giovedì 15 maggio 2008

Considerazioni semi filosofiche e sconclusionate di una quasi pazzoide

Mi sono resa conto che qualcosa non quadrava più come una volta nel mio "essere Francesca".
Oggi ho avuto come uno schiaffo di sensazioni che mi ha destata da questo strano letargo che mi stava ovattando. Io sono sempre stata una persona passionale, nel senso che con molto ardore, spirito di lotta, speranza e sogno ho portato avanti il mio modo di essere, i miei ideali e sventolato le mie opinioni. Negli ultimi tempi alcuni ragionamenti sull'umanità, sulla sofferenza, sulle pieghe prese dalla mia vita, mi hanno portata ad agire da automa, "non pensare" mi dicevo "vai avanti" e, in questo modo, fuggivo dalle paure e mi facevo scudo dal dolore. Però ho notato che, se il carattere cambia lo fa totalmente, non discerne tra il bene e il male. Mi spiego meglio... moderando le emozioni negative, mi sono ritrovata anche con quelle positive deboli. A suon di rifuggere il pensiero profondo della "bruttezza" ho perso di vista "la bellezza". Questo assolutamente non deve accadere... io voglio e devo continuare a commuovermi e gioire, anche e soprattutto per i colori e il profumo di un fiore sbocciato!!!
Oggi, prima in treno poi sull'autobus, mi sono messa le cuffiette e ho ascoltato la musica... pensavo alle tre scimmiette "non vedo, non sento (gli altri), non parlo".
Pace.
Sono profondamente, ma dico profondamente disgustata dall'Uomo... perchè sto constatando nei miei simili troppa crudeltà gratuita, troppa frivolezza. Siamo davvero il Cancro del Pianeta... un parassita della Madre Terra. Finchè ci azzanniamo tra di noi, non mi stupisco ormai più di tanto, la storia docet che la pace non è prerogativa dei popoli che abitano il Globo e che il Potere è sempre in mano dei "Furbastri" ... è il nuocere agli animali, alla natura senza un vero motivo che continua a ferirmi. Non riesco proprio a sopportarlo... ogni volta è una coltellata.
C'è un motivo profondo a tutto ciò, va al di là dell'indole. Se da piccola crudelmente uccidi un bruco e tuo papà ne coglie uno e ti mostra pazientemente la sua metamorfosi in farfalla e la sofferenza che hai creato... è inevitabile che crescendo applichi questo concetto al creato e lo fai tuo. I miei genitori mi hanno anche insegnato un profondo rispetto del prossimo ma al contempo mi avvertivano sulla crudeltà dell'Uomo. Purtroppo su questo secondo precetto non si può dare una dimostrazione tangibile ad un bambino (come è stato con il bruco) perchè sarebbe crudele. Il bambino dovrà imparare tutto ciò a sue spese e sulla sua esperienza. Sono però convinta che se al mondo ci fossero più genitori, come i miei, disposti a "perdere del tempo" per spiegare ai figli le cose e il perchè dei loro "NO" : l'Umanità sarebbe decisamente migliore, invece è sempre più facile dire di "SI", anche perchè spesso, certi padri e certe madri, la spiegazione non la sanno neppure e non sono interessati a scoprirla.  Ecco perchè siamo circondati da una nuova generazione (non vorrei generalizzare) di nazistelli senza cervello, senza inibizioni e senza un briciolo di sensibilità!
Io dal canto mio, se mai sarò madre, come dicevo con un'amica e con il consorte, spiegherò a mio figlio che non deve permettersi nemmeno di strappare l'erba di un prato... perchè come dice la Luisa " come ti sentiresti tu se ti strappassero i capelli?"... gli dirò di non cogliere i fiori perchè stanno bene al loro posto e lasciandoli lì si moltiplicheranno l'anno successivo... e così mio figlio diventerà un sensibilissimo coglione disadattato come me.... ma sarà felice perchè saprà ancora EMOZIONARSI davanti alle piccole cose. Del resto mi chiamo Francesca e il mio nome deriva anche da quello di un Santo... uno dei pochi davvero Santi... che disdegò la ricchezza, amò la solitudine, parlò con gli animali e predicò l'Amore!!!

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