mercoledì 25 giugno 2008

Il mio angolo di Paradiso

C'è un luogo in provincia di Genova che per me equivale al Paradiso... non c'entra nulla con il mare blu e nemmeno con la mia bella città dai tetti d'ardesia. Questo luogo è situato nell'entroterra dalla parti di Creto e Montoggio e trattasi della Val Noci.
In questa verdeggiante valle brilla un lago artificiale che insieme al Brugneto e al Gorzente alimenta gli acquedotti cittadini. La diga fu costruita tra il 1924 e il 1930 e ben 7 lavoratori vi persero la vita, quasi tutti di origine bergamasca. Il lago è alimentato dal torrente Noci e da una miriade di ruscelletti, è abitato da carpe, tinche, cavedani, barbi, persici e trote e anche da tartarughe Trachemys originarie del Missisipi (abbandonate qui da qualche furbetto che voleva liberarsi dell'acquario casalingo). A corolla del lago s'innalzano monti maestosi e verdeggianti quali il Monte Bano (1035).
Mettendo a fuoco la vista, tra la verzura di castagni centenari, si scorgono casette ormai abbandonate come Brugosecco, case di Veixi, Case di Teitin (ne parlai già qui) piccoli borghi di cui resta ormai ben poco, emblemi di un passato ligure rurale ben diverso da quello attuale.  Noci invece è oggi ripopolato e testimonianza storica: durante le lotte partigiane dell'ultima guerra fu teatro di numerose rappresaglie nazifasciste.
Sabato, dopo il lavoro ho voluto recarmi in gita qui per temprarmi l'animo. Abbiamo consumato un pic nic con il consorte lungo le sponde del lago, i piedi a bagno, il sole caldo e come unica colonna sonora il frusciare delle foglie al vento e lo sciabordio dell'acqua increspata dalla brezza. Le rondini sfrecciavano rapide facendo letteralmente il pelo sia all'acqua che alla diga. L'unica presenza umana era un paziente pescatore che si abbrustoliva al sole dall'altro lato della sponda e che sembrava deriso dalla moltitudine di pesci che qua e là guizzavano fuori dalla superficie dell'acqua per poi rimmergersersi repentinamente. Abbiamo poi percorso il sentiero che costeggia il lago, immersi in un'ombra davvero rigenerante. Nel bosco abbiamo anche verificato l'eventuale presenza di funghi...  ma purtroppo ha piovuto davvero troppo e i monti sono stati letteralmente lavati... stava spuntando qualche muffetta ma dubito che con questo caldo possa prender forma.
La luce pomeridiana filtrata dagli alberi dava al bosco un'aria davvero magica e surreale... ma questo luogo è sempre tale anche arrivando al mattino presto quando il vapore e l'umidità salgono dal lago formando nebbie dense e misteriose!!! Non posso non ammetterlo io nei boschi e nei monti della Val Noci mi sento a casa... sarà forse il retaggio di qualche vita passata???

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