domenica 27 aprile 2008

Di questi giorni voglio ricordare...

Di questi giorni voglio ricordare il profumo di lavanda e di specialità marinare respirato a Mentone, il senso magico di libertà di varcare senza preavviso una frontiera che non è più frontiera (con la stessa moneta in tasca), i colori meravigliosi degli iris e delle margherite nei giardini di Hanbury, l'odore intenso ma al contempo delicato delle rose di questo meraviglioso parco inglese, le forme stravaganti dei cactus e la maestosità degli ulivi, la forza vitale percepita abbracciando un enorme eucalipto, il senso di pace provato mangiando un umile panino e comprendendone che la causa era nella colonna sonora: canti d'uccelli, sciabordio del mare, movenze sinuose di fronde al vento. Voglio ricordare il profumo e il gusto delle fave ad una festa di paese, l'aria di primavera respirata in moto mentre intorno a me la natura si risveglia, sboccia, lotta e sopravvive sempre bella e sempre magica, i mille volti della mia adorata Liguria.  Voglio ricordare un gelato menta-liquirizia ascoltando ai tavolini l'eleganza della lingua francese, il senso del sublime dinnanzi alle rocce dei Balzi Rossi, il piacere di condividere e sorridere con il mio consorte, il non stancarmi mai di fotografare,  la gioiosa meraviglia di non pensare al poi ma vivere piacevolmente l'ora!!!.... Di questi giorni voglio ricordare!

mercoledì 23 aprile 2008

Tornano le rondini, ritorna MissMeletta

Finalmente stamattina scendendo dalla mia stradina mattonata ho potuto ammirare un magnifico cielo azzurro che faceva da cornice alla città e si confondeva all'orizzonte con il mare. Già beata dell'immersione in questo blu, ho totalmente espanso il mio cuore alla splendida colonna sonora che suonava musica alle mie orecchie: il garrito delle rondini. E' da alcuni giorni che sono tornate, ma solo in un cielo cobalto si librano nelle loro evoluzioni, sfrecciano veloci e garriscono gioiose. Il loro arrivo per me è sempre un momento prezioso, non vorrei essere esagerata, ma nell'arco dell'anno il loro ritorno sancisce per me uno degli attimi di più intensa emozione, di totale comunione con la natura e la vita. E' come una sorta di capodanno, un'altra primavera è arrivata e io sono qui, viva a goderne lo spettacolo. Non mi vergogno a dire che l'immagine e il suono di questo volatili mi commuove alle lacrime e scatena una totale pelle d'oca.
Il giorno del loro arrivo, in ufficio, dialogavo con un paziente audioleso e la sua consorte, i soliti discorsi da sala d'aspetto sul tempo ... tra una frase e l'altra mi sono ritrovata a condividere questa mia gioia sensoriale con la moglie del simpatico vecchietto, il quale con un grande sospiro ci ha risposto "beate voi che potete ancora sentirle le rondini!!!"... in quel momento ho capito quanto sono fortunata e quanto quotidianamente sono meschina a spaventarmi in merito al mio futuro e nello stesso tempo ho avuto conferma dell'enorme importanza che ha il mio lavoro!!! Quest'anno le rondini hanno saputo donarmi anche questo!!!

venerdì 18 aprile 2008

"Parti in fretta e non tornare" di F.Vargas

"Mi domando" riprese Adamsberg...." se può accaderci la stessa cosa che accade agli scogli in riva al mare."
"Cioè?" fece Danglaed con una punta d'impazienza.
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"Be', quegli scogli, diciamo che non sono un blocco unico. Diciamo che sono di calcare duro e di calcare molle"
"Il calcare molle non esiste in geologia"
"Chi se ne frega, Danglard. Ci sono parti molli e parti dure, come in qualsiasi forma di vita, come in me e in lei. Eccoli, quegli scogli. A furia di essere colpiti, battuti dal mare, le parti molli incominciano a fondere.............
............Quei pezzi si staccano. Mentre le parti dure incominciano a sporgere. E più passa il tempo, più il mare colpisce e più la parte debole si disperde nel vento. Alla fine della sua esistenza lo scoglio non è altro che frastagliatura, denti, mascelle di calcare pronte a mordere. Al posto del molle ora ci sono delle cavità, dei vuoti, delle assenze".................