domenica 27 gennaio 2008

Pomeriggio domenicale

Un agrodolce profumo di limone aleggia per casa. Sto preparando un sorbetto da gustare stasera. Leggendo l'ultimo libro di Banana Yoshimoto  e i suoi elogi alle granite mi è venuta voglia  di mangiare ghiaccio. Sono giorni  strani  questi,  la sensazione  è quasi larvale, nella sua accezione mutante... mi sento in procinto di metamorfosi, la mia anima respira lenta provando disparate sensazioni, non le analizzo più ma le faccio mie. La vita va vissuta così. La settimana trascorsa è stata intensa, sto imparando il mio nuovo lavoro e cautamente l'entusiasmo sale. Ci sono stati momenti molto belli e sereni, come un pranzo consumato sugli scogli dinnanzi ad un mare invernale con i miei genitori. Passeggiando su una spiaggia in bianco e nero, il presente si accavallava con i ricordi dell'infanzia, gli occhi fotografavano ciò che la marea aveva trasportato a riva, la mente ne immaginava la storia, la vita di ogni singolo oggetto o legnetto levigato e sbiancato dal mare. Una gattara, poco lontano da noi salvava un micio da un triste destino, donandomi un po' speranza sulla bontà umana.
Ci sono stati però anche momenti molti tristi, come l'immedesimazione e la condivisione del dolore di un'amica. Tutte sensazioni non finite... ma che continuo a portare con me nel pensiero, in questo ovattato pomeriggio domenicale.
Ho ricevuto una bellissima e.mail dal mio ex-capo, ricca di parole incoraggianti e lusinghiere, con un consiglio sottolineato in rosso "NON DIMENTICARE MAI DI PENSARE POSITIVO".  Saggio consiglio ... ma la vita mi ha insegnato che metterlo in pratica è sempre più arduo. Quindi mi accontento di quella che è stata da sempre la mia filosofia, condensata in due righe nel rilassante libro di Banana "Sono le scene in cui non c'è niente di speciale quelle che si imprimono maggiormente nel cuore" ... e la quotidianità che va vissuta naturalmente e in questa semplicità si trova sempre qualcosa che ci segna profondamente. Come dice Merlino morente a Viviana nel film "Le Nebbie di Avalon" : "Io credo che la Dea viva nella nostra umanità e non altrove"... e l'umanità è la nostra debolezza, ciò che davvero ci rende vivi, fragili e senzienti.
A Genova oggi è nuvoloso, sto trascorrendo il pomeriggio con il consorte a costruire un puzzle fatato, l'acqua del té sta bollendo e tra poco sceglieremo con quale aroma colorarla.
Oggi è anche la Giornata della Memoria, ho accarezzato con le dita i dorsi dei libri della Millu, di Levi, di Anna Frank, le loro memorie sono anche la mia. La Storia non va dimenticata mai, in ogni suo paragrafo.

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