrovo lì fra le righe, spesso crudele e minaccioso.
Dopo questa piccola gita Feltrinellesca mi concedo di prendere il metro all'Expo' passeggiando per l'amata San Lorenzo.
Per vivere così felicemente e intensamente mi è bastata meno di un'ora, compreso tragitto di andata e ritorno. Mentre sul treno divoro il mio libro, tra me e me sussurro "Come sono fortunata a saper gioire di piccole cose", ritorno al lavoro serena, mi connetto cerebralmente al pc e al database e il tempo volaaaaa.

In molti mi hanno chiesto che fine ho fatto!!! Io sono sempre qui e mille volte in una giornata trovo spunti per scrivere centinaia di post, dal leggere indignata un quotidiano, sorseggiando il primo caffè del mattino, dall'osservazione dei miei simili o nella contemplazione della natura, saggiandone i misteri, nell'immersione in questo mio spirito natalizio (che cerca di scindersi dal consumismo e dalle convenzioni).... ogni cosa è spunto di scrittura. Mentalmente nella mia testa si delinea il post, ma quando la sera, stanca, mi metto dinnanzi al pc sento che il momento è passato, i miei pensieri non cambiano, ma non possono essere più dettati dal fervore del sentimento che li ha generati. Quindi chiudo il portatile e vado a nanna.... perchè tra l'altro in questo periodo adoro dormire.... io che sono sempre stata l'antitesi del Sonno!!!